Santena – 19 maggio 2014 – Domenica mattina, 18 maggio, si è svolta l’inaugurazione del campo da beach volley sito nel cortile dell’oratorio San Luigi.
«Di fronte a questo impianto la prima parola che mi viene da dire è grazie – ha detto Mauro D’Angelo, vice presidente del settore pallavolo della Polisportiva San Luigi Santena, il primo a intervenire –. Si tratta di un campo fortemente voluto e realizzato con le forze di tutti quanti. Il primo grazie va rivolto al parroco don Nino Olivero che ci ha dato la possibilità di poterlo costruire. Subito dopo un altro grazie va rivolto a coloro che hanno prestato la loro opera per costruire questo impianto. Si tratta di Antonio Ienco, Giancarlo Rubinato e Luca Sarzotti: tre dirigenti del settore volley della Polisportiva San Luigi, ma soprattutto tre aziende cittadine. In un periodo in cui le imprese hanno mille problemi, soffrono e fanno fatica, loro hanno comunque deciso di darci una grossa mano. Grazie all’opera gratuita e volontaria di questi imprenditori è stato realizzare l’impianto da beach volley con i soli costi dei materiali impiegati. Vorrei anche ringraziare Bruno Montaleone, che ha collaborato per il cemento. Un’altra persona da citare è Marco Gaude che ha reperito la speciale sabbia impiegata nei campi da beach volley. Grazie all’operato di tutti quanti abbiamo ottenuto un grande risultato».
Il microfono è passato al parroco don Nino Olivero, che ha detto: «Grazie a tutti quelli che hanno lavorato e continuano a lavorare qui all’oratorio. L’oratorio deve essere la casa di tutti; un luogo in cui si sta bene insieme e si creano rapporti di amicizia e di collaborazione. Un luogo in cui si cresce. Un luogo educativo della nostra comunità parrocchiale. E lo sport – il calcio e il volley – rientrano in questo progetto educativo. Nel progetto rientra anche la bocciofila: gli amici della bocciofila hanno rinunciato a un pezzo dei loro campi esterni per dare modo di realizzare il campo da beach volley. Un grazie va dunque rivolto a tutti quanti. Ricordo che le cose si possono fare soltanto se, insieme, si lavora e si collabora. Ora però bisognerà anche trovare qualche modo per pagare le materie prime. I materiali utilizzati vanno pagati: piano piano, cercheremo di fare fronte a tutte le spese sostenute».
Il parroco nell’impartire la benedizione, tra le altre cose, ha detto: «Diciamo al Signore che faccia scendere – non tanto sulla sabbia che non ha bisogno di benedizione –, ma su di noi la sua benedizione e che ci dia davvero il coraggio di essere ogni giorno protagonisti in prima persona nel mettere a disposizione quel poco o tanto dei talenti che tutti noi abbiamo, al servizio della comunità. Questo è il senso della benedizione. Che il Signore dica sempre bene di noi, del nostro oratorio, affinché tutto possano davvero camminare nella direzione giusta».
Ha preso la parola il sindaco Ugo Baldi: «Volevo fare un ragionamento con i bambini che ci sono qui. A casa vostra quando si brucia una lampadina, papà o mamma chiamano l’elettricista? Oppure quando in giardino l’erba è alta chiamano il giardiniere? Normalmente papà e mamma cambiano la lampadina così come tagliano l’erba del giardino. Ecco, la nostra comunità, Santena, sta pian piano tornado a essere una famiglia come accade nelle nostre case»:
Il sindaco ha aggiunto: «Ieri, sabato, ho fatto un salto alla Carolina, nella zona di via Sangone, dove ci sono le case dei carabinieri, e dei poliziotti: c’erano tante persone che stavano costruendo la recinzione attorno all’area verde, al parco giochi. Hanno donato il loro lavoro per la comunità e per tutte le famiglie che hanno le case vicino all’area verde. E qui, in oratorio, è successo la stessa cosa. E questa è davvero una cosa bella. Stiamo tornando indietro, ma andando avanti. Dico tornando indietro perché, tanti anni fa, quando si sono costruiti l’oratorio e la chiesa parrocchiale, c’era tanta gente che arrivava dalle frazioni con la carriola per portare mattoni e per offrire il proprio lavoro. Non aspettavano di certo che le cose calassero dall’alto. Anche allora si erano tirati su le maniche per fare qualcosa per tutta la comunità. Purtroppo oggi non possiamo più solo aspettare che qualcuno dall’alto ci fornisca le risorse per fare le cose. Ognuno deve mettere a disposizione quanto può e dare una mano. Anche io rivolgo quindi un grazie, enorme, a queste persone che hanno reso possibile costruire questo campo. E’ un tassello in più per l’oratorio come per tutta la nostra comunità cittadina». Il sindaco ha chiuso rivolgendosi così ai ragazzi: «Prendete esempio dall’operato dagli imprenditori citati prima: ognuno può dare in base ai propri talenti. Grazie a tutti».
Paolo Romano, assessore della giunta guidata da Ugo Baldi, con delega alle Politiche giovanili, culturali, sportive e di innovazione tecnologica, ha detto: «Vorrei ringraziare i dirigenti della polisportiva per il campo da beach volley, ma anche per tutto quello che avete fatto in passato. Ricordo che il volley della polisportiva San Luigi nel passato ha anche adottato la palestra delle scuole medie. Anche lì, con il loro lavoro volontario, hanno fatto manutenzione e hanno sistemato un altro luogo. Un altro ringraziamento va rivolto alle persone che in parrocchia come in oratorio sono impegnati nei vari organismi, nei diversi consigli. Due anni fa è stato inaugurato il campo di calcio a 5. Prima ancora è stato sistemato il campo di calcio dell’oratorio. Anche un’altra struttura dell’oratorio, il teatro Elios ha ricominciato a funzionare. Nella comunità parrocchiale così come in oratorio tanti tasselli sono stati rimessi al loro posto e stanno funzionando. Chiudo rivolgendo un grazie alla parrocchia per tutto il lavoro che sta portando avanti nell’ambito delle strutture dell’oratorio». Al termine dei discorsi delle autorità si è passati al taglio del nastro.
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