Santena – 7 marzo 2014 – In merito alle recenti modifiche della linea 45sbarrato gli esponenti del Psi cittadino hanno inviato questo intervento.
«L’amministrazione comunale ha studiato, per circa un anno, le modifiche sui percorsi dei mezzi che avrebbero portato ad una notevole riduzione del servizio proprio in una zona tra le più popolose della nostra città – scrive Maurizio Molinari, responsabile di zona del Psi –. Il GTT ha invece consentito solo una piccola variazione di percorso lasciando inalterato il servizio. Il compagno Luongo che su questi temi unisce sia la conoscenza tecnica che l’attenzione al sociale del socialista militante, evidenzia i motivi che hanno portato il Comune a fare simile richiesta e le ricadute che ci sarebbero state, in termini di servizio, sulla popolazione».
Giuseppe Luongo inizia così: «La proposta del comune di limitare le corse del 45b è stata respinta. Per capirla meglio bisogna tornare indietro, al 5 ottobre 2013 e al 12 febbraio 2014, quando il consigliere comunale Mancuso con incarichi ai trasporti e mobilità enunciò su questo blog le intenzioni di ottimizzare il percorso cittadino del 45 e rivedere il capolinea. La proposta fatta all’Agenzia per la Mobilità Metropolitana e al Gruppo Trasporti Torinese fu la seguente: limitare le corse del 45 barrato in piazza Cosma e Damiano facendo transitare il solo 45 sul ponte Banna fino in piazza Carducci, inversione di marcia e capolinea in comune con il 45b».
Luongo prosegue: «I motivi di tale proposta, da parte del Comune, sono stati sostanzialmente due. Le fermate, alla rotatoria di Ponticelli, non darebbero sufficiente sicurezza ai passeggeri poiché nell’attraversare la strada sarebbero esposti al pericolo di essere investiti dai veicoli in transito e pertanto si chiede di spostarle nei pressi del centro commerciale “La Clessidra”. La proposta di far transitare la sola linea 45 alla borgata Trinità e non più il 45 barrato sarebbe scaturita invece dalla convinzione che nelle ore di punta i bus produrrebbero difficoltà al transito dei veicoli privati peggiorando il traffico sul ponte Banna e nella strettoia di via Cavour/Cavaglià. Ora, mentre per il primo punto nulla osta se non che lo stesso discorso sulla sicurezza si sarebbe dovuto fare anche per la rotatoria di via Torino sulla provinciale 29 che è nelle medesime condizioni di sicurezza. Rimane evidente, nella seconda proposta, che l’intento era di privilegiare il trasporto privato anziché il trasporto pubblico in quanto risulta che la sequenza semaforica: rosso-verde-rosso-giallo lampeggiante, per il via libera al traffico privato, non duri più di qualche minuto e mezzo e il transito dei veicoli nella strettoia è agevolato proprio dal fatto che, durante il passaggio dei bus, la strada diventa a senso unico. Casomai il disagio per il rallentamento e il pericolo alla circolazione, nel tratto di strada menzionato, è riconducibile al dosso artificiale di via Cavour-Badini che non consente la fluidità della circolazione. Si rileva poi una infinità di dossi artificiali disseminati sulle strade della nostra città con troppa superficialità e in palese violazione dell’articolo 179 comma 5 del Regolamento per l’esecuzione del Codice della strada, contravvenendo anche a quei principi generali previsti all’articolo 1 del Codice della strada ove è previsto il miglioramento della qualità della vita dei cittadini attraverso una razionale utilizzazione del territorio; dossi che continuano a permanere nonostante il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti abbia più volte chiarito che devono essere rimossi dove transitano mezzi di soccorso, di pronto intervento e TPL e spiegato, con altrettanta chiarezza, che possono essere posti solo su strade residenziali, in parchi pubblici e privati, nei residence, e simili. Dossi omologati e ben ancorati a terra (ove è permessa la collocazione) e non come avviene a Santena che vengono rattoppati alla meno peggio col bitume di catrame con conseguente pericolo per la circolazione stradale».
Giuseppe Luongo prosegue ancora: «Ora però torniamo alla linea 45 e, numeri alla mano, vediamo cosa sarebbe accaduto se l’Agenzia per la Mobilità Metropolitana e GTT, che esercisce le linee 45 e 45 barrato, avessero accettato la proposta del Comune. Prendendo in esame il servizio erogato dal lunedì al venerdì, dalle ore 6:00 alle 20:00 nel periodo scolastico, settembre-giugno, dove richiesta e offerta è maggiormente significativa si sarebbe verificato quanto di seguito: nella fascia oraria su indicata, alla Trinità vi sarebbero state 46 corse giornaliere in meno per gli utenti più deboli; studenti, persone anziane, non patentati e cittadini privi di auto. Un taglio drastico del servizio ad una borgata ad alta densità abitativa del 42,2 per cento con conseguente intervallo medio di circa 30 minuti tra i bus transitanti nelle ore di punta non sarebbe stato accettabile anche perché i residenti alla Trinità, solo per recarsi alla “Clessidra”, avrebbero dovuto trasbordare sul bus 45 barrato al capolinea in comune con il 45 nella piazza Cosma e Damiano, sia all’andata che al ritorno, con notevole disagio che questa operazione comporta soprattutto alle persone anziane».
«Le cose certe di tutta questa storia – continua Giuseppe Luongo – rimangono due, a disposizione e valutazione dei cittadini e sono queste. Primo: la proposta del consigliere Mancuso, supportata con convinzione dal sindaco Ugo Baldi non è stata accolta perché priva di elementi logici; i vertici dell’Agenzia per la Mobilità e i funzionari del GTT conoscono bene la loro “missione” e tecnicamente sanno bene dove ridurre o incrementare il servizio con le opportune verifiche sull’utilizzo dei bus da parte dell’utenza. Secondo: il Comune di Santena può vantare il primato di essere stato l’unico e il primo Comune d’Italia a proporre la riduzione del servizio di trasporto pubblico locale nonostante questo venga erogato a costo zero per le casse del Comune. Infine, voler sottolineare di aver ottenuto due corse in più per gli studenti dopo estenuanti confronti con GTT, come dichiara il consigliere Mancuso e proporre nel contempo di limitare le corse della linea 45 barrato del 42,2% non pare, in tutta franchezza, molto comprensibile. Un vero grazie di cuore va all’Agenzia per la Mobilità e a GTT da parte della borgata Trinità che non è stata privata, almeno per ora, di un servizio pubblico essenziale».
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