Santena, servono mattoni pieni antichi per il muretto dell’area golenale di cascina Nuova

Santena – 6 gennaio 2015 – Servono qualche migliaia di mattoni pieni antichi, per terminare la realizzazione del muro della stradina che porta alla cascina Nuova.

Santena_muroCascinaNuova_2015gen05aSantena_muroCascinaNuova_2015gen05b«Nelle scorse settimane, con gli operai ex Ages, Belconn e Laria, è stato ripristinato il muretto, sito nei pressi della rotonda sulla circonvallazione all’altezza di via Tetti Agostino – spiega Marco Fasano, presidente dell’associazione Amici della Fondazione Cavour –. Il muretto costeggiava la stradina di accesso alla cascina Nuova e poi accompagnava, per alcune decine di metri, la circonvallazione. Un muretto che stava cadendo ed è stato ricostruito. Abbiamo anche realizzato alcuni scalini e costruito un’area che accoglie una panchina. Si tratta di lavori che abbiamo potuto realizzare grazie a un privato che ci ha regalato cinquemila mattoni e alla ditta Rigas che ha messo a disposizione il cemento. Il muretto vecchio e cadente era sottile, quello realizzato ora è un pochino più spesso e robusto».

«Abbiamo intenzione di terminare la ricostruzione del muretto anche lungo la circonvallazione, sino allo stagno – prosegue Marco Fasano –. Ecco perché rivolgiamo un appello agli artigiani edili, ai coltivatori e a chiunque abbia un po’ di mattoni pieni antichi, da regalarci. Servono i mattoni che si utilizzavano per i muretti di cinta e le costruzioni di tettoie e cascinali. Per terminare il muretto ne occorrono ancora qualche migliaia. Accettiamo mattoni anche in piccola quantità: tutti coloro che lo desiderano possono farsi avanti. Con il muretto non intendiamo certo realizzare una barriera alta che copra la visuale alla cascina come all’area golenale: semplicemente si vuole mettere in sicurezza l’area. Tutti coloro che desiderano regalare i mattoni possono contattare il custode del complesso cavouriano, Giuseppe Antoniello, chiamando il numero 011-9492578. Sin da ora l’associazione Amici della Fondazione Cavour ringrazia coloro che vorranno aderire a questo appello».

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