Santena, commento del parroco ai recenti fatti di cronaca cittadina

Santena – 20 luglio 2014 – Il parroco don Nino Olivero, partendo dalla parabola del grano e della zizzania, nell’omelia di oggi alla casa alpina di Brusson, in qualche modo ha fatto riferimento all’operazione antiracket della squadra mobile di Torino che ha visto arrestare due santenesi.

DonNino_Brusson_20lug2014aDon Nino Olivero, parroco di Santena e Cambiano, oggi, nella messa celebrata a Brusson, nella casa alpina per ferie delle due parrocchie, durante l’omelia ha fatto riferimento ai recenti fatti di cronaca che hanno interessato Santena. Commentando la parabola della zizzania presente nel campo di grano, brano del vangelo di Matteo, una delle letture della messa odierna, Don Nino Olivero, ha detto: «Nel campo di grano spunta la zizzania. Noi non dobbiamo scoraggiarci di fronte al male. Occorre sapere riconoscerlo, guardarlo in faccia. Grano e zizzania convivono fianco a fianco, sino al momento della mietitura. Poi la zizzania viene raccolta e bruciata e, invece, il grano verrà posto nei granai. Il male va riconosciuto e isolato. Serve operare con saggezza. La crescita della pianta cattiva non deve spaventarci. Quel che conta è far crescere il più possibile la pianta buona. Così si afferma già sulla terra il Regno di Dio».

DonNino_Brusson_20lug2014bA fine della celebrazione, chiediamo al parroco che messaggio si può inviare alla comunità proprio alla luce dell’operazione della squadra mobile che ha visto arrestare due santenesi. Don Nino afferma: «Mi è sembrato opportuno fare questa riflessione che spero possa essere utile a tutta la comunità. In città, certe cose succedono da anni e hanno sempre i medesimi protagonisti, in negativo. Tutti i cristiani sono chiamati a tenere gli occhi aperti e devono individuare e puntare sul “grano” e cioè sulle tante cose positive che ci sono all’interno della nostra comunità. Noi cristiani dobbiamo avere fiducia nel seme buono che cresce e porta frutti di speranza, positivi. Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte e a non tirarci mai indietro affinché la nostra comunità possa crescere e camminare. E questo potrà accadere solo se tutti fanno il proprio dovere. Occorre anche tenere presente che chi opera rettamente quasi mai fa notizia, mentre le opere del male guadagnano facilmente lo spazio della cronaca. Come ben sappiamo fa più rumore un albero che cade che un’intera foresta che cresce…».

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