Santena – 28 luglio 2014 – Oltre un anno di esperienza come assessore alle Politiche sociali, educative e di sussidiarietà e poi la presidenza del consiglio comunale: questo il cammino sin qui compiuto da Cetty Siciliano, esponente di Essere Santena. Di seguito, alcune sue considerazioni rispetto all’impegno amministrativo portato avanti a servizio della città.
Cetty Siciliano afferma: «L’incarico alla presidenza del consiglio comunale comporta un ruolo prevalentemente istituzionale. Gli interlocutori sono il sindaco, i colleghi consiglieri, i dirigenti comunali, il segretario e gli impiegati della segreteria. Devo dire con piacere che, con tutti, il clima è disteso, costruttivo e di estrema collaborazione. Naturalmente porterò sempre nel cuore l’anno di assessorato, le tante gratificazioni ricevute nelle diverse e fortunate iniziative e la soddisfazione che deriva dal contatto con la cittadinanza, l’ambiente scolastico e l’altruismo delle associazioni».
«Nell’ambito della presidenza del consiglio comunale – aggiunge Cetty Siciliano –, dallo scorso autunno a oggi, è stato realizzato un nuovo iter procedurale che, con il coinvolgimento efficace degli uffici preposti, permette ai consiglieri di ricevere avvisi, convocazione di commissioni e relativi documenti con largo anticipo, accogliendo in tal modo una specifica segnalazione della minoranza. Segnalo la prossima adozione del sistema di Pec, posta elettronica certificata, come unico strumento per la convocazione del consiglio comunale. In questo modo risparmieremo la produzione cartacea dei documenti e le ore di lavoro dei vigili urbani per la consegna dell’avviso a mano, al domicilio di ogni consigliere».
«In collaborazione con tutti i membri della Commissione Affari istituzionali – chiude Cetty Siciliano – è in corso la revisione del regolamento del consiglio comunale ed è in programma anche il riesame degli altri regolamenti generali, allo scopo di adeguarli all’attuale situazione normativa e politica. La Commissione, che si riunisce mensilmente, lavora costruttivamente e, per quanto possibile, l’obiettivo è sempre quello di avere la condivisione delle scelte sia da parte dei colleghi di maggioranza sia dei capigruppo di minoranza componenti la commissione».
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