Santena – 20 luglio 2014 – Di seguito un contributo del sindaco Ugo Baldi in merito all’arresto di Vincenzo D’Alcalà.
Non so se sia stato casuale, ma credo che Santena e Villastellone non potessero ricevere un regalo più bello in concomitanza con il 22esimo anniversario della strage di via D’Amelio e dell’omicidio di Paolo Borsellino. L’arresto avvenuto in questi giorni è una grande vittoria della giustizia e della libertà e conferma ciò che da anni l’autorità giudiziaria aveva più volte sentenziato. Certamente la nostra comunità tira un sospiro di sollievo e si complimenta con gli inquirenti. Stiamo però attenti a non generalizzare a un intera collettività l’attività malavitosa di un singolo e dei suoi scagnozzi, che negli anni perseverano nel commettere gravi reati. Si dice che “fa molto più rumore un albero che cade, piuttosto di un’intera foresta che cresce”.
Io sono convinto che, specialmente negli ultimi anni, la nostra comunità sia silenziosamente cresciuta moltissimo in termini di legalità diffusa, a fronte di pochi alberi gravemente malati che sono caduti con un gran frastuono. Sono convinto che la nostra comunità abbia imparato, o comunque stia imparando, a “tenere le distanze” dai soggetti malavitosi che per anni hanno liberamente imperversato nella nostra città. La nostra comunità è stata capace di riconquistarsi spazi e luoghi che sembravano saldamente nelle mani di soggetti “poco trasparenti”, riportandoli nella disponibilità dei cittadini. Tutto ciò non significa “abbassare la guardia”, anzi, al contrario, gli occhi di tutti devono essere costantemente aperti e vigili nel segnalare situazioni anche solo potenziali di usura, di racket o di criminalità, che tendano ad “impossessarsi” nuovamente della nostra città. Nessuno deve mettere le mani sulla nostra comunità. Cittadini, istituzioni pubbliche, Chiesa e Forze dell’Ordine devono lavorare insieme, gomito a gomito, per impedirlo. Senza proclami o scoop mediatici, ma isolando i soggetti potenzialmente pericolosi, non concedendogli spazi o occasioni per installarsi e moltiplicarsi sul nostro territorio.
Santena è la Città di Camillo Cavour e degli asparagi. Non è e non sarà mai la Città della ‘ndrangheta, come invece qualcuno continua a sostenere. In ultimo, non trovo giusto che alcuni organi di stampa abbiano indiscriminatamente parlato in senso dispregiativo dei “calabresi di Santena”, accomunando, in questo modo, ai soggetti malavitosi, circa il 30 per cento della popolazione santenese che, invece, negli ultimi 50 anni ha contribuito alla crescita sociale sana della nostra Città con il suo lavoro ed il suo sacrificio quotidiano.
Ugo Baldi
Sindaco di Santena
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