Santena, progetto nuovo ospedale unico Asl To5, l’atto di indirizzo dei sindaci

Santena – 16 settembre 2015 – Di seguito, l’atto di indirizzo, approvato nei giorni scorsi, in cui l’assemblea dei sindaci dell’AslTo5 manifesta la volontà “di lavorare assieme alla Regione Piemonte e all’Asl To5 per la pianificazione, la progettazione e la costruzione di un nuovo ospedale unico di zona moderno ed efficiente ed in grado di erogare prestazioni tempestive ed efficaci”.

Aslto5

ATTO DI INDIRIZZO

Premesso che
–gli attuali tre presìdi della rete ospedaliera della Asl To5 risentono di importanti problematiche logistico-strutturali legate alla vetustà delle strutture stesse, alla loro collocazione geografica – sia a scala territoriale sia urbana – e al loro dimensionamento;
–l’Azienda risente di altrettanto gravi problemi organizzativi legati alla separazione delle sedi: duplicazione di servizi, ridondanze di apparati amministrativi di supporto e attrezzature, difficoltà di collegamento, che sottraggono risorse ed energie alla capacità di erogare prestazioni tempestive ed efficaci;
–l’Atto aziendale in preparazione in questi giorni da parte della Asl To5 dovrà – e potrà solamente – cercare di utilizzare al meglio singole strutture ormai non adeguate, organizzandole in modo sinergico al fine di minimizzarne i limiti.

Dato atto che
–la naturale evoluzione temporale accentuerà ineludibilmente la vetustà delle strutture e la loro inadeguatezza sino a renderla totale, quando l’evoluzione tecnologica ed epidemiologica sanitaria renderà del tutto superati gli attuali tre ospedali;
–l’ineludibile esigenza di concentrare le strutture ospedaliere in nuovi presìdi ad alta tecnologia e ad alta specializzazione, non solo è prevista da tutti gli studi nazionali e internazionali sugli scenari sanitari del prossimo futuro, ma è ciò che è già avvenuto negli ultimi decenni in quei territori che hanno saputo volgere il proprio sguardo al futuro, quando progressivamente sono stati chiusi per evidente inadeguatezza prima gli ospedali più piccoli e poi progressivamente quelli di maggiori dimensioni;
–l’evoluzione descritta, non solo non ha esaurito i suoi effetti, ma ha avuto e ha tuttora, una progressione sempre più rapida a causa dell’accelerazione della crescita tecnologica e delle conoscenze;
–l’incapacità a determinare scelte in tal senso condurrà infatti, nel tempo, alla chiusura degli attuali ospedali per il venire meno delle minime condizioni di sicurezza e di qualità dei servizi o nella migliore delle ipotesi, alla loro derubricazione a presidi per le post acuzie, con un danno per i cittadini che per affrontare le patologie acute dovranno rivolgersi obbligatoriamente verso ospedali più idonei in territori lontani capaci di prevedere tale evoluzione;

Ritenuto
–necessario riprendere il percorso abbandonato diversi anni orsono per giungere in tempi certi e rapidi alla localizzazione e realizzazione di un nuovo ospedale unico di zona che, a costante livello di risorse, permetta di garantire servizi ospedalieri più sicuri e prestazioni di maggiore qualità, e di attivare nuovi investimenti per il potenziamento dei servizi sanitari e socio sanitari territoriali, che necessitano di nuove risorse per affrontare i cambiamenti epidemiologici in atto – quali aumento dell’età della popolazione e delle cronicità;

L’Assemblea dei Sindaci Asl To5
–all’alba della formalizzazione dell’Atto aziendale e vista la disponibilità già annunciata dalla Regione Piemonte in termini di programmazione dell’edilizia sanitaria;

Afferma
–la propria volontà di lavorare assieme alla Regione Piemonte e all’Asl To5 per la pianificazione, la progettazione e la costruzione di un nuovo ospedale unico di zona moderno ed efficiente e in grado di erogare prestazioni tempestive ed efficaci, e richiede parallelamente un progressivo e significativo potenziamento dei servizi territoriali e di prevenzione per affrontare, anche in tale ambito, i cambiamenti in atto.
–di impegnarsi a salvaguardare la funzionalità complessiva e le singole specializzazioni degli attuali presidi ospedalieri, affinché il Santa Croce, il Maggiore e il San Lorenzo continuino a erogare prestazioni sanitarie tempestive ed efficaci.

Chieri, 9 settembre 2015

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