Santena, festa della Trinità 2014. Gli appelli del sindaco Ugo Baldi

Santena – 15 giugno 2014 – La pioggia ha segnato ma non ha fermato la celebrazione della santa messa nella chiesa della borgata della Trinità. Al termine della funzione, celebrata dal parroco don Nino Olivero dal sindaco Ugo Baldi sono arrivati alcuni appelli. Nel primo ha chiesto alle famiglie di portare giovani affinché assicurino continuità alla festa della borgata. Il sindaco ha chiesto alle famiglie di farsi sentinelle per quanto riguarda il controllo e la pulizia del territorio e ha chiamato tutti a dare il proprio contributo. Ugo Baldi ha ancora affermato: «La comunità della Trinità è forse quella che, in città, sta subendo maggiormente gli effetti della crisi economica. Oggi le persone che fanno più fatica hanno bisogno della solidarietà non solo delle istituzioni ma anche dei borghigiani. Scendete in strada per dare una mano a queste persone in difficoltà. Non abbiate timore ad aiutare le persone che fanno fatica, perché poi c’è sempre un ritorno».

Trinità_2014giu14dMetà persone dentro la chiesetta e metà fuori, con gli ombrelli aperti. La gente ha assistito così alla messa iniziata alle ore 9, sotto una pioggerellina lieve ma insistente. Al termine della funzione, celebrata dal parroco don Nino Olivero, Pier Agostino Negro, presidente del comitato del borgo ha detto: «Ringrazio il parroco don Nino Olivero, ringrazio il sindaco Ugo Baldi, ringrazio la bela sparsera e il ciatarin che hanno voluto essere qui con noi. Ringrazio anche il coro diretto da Nino Migliore. E’ altresì d’obbligo un pensiero al nostro caro amico Gino Lisa che non è più tra noi».

Nel suo indirizzo di saluto il sindaco Ugo Baldi, ha detto: «Intanto porto alla borgata Trinità il saluto di tutta la città. Rivolgo sin d’ora un ringraziamento ai volontari e ai vigili urbani che regolano viabilità e traffico per permetterci di celebrare la messa in tutta sicurezza. Anche io rivolgo un grazie e invito a fare un applauso al coro e a Nino Migliore che sono sempre presenti a questa celebrazione eucaristica».

Trinità_2014giu15aIl sindaco, parlando all’interno della chiesetta, al fianco dell’altare, ha aggiunto: «Voglio lasciarvi due pensieri. Il primo è questo; non voglio essere blasfemo nel parlare io della Trinità e non voglio certo sostituirmi al parroco. Ma credo che la grandezza di Dio si è fatta nella Trinità. Tre fanno uno più grande e uno è tre. E, allora, questo deve essere di esempio. La borgata è una, ma la borgata è forte grande e importante se c’è l’insieme delle persone.

La borgata può esistere e può andare avanti se ci sono le persone. Questo è importante ed è importante che la tradizione di questa festa continui. Tradizione vuol dire trasmettere. Qui vedo molte persone che hanno una certa età. Mi piacerebbe che il prossimo anno ognuno di voi potesse portare un’altra persona, un giovane. In modo che la tradizione di questa festa possa continuare ad andare avanti. Per non fare scomparire la tradizione della festa della borgata dobbiamo far appassionare e innamorare i giovani. Solo così questa festa, che dura da anni, potrà continuare ad avere un futuro. Questa chiesetta è stata costruita quando la Trinità era un piccolo borgo. Oggi la Trinità è diventata il quartiere più popoloso di Santena; la maggior parte della popolazione santenese abita qui. Dobbiamo trasmettere questa tradizione. Per questo sarebbe bene che ogni famiglia per il prossimo anno si prendesse il compito di portare un figlio, un nipote, anche uno soltanto, per assicurare continuità a questa festa».

Trinità_2014giu15cIl sindaco Ugo Baldi ha aggiunto: «Il secondo pensiero va proprio alla borgata. E’ importante che ognuno sia sentinella per quanto riguarda il controllo e la pulizia del territorio. L’amministrazione comunale come tanti comuni oggi non ce la fanno più a garantire tutto; le risorse sono scarse. Bisogna che i cittadini scendano in campo per preservare il proprio territorio dalla maleducazione. E’ importante aiutare a aiutarsi a tenere in ordine la propria casa e anche un pochino fuori di essa. In giro per Santena, sovente c’è sporcizia, cartaccia e rifiuti abbandonati. Certo alcune cose vanno prontamente segnalate agli uffici comunali, ma ognuno faccia anche la sforzo di tenere in ordine casa sua e anche un pochino più in là. La cosa più bella è vivere in un ambiente pulito e sano. L’amministrazione sta facendo tutto quello che può, anche per tenere pulita la città e le aree verdi, ma è davvero importante che ognuno fornisca il proprio contributo».

Trinità_2014giu15e«La comunità della Trinità – ha aggiunto il sindaco Ugo Baldi – è forse quella che in città sta subendo maggiormente gli effetti della crisi economica. Guardando la gran parte di persone che vengono in comune a chiedere aiuto, la gran parte di esse è proprio della borgata Trinità. Sono soprattutto i nuovi arrivati della borgata Trinità. Le vecchie generazioni di questa borgata sono più solide. Le nuove famiglie sono venute qui perché c’era il lavoro e oggi il lavoro non c’è più. Speriamo tutti che il lavoro torni. Oggi le persone che fanno più fatica hanno bisogno della solidarietà non solo delle istituzioni ma anche dei borghigiani. Scendete in strada per dare una mano a queste persone in difficoltà. Non abbiate timore ad aiutare le persone che fanno fatica, perché poi c’è sempre un ritorno».

Trinità_2014giu15bIl sindaco Ugo Baldi ha chiuso così il suo breve saluto, pronunciato mentre la pioggia, così come per tutta la messa, continuava a scendere: «Qui alla Trinità abbiamo riaperto un centro sportivo che negli anni è stato devastato. Ci era stato sottratto mentre ora è di nuovo nostro, della borgata Trinità, come di tutta la città. Andate al centro sportivo. Andate a dare una mano a chi sta cercando di ritirarlo su. Serve il vostro aiuto perché altrimenti non ce la fanno. Il centro è un patrimonio di tutta la città, ma soprattutto vostro, della borgata. Detto questo l’augurio di tutti è questa borgata torni a essere forte. E una borgata Trinità forte fa forte tutta la nostra città. Buona festa a tutti».

Trinità_2014giu15fIl sindaco ha chiuso con un saluto a «Roberta e Giuseppe, la bela sparsera e il ciatarin, che sono qui a rappresentare Santena e il suo prodotto tipico, l’asparago, giunto ormai a fine annata produttiva. Rivolgo un augurio anche a Massimiliano e Giuliano, ordinati ieri sacerdoti». In chiusura il parroco don Nino ha ringraziato per «I frutti della terra portati all’altare durante l’offertorio, che saranno condivisi con la comunità parrocchiale. Ricordo che la comunità parrocchiale saluterà i due novelli preti, Massimiliano e Giuliano, la prossima domenica».

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