Santena – 25 febbraio 2015 – La maggioranza ha deciso di dare avvio alla revisione del piano regolatore.
Il sindaco Ugo Baldi, informa: «Intendiamo dare corso agli atti preliminari per una variante al piano regolatore comunale. Una variante che non sarà sostanziale: non c’è nessuna motivazione o interesse a pensare di incrementare la popolazione, così come le aree edificabili. Nel rispetto di quanto riportato nel programma amministrativo di Essere Santena, presentato agli elettori, le aree agricole resteranno tali e non si toccano. La variante non dovrà portare nessun consumo – anzi a nessuna usura – del territorio, oltre a quello che oggi è già urbanizzato e cementificato».
«C’è tutta una serie di situazioni da mettere a posto con la variante – prosegue Ugo Baldi –. All’interno delle zone edificate ci sono lotti interclusi che potrebbero essere oggetto di interesse edificatorio. Al contrario, ci sono non poche domande di persone che hanno lotti edificabili che vogliono invece farli ritornare non edificabili. Questo succede perché, negli ultimi anni, sono cambiate le esigenze. Oggi quasi nessuno costruisce più. Infatti, nel piano regolatore vigente ci sono ancora aree che potrebbero essere edificate, ma che al momento restano ferme».
Il sindaco Ugo Baldi aggiunge: «In sostanza la revisione del piano regolatore che ci apprestiamo ad avviare non sarà come quelle precedenti che prevedevano una espansione della città e un aumento del numero di abitanti. Questo assolutamente no. Sarà una revisione del piano che servirà per riordinare la città. Una variante anche per sanare qualche situazione di qualche cittadino, in un senso o nell’altro. Saranno prese in considerazione solamente le necessità edificatorie all’interno di zone già edificate o site in lotti interclusi. Una variante che ci consentirà anche di razionalizzare il piano delle aree commerciali perché, secondo noi, alcune sono collocate in posizioni che oggi sembrano oggi illogiche».
«Per intanto si parte con un atto necessario, quanto preliminare – chiude il sindaco Ugo Baldi –, la digitalizzazione cartografica. Occorre infatti informatizzare tutte le cartografie, digitizzandole. I tempi richiesti, anche per una variante di piano regolatore non complessa, quale quella santenese, vanno dai due ai tre anni. Certo tutto dipenderà anche dalle risorse che riusciremo a reperire. Una variante rappresenta comunque un costo: al momento abbiamo deciso di partire con l’informatizzazione. Si tratta del primo passo necessario per poi compiere quelli successivi. E’ nostra intenzione, in un’ottica di urbanistica partecipata, di avviare poi il confronto con tutte le parti sociali cittadine, le associazioni di categoria, il mondo dell’agricoltura agricola e, naturalmente, anche gli stessi cittadini».
**
Twitter @rossosantena