Poirino – 28 febbraio 2015 – Oggi, nell’Oasi WWF di Cascina Bellezza, ai Favari di Poirino, in via della Bellezza 60/A, sono state sistemate le barriere per il monitoraggio degli anfibi.
Un comunicato stampa dell’Associazione Natura Cascina Bellezza informa: «Per intercettare gli anfibi e in particolar modo il Pelobate Fosco, raro anfibio in pericolo di estinzione, viene recintato lo stagno con una barriera in nylon alta circa 50 cm e interrata di 20 cm. Dal lato esterno e da quello interno vengono posizionate le trappole a caduta, profonde circa 15 centimetri e distanti 5 metri l’una dall’altra. Infine si colloca un coperchio su ogni trappola, che deve rimanere sospeso pochi centimetri al di sopra del terreno; in questo modo è possibile evitare eventuali episodi di predazione degli anfibi. Gli animali in migrazione verso lo stagno incontrano la barriera, cercano di aggirarla camminando parallelamente a essa e così finiscono in trappola. Controllando le trappole, gli operatori possono recuperare gli animali catturati, raccogliere i dati necessari per lo studio della popolazione, e poi liberarli, in modo che essi possano raggiungere lo stagno e riprodursi».
Il comunicato stampa prosegue: «Perché salvare gli anfibi? Gli anfibi sono senza dubbio gli animali più a rischio del pianeta. Negli ultimi decenni stiamo assistendo al declino delle popolazioni. Molte sono sull’orlo dell’estinzione, molte sono completamente scomparse. Un anfibio che tutti conosciamo e che vive nel nostro territorio è il Pelobates fuscus insubricus – pelobate fosco italiano –, fortemente minacciato e a rischio di scomparire. Nonostante i dati siano allarmanti e il fenomeno sia evidente, facciamo troppo poco per preservare questi animali. L’opinione pubblica sembra essere indifferente alla rapida scomparsa degli anfibi. Essendo esteticamente meno ‘fotogenici’ di altri animali a rischio estinzione quali tigri, orsi, panda sono senza dubbio meno amati dei loro compagni di sventura. Basandosi superficialmente su canoni estetici si rischia però di non conoscere affatto questi preziosi animali e di incentivare il fenomeno della progressiva riduzione degli anfibi che prosegue inesorabilmente e velocemente in tutto il mondo».
«Quanti di noi sanno che gli anfibi sono parte integrante della catena alimentare? Si chiede il comunicato –. I girini alimentandosi di alghe tengono puliti i corsi d’acqua. Le rane adulte mangiano grandi quantità di quei fastidiosi insetti che nelle notti estive disturbano i nostri sonni e che sono soprattutto vettori di malattie mortali per l’uomo. Gli anfibi sono un’importante fonte di cibo per diversi predatori tra cui pesci, serpenti, uccelli. La scomparsa degli anfibi comprometterebbe l’intero ecosistema. Quanti di noi sanno che gli anfibi sono bioindicatori della qualità degli ambienti fluviali e terresti? La loro pelle è permeabile e può assorbire facilmente ogni sostanza chimica; per questa ragione sono considerate degli indicatori precisi dello stato di salute degli ambienti nei quali vivono e se questi sono fortemente inquinati gli anfibi difficilmente sopravvivono».
Il comunicato dell’Associazione Natura Cascina Bellezza si chiude con un appello: «Siamo pochi e in cerca di volontari. Chiediamo un aiuto a tutti quelli che, sensibili all’ambiente, hanno voglia di dedicare un po’ del loro tempo libero per affiancare i volontari e i ricercatori in questa attività. Invitiamo a contattarci tramite e-mail al seguente indirizzo cascinabellezza.oasiwwf@gmail.com al fine di contare le forze in campo e organizzare per tempo l’attività di monitoraggio».
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