Santena – 11 agosto 2014 – Ieri la mattinata della festa patronale, dopo la processione per le vie della città, si è conclusa con l’intervento del sindaco Ugo Baldi. Di seguito, la prima parte dell’indirizzo di saluto del primo cittadino.
Il sindaco Ugo Baldi ha cominciato così il suo intervento rivolto ai cittadini disposti davanti al castello Cavouriano che si presentava interamente avvolto da ponteggi e teli bianchi a causa del cantiere: «Grazie don Nino. Grazie anche a don Martino, don Mauro, don Massimiliano. Averli oggi tutti insieme è festa grande già di per sé ed è per noi una grandissima gioia. Grazie per essere qua, con noi. Grazie per avere concelebrato a questa festa patronale che per i santenesi è molto importante. Oggi abbiamo San Lorenzo un po’ in discesa. I lavori di ristrutturazione ci obbligano a fare come si può».
Il sindaco Ugo Baldi ha proseguito così: «allora, cari concittadini anche se san Lorenzo si celebra il 10 di agosto io ho sempre considerato la festa di san Lorenzo un po’ come il punto di arrivo e il punto di ripartenza dell’attività sociale e amministrativa della nostra città. Confesso che sono sorpreso che ci sia così tanta partecipazione. Temevo, in cuor mio che i santenesi non rispondessero più alla propria festa patronale. Per il fatto che molti sono in vacanza temevo che oggi ci fosse poca partecipazione. E invece no: questo è un bellissimo segnale. Vi confesso che avevo preparato due righe di discorso in cui da un lato mi rammaricavo del fatto che ci fosse poca partecipazione e che molte persone se ne stessero chiuse in casa, nonostante che ci fosse questa nostra festa. Certo, molti sono in vacanza e tutta la nostra comunità calabrese, gran parte di essa, approfitta giustamente per tornare al proprio paese; ed è corretto. Però il sapere che chi è qua, che i santenesi che sono rimasti a Santena sono qui insieme, beh, sappiate che è un bellissimo segno. Uno vorrebbe che fossero tutti presenti, certo non per fare piacere a me o a don Nino, ma perché essere qua oggi vuol dire che ognuno dice “Ci sono”. E quindi vuol dire che la nostra comunità si può chiamare comunità proprio perché si è presenti».
Il sindaco ha aggiunto: «L’anno scorso avevo chiesto a tutti quanti, a ciascuno di voi, di essere “Sentinelle del proprio territorio” e di aiutare l’amministrazione comunale nel mantenere quel poco o quel tanto di bello e pulito che abbiamo nella nostra città. Vi chiesi e vi dissi “Non siate tolleranti per coloro che distruggono il bene comune, le cose pubbliche. Non dovete accettare queste cose”. Io credo che l’appello in questo anno sia stato raccolto. Certo si può fare di più. Certo non è stato raccolto da tutti, ma qualcosa si è mosso. Molti dei cittadini penso abbiano capito che è indispensabile che si mettano in gioco anche loro per fare qualche cosa. Vorrei qui ricordare due bellissimi esempi su tutti. Il primo è la gestione e il controllo del parchetto di via Brignole che è in mano ai cittadini. Sono loro che lo controllano, che lo dirigono, che fanno in modo che non venga distrutto. A più di anno dall’apertura il parchetto è ancora intatto, funziona perfettamente. I giochi sono a posto perché i cittadini controllano tutto. L’altro esempio è il nuovo parco giochi che c’è in via Sangone. E’ un altro bellissimo esempio di contributo di materiale e di lavoro, offerto dai residenti della zona. Un parco fatto praticamente a loro spese. E’ un esempio straordinario. Oggi noi amministratori non possiamo più fare diversamente. Secondo noi amministratori un bel risultato è stato anche riuscire a restituire nella piena disponibilità della città il centro sportivo della Trinità. Agli abitanti della Trinità ho già avuto modo di dire, in occasione della festa del Borgo, che di più si potrebbe fare per la gestione e il controllo del parchetto giochi adiacente al Centro sportivo della Trinità. La Trinità deve prendersene cura esattamente come fanno i cittadini in via Brignole e in via Sangone. Nel parchetto ci sono stati episodi sconcertanti occorre difenderlo con unghie e con i denti».
Il primo cittadino ha proseguito: «Dobbiamo, tutti insieme, continuare a lavorare per la difesa dei beni comuni perché un anno solo non basta. Oltre a salvaguardare il territorio e i beni comuni credo che sia anche indispensabile porre al massimo attenzione alle persone che vivono su questo territorio. L’attenzione alla persona che deve venire prima di ogni altra cosa. E Santena se vuole, sa essere socialmente attiva, anche con fatti concreti. A inizio 2014, forse a febbraio, abbiamo fatto incontro con tutte le associazioni. Ci siamo trovati nel salone Visconti Venosta e in quell’occasione avevo lanciato un appello dicendo che era opportuno dotare la nostra città di qualche defibrillatore in modo da poter, con un intervento rapido, salvare vite umane. A Santena non c’era un defibrillatore. Sarebbe positivo, in questo anno – dissi – riuscire insieme a fare qualche cosa in questa direzione, che potrebbe essere utile a tutti. Avevamo già tenuto un corso per formare dieci persone – del mondo della scuola, del Comune e dell’associazionismo sportivo –, ma sul territorio non c’era un defibrillatore».
«Pensate che tutti hanno risposto ben oltre le aspettative: per l’autunno riusciremo già a dotare Santena di dieci defibrillatore – ha detto il sindaco Ugo Baldi –. Passeremo così da zero a dieci defibrillatori che non sono stati acquistati dall’amminsitrazione che non ha risorse, ma dalle associazioni cittadine. Sei defibrillatori sono stati acquistati e donati dal Gruppo alpini; uno dall’Unitre; uno dal gruppo Lions di Santena-Poirino; uno è stato acquistato e donato dall’Aido; un altro defibrillatore è stato acquistato con i soldi ricavati dalla cena, con il contributo dello Juventus club Santena, della locale sezione della Coldiretti e, speriamo anche di qualche altra associazione che vorrà e potrà contribuire, perché mancano ancora qualche centinai di euro per poter effettuare l’acquisto. Se tutto va bene, a breve, c’è anche un’altra associazione che sta lavorando per avere un altro defibrillatore. In questo modo riusciremo a dotare di defibrillatori tutti i plessi scolastici pubblici e la scuola san Giuseppe, tutti i centri sportivi comunali, il palazzetto dello sport e l’oratorio. E’ un bel risultato. Tutto questo è un traguardo eccezionale. Vedete, basta volerlo e insieme si fanno tantissime cose. Grazie per tutto questo. Vorrei un applauso per tutte le associazioni che hanno lavorato per questo grandissimo traguardo. Un obiettivo raggiunto grazie al volontariato. Il comune ha solo svolto un’azione di coordinamento e di esplorativa per riuscire ad acquistare il prodotto migliore al prezzo minore. A ottobre faremo poi una giornata, un momento ufficiale, in cui coloro che li hanno acquistati consegnati i defibrillatori ai vari destinatari».
**
Audio integrale della prima parte dell’intervento del sindaco Ugo Baldi:
**
Twitter @rossosantena