Santena, festa dei nuovi nati e progetto Nati per leggere

Santena – 7 febbraio 2015 – Terza edizione della festa che l’amministrazione comunale e la biblioteca civica dedicano ai genitori con bambini nati nell’ultimo anno per presentare il progetto Nati per leggere.

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«E’ il terzo anno che dedichiamo una festa ai nuovi nati nell’ambito del progetto Nati per leggere – spiega Maria Pia Gambino, bibliotecaria –. Abbiamo invitato i genitori dei bambini nati a Santena nell’ultimo anno per spiegare che la lettura ad alta voce, fatta in età precoce, ha un sacco di benefici, a tutti i livelli, sia emotivi, sia di sviluppo cognitivo».

natiperleggere1«Nati per leggere è un progetto nazionale – aggiunte Maria Pia Gambino –. Nell’ambito dello Sbam Sud-Ovest le biblioteche che hanno aderito sono 14, tra cui quella di Santena. Un progetto che va avanti grazie alle risorse della Compagnia di San Paolo. Nella biblioteca di via Delleani c’è una sezione dedicata a Nati per leggere. E’ stato allestito un angolo con un tappeto, due poltroncine e un tavolino, tutto a misura di bimbo. Le mamme possono arrivare con i loro figlioletti e leggere uno dei tanti testi dedicati che mettiamo loro a disposizione. Con il bel tempo il progetto Nati per leggere arriverà anche nei parchi cittadini, affiancando il progetto Città incantate che vede la lettura di fiabe, racconti e filastrocche in due aree verdi cittadine». La bibliotecaria della civica Enzo Marioni aggiunge: «Negli anni abbiamo visto che le bambine che hanno compiuto questa esperienza con la loro mamma, tendono a ripeterla con i loro bambini. In alcuni casi la lettura non viene svolta dalle mamme, ma dai fratelli o dalle sorelle maggiori. In città il progetto vede anche la presenza di mamme straniere. Facciamo comunque fatica a coinvolge i non lettori, così come le famiglie più problematiche.

NatiperLeggere7«Nati per leggere è un progetto importante che noi speriamo arrivi a cambiare le abitudini degli italiani – afferma Adriana Gino, consulente del progetto –. Nati per leggere è un progetto nato negli Stati Uniti d’America, negli anni ottanta, per opera di pediatri che – partendo dal fatto che il 35 per cento dei bimbi non imparava a leggere secondo le aspettative –, hanno condotto indagini da cui era emerso che se non si legge ai bambini in età prescolare questi piccoli hanno maggiori difficoltà nell’apprendimento della letto-scrittura.  La ricetta è altrettanto semplice: un invito ai genitori che leggano ai loro figli testi adatti alle varie età prescolari. La lettura fatta in età precoce ha effetti duraturi nel tempo. In particolare, è fondamentale nel periodo che va dagli zero ai tre anni. Per questo è importante prendersi del tempo anche per leggere insieme ai figli piccoli. In Italia il progetto Nati per leggere arriva in Italia nel 1999, grazie ai pediatri. La Regione Piemonte ha aderito al progetto sin dal 2001, insieme alla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, diventando una delle regioni italiane più attive nella diffusione dell’iniziativa. Anche in Piemonte, come in molte altre Regioni italiane e come nei Paesi in cui il programma ha preso avvio, cardine del progetto è l’inedita alleanza tra bibliotecari, pediatri, educatori, librai e volontari».

Natiperleggere3«Nati per Leggere si propone di utilizzare il libro come strumento di interazione e di contatto tra il mondo del bambino e quello dell’adulto – prosegue Adriana Gino –. Oltre ai vantaggi sulla sfera cognitiva e relazionale, Nati per leggere opera nella certezza che, grazie a tale interazione, possa nascere nel bambino sin dalla più tenera infanzia una vera e propria passione per il libro e la lettura, e che questa passione possa protrarsi anche nelle età successive, generando un adulto lettore». «Nela presentazione del progetto Nati per leggere nei corsi pre-parto negli ospedali di Moncalieri e Chieri – aggiunge Adriana Gino – spesso vedo la paura delle mamme non lettrici. Quando però diamo loro un libro in mano e spieghiamo cosa fare, capiscono subito che non è una cosa complicata e, in genere, la proposta viene ben accolta. Sono anni che il progetto va avanti: tra i dati significativi c’è quello delle mamme non lettrici che, a partire dal dopo parto, cominciano a leggere: questo accade perché i genitori fanno di tutto per i loro bambini».

Maria–Addolorata_MarraMaria Addolorata Marra, pediatra in città, afferma: «Nati per leggere è una cosa bellissima, un progetto interessante che sta avvicinando moltissimo i genitori ai bambini, attraverso la lettura e la conoscenza dei libri. Anche l’offerta della biblioteca civica è una cosa molto gradita. Una iniziativa che pone il binomio mamma-bambino, genitore-bambino, al centro dell’attenzione. Direi che in città c’è una attenzione particolare da parte dell’amministrazione per questa iniziativa».

«Sin dalla prima visita presento alle neo mamme questo progetto – aggiunge Maria Addolorata Marra –. Una esperienza che possono vivere attraverso la biblioteca. Un cammino che si incentra tutto sull’importanza della lettura nel rapporto madre/padre-bambino, bambino-famiglia. Gli studi attestano le capacità dei bambini che leggono di sviluppare maggiormente lessico e intelletto, rispetto a quelli che non leggono. Tutti i pediatri della zona aderiscono a questo progetto che negli anni cresce e si sviluppa, coinvolgendo sempre più genitori».

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