Santena – 8 marzo 2015 – Dopo la chiusura di un’ala della media Falcone e lo spostamento di 4 classi il pasto agli studenti viene servito in monoporzioni. Alcuni genitori hanno segnalato problemi di appetibilità. L’amministrazione ha avviato un monitoraggio.
Il sindaco Ugo Baldi, spiega: «Il pasto della mensa scolastica, servito in monoporzione, come appetibilità, è cosa diversa dal pasto che si serviva ai ragazzi sino a pochi giorni fa, quando abbiamo dovuto chiudere un’ala dell’edificio della scuola media Falcone. Nell’ala inagibile c’erano anche i locali mensa. Da qualche giorno i ragazzi delle scuole medie consumano il pasto in monoporzioni. La chiusura, precauzionale, per inagibilità, dovuta a problemi di staticità, ha portato una serie di disagi anche per il servizio mensa. Ed è del tutto evidente che c’è una qualche differenza tra un pasto normale, con la pasta servita appena cotta rispetto alle monoporzioni».
«Intanto la prima cosa che vorrei ricordare a tutti è che nell’edificio della media Falcone siamo in una fase di emergenza – dice il sindaco Ugo Baldi –. L’alternativa alle monoporzioni era non avere la mensa. Siamo al corrente dei problemi di appetibilità segnalati dai ragazzi. Stiamo cercando di studiare, con la ditta che effettua il servizio mensa e con la dietista, quali sono le pietanze che vanno meglio nella monoporzione. In dieci giorni dovremo riuscire a raggiungere questo obiettivo, tenendo anche conto del livello di gradimento delle pietanze riscontrato dagli studenti. Ovviamente ne usciremo con la migliore proposta possibile che si potrà fare, sempre nell’ambito delle condizioni di disagio in cui siamo. Qualcuno ha anche proposto i panini, ma non è una soluzione fattibile perché nessuna dietista potrebbe mai avallarla, non è un pasto equilibrato. Può andare bene per qualche giorno e nulla più». Il sindaco Ugo Baldi chiude così: «Nei giorni scorsi ho incaricato la commissione mensa di condurre il monitoraggio. Tempo pochi giorni e, dati alla mano, cercheremo di fare tutto il possibile per arrivare a una proposta che ci consenta di avere il migliore risultato possibile. Poi, come ben sappiamo, è evidente che ci sarà sempre qualche bambino che resterà insoddisfatto, così come qualche genitore continuerà sempre e comunque a protestare…».
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