Santena – 22 settembre 2014 – Unicredit ha donato quattro Pc rigenerati all’Istituto comprensivo cittadino.
A livello nazionale, UniCredit – in collaborazione con Libera – in tutto ha donato 2.300 computer “rigenerati” e distribuiti a decine di cooperative, associazioni, scuole e presidi di Libera. Nei giorni scorsi quattro computer sono stati consegnati all’Istituto Comprensivo di Santena, attraverso la società cooperativa onlus Re Tech Life, cooperativa sociale incaricata da Unicredit per la consegna e la messa a punto del materiale. All’istituto comprensivo di Santena sono stati consegnati i computer, completi di unità periferica, schermo e stampante. Saranno utilizzati nelle aule della scuola media Giovanni Falcone per compilare il registro elettronico di classe. Grazie a questi Pc è stato possibile rottamare quattro computer obsoleti. Dalla dirigenza dell’Istituto comprensivo arriva: «Un sentito ringraziamento a Unicredit per l’arrivo in dono dei quattro computer rigenerati».
Enrico Fontana, coordinatore nazionale Libera, spiega: «L’operazione di riuso di computer rigenerati, totalmente formattati, con sistema operativo “open source” Linux, ha un duplice obiettivo. Primo: supportare realtà che operano sull’intero territorio nazionale e che perseguano finalità di carattere sociale. Secondo: aiutare con un piccolo gesto concreto l’ambiente, evitando lo smaltimento di computer che soltanto nei monitor contengono sostanze altamente inquinanti come piombo, mercurio, zinco e bromo».
L’operazione è resa possibile grazie a UniCredit business integrated solutions, la società globale di servizi di UniCredit che gestisce il patrimonio informatico della banca. «Attraverso collaborazioni con partener certificati – precisa Paolo Cederle, Ad di UniCredit business integrated solutions – garantiamo una seconda vita ai computer aziendali favorendo un minor impatto ambientale, recuperando i componenti elementari laddove possibile. Siamo particolarmente orgogliosi di condividere con il Gruppo un approccio integrato alla sostenibilità partecipando, come in questo caso, a progetti e iniziative distintivi anche nel sociale».
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