82° sagra dell’asparago di Santena, conferenza stampa

Santena – 1° maggio 2015 – Al centro incontri della Regione si è tenuta la conferenza stampa della 82° Sagra dell’asparago di Santena.

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Giovedì mattina, 30 aprile, al Centro incontri della Regione Piemonte, in corso Stati Uniti 31, a Torino, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della 82° Sagra dell’asparago di Santena. L’incontro con i giornalisti si è aperto con le parole del vicesindaco della città di Santena Roberto Ghio, assessore con deleghe alla Promozione e sviluppo al territorio: «A Santena, città di Camillo Cavour, l’agricoltura è un comparto importante per l’economia cittadina. Nella nostra città, quello agricolo è un settore a servizio dell’intero territorio. L’82esima edizione della sagra dell’asparago di Santena è la fiera a servizio dell’intera città».

Santena_CSAsparisagra2015apr30eIl sindaco Ugo Baldi ha detto: «Santena è al centro di un territorio di eccellenze storiche, culturali e agricole – l’asparago e alcune altre produzioni orticole dell’agro santenese. L’asparago è il vero re della tavola di primavera. Santena è il baricentro territoriale di un triangolo ricompreso tra Chieri, Carmagnola e Moncalieri. Qui a Santena riposano le spoglie mortali di Camillo Benso di Cavour. Per questo Santena ha la responsabilità morale di essere il catalizzatore di un intero territorio, il Pianalto e non solo». Ugo Baldi ha aggiunto. «Il complesso cavouriano santenese è in ristrutturazione. A breve il castello diventerà museo nazionale Cavour. A fine luglio è prevista la conclusione della ristrutturazione delle ex scuderie: questo significherà una nuova vita per il complesso cavouriano cittadino. Diventerà un polo attrattivo, non solo per Santena, ma per l’intera rete di dimore storiche e culturale di tutto il Pianalto. Ecco, in tale ambito si colloca la 82esima sagra dell’asparago di Santena. Il prezioso turione è, da sempre, considerato il più nobile tra le produzioni orticole. Il successo dell’asparago lo si deve anche all’opera di Cavour che ha riscoperto questa coltura quando, qui a Santena, lavorava per tessere l’unità d’Italia e l’Europa stessa. Noi oggi siamo eredi di questa cultura e tradizione; per questo abbiamo il dovere di riuscire a onorarla nel dovuto modo».

Santena_CSAsparisagra2015apr30fSalvatore Barrile, presidente della Pro Loco Santena, ha detto: «Dall’8 al 17 maggio abbiamo organizzato dieci giorni di sagra, tutti dedicati all’asparago. Questo prezioso ortaggio si potrà degustare sotto il tendone del Palasparago, come sempre sistemato nella centralissima piazza Martiri della Libertà. Dieci giorni di promozione dell’asparago e di valorizzazione dell’intero territorio santenese, a partire dal complesso cavouriano. Dieci giorni che, ci auguriamo, sapranno attrarre molti visitatori provenienti da fuori Santena. Ogni sera sono previsti spettacoli musicali, gratuiti. Un programma davvero ricco, pensato per soddisfare le tante esigenze del pubblico».

Gino Anchisi, presidente dell’associazione produttori asparago di Santena e delle terre del Pianalto ha presentato il video “Asparago, il re della tavola di primavera”, realizzato da Marco Celotti, con tre giorni di riprese nelle asparagiaie e poi montato velocizzando le riprese. In pochi secondi si vedono i turioni emergere dalla terra, pronti a essere colti. «Non esistevano immagini su come l’asparago nasce e cresce – ha detto Gino Anchisi –. Marco Celotti ha realizzato un video che ha una durata di poco più di un minuto e mezzo, con immagini belle e suggestive. Noi abbiamo definito l’asparago il re della tavola di primavera perché è il primo che emerge dalla terra. L’asparago decide lui quando è ora di emergere. Decide lui quanto uscire: deve fare caldo e deve esserci una particolare condizione climatica. In questi giorni siamo in piena campagna produttiva. I consumatori, in genere, aspettano maggio per cercare e consumare gli asparagi. Noi vorremmo far passare il messaggio che gli asparagi si possono mangiare a partire da metà aprile». Gino Anchisi ha aggiunto: «Pochi anni fa le coltivazioni di asparagi si erano ridotte, poi grazie all’assessorato all’Agricoltura della Provincia di Torino, ai tecnici del Creso Piemonte, della Coldiretti e del Crab, sono state recuperate antiche cultivar locali, quali la Santenese e sono stati individuati alcuni ibridi adatti ai terreni santenesi. Con questi materiali genetici i coltivatori hanno reimpiantato nuove asparagiaie e così sono tornate a crescere le superfici agricole investite ad asparagi». Anchisi ha chiuso così: «Gli asparagicoltori aderenti alla nostra associazione ricevono il bollino di qualità che appongono sui mazzi di turioni. In questo modo i consumatori vengono informati sulla provenienza territoriale e aziendale degli asparagi che comprano».

Giorgio Ferrero, assessore regionale all’Agricoltura, ha detto: «Il filmato sull’asparago è molto bello e mi è piaciuto. Lo porteremo a Expo e lo proietteremo nell’ambito delle eccellenze enogastronomiche della Regione Piemonte». L’assessore regionale rivolgendosi ai giornalisti ha aggiunto: «Spesso i mezzi di informazione corrono il rischio di banalizzare le sagre. Invece molte sagre sono incentrate su prodotti agricoli di altissima qualità, produzioni tipiche di eccellenza. E’ questo il caso dell’asparago: una volta cucinato è un ottimo secondo, con l’aggiunta di un uovo è un piatto completo». L’assessore regionale all’Agricoltura ha proseguito: «Spesso i consumatori sono scettici e ironizzano rispetto alla differenza esistente fra l’asparago di Santena e del Pianalto e i turioni di altre zone. Chi, come me, proviene dal settore vinicolo, sa bene che nel giro di pochi metri le caratteristiche del terreno agricolo possono mutare profondamente. I francesi chiamano terroir un’area delimitata dove le condizioni naturali, fisiche e chimiche, la zona geografica e il clima, consentono la realizzazione di un vino specifico e identificabile mediante le caratteristiche uniche della propria territorialità. Il terroir definisce anche l’interazione tra più fattori, come terreno, disposizione, clima, viti, viticoltori e consumatori del prodotto. Oggi terroir è utilizzato anche per altri prodotti agricoli: e penso che lo possiamo fare anche per l’asparago. Per questo oggi, in giro per il mondo, le stesse varietà di asparagi coltivate a Santena o nel Pianalto, se cresciute in altre regioni hanno un gusto un po’ diverso». I mazzi di asparagi consegnati quale presente all’assessore e ai funzionari della Regione sono stati preparati dalle aziende agricole Griva, Rocca e Domenico Vassallo. La conferenza stampa si è chiusa con una degustazione di asparagi, offerti dall’associazione produttori e cucinati da alcuni componenti l’associazione ristoratori santenesi: Le vecchie credenze, La locanda del Cont e l’Agriturismo L’Antico Pioppo. Consumati con i grissini Feyles, gli asparagi sono stati innaffiati dai vini dell’azienda vitivinicola Stefano Rossotto, di Cinzano.

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