Santena – 25 settembre 2015 – Di seguito, l’introduzione di Nerio Nesi, presidente della Fondazione Cavour, alla cerimonia di consegna del Premio Cavour 2015 alla Marina militare italiana.
Nerio Nesi ha detto: «Nella mia qualità di Presidente della Fondazione Camillo Cavour dò inizio a questa cerimonia. Voglio innanzitutto rivolgere un ringraziamento a tutte le persone che hanno accolto il nostro invito. E’ questo per noi un giorno importante, perché conclude la prima parte dell’obiettivo che ci siamo prefissi alcuni anni orsono, di ricostruire l’intero Complesso Cavouriano». «Questa prima parte – ha spiegato Nerio Nesi – consiste nella ristrutturazione del Palazzo delle Scuderie, il grande edificio che è intorno a noi, affinché divenga il centro direzionale di tutta l’attività della Fondazione Cavour: esso contiene l’archivio di alcune grandi famiglie del Risorgimento nazionale, la Biblioteca della Famiglia Visconti Venosta, la sede della “Comunità dei luoghi e dei ricordi degli Statisti piemontesi per l’Italia”. La ristrutturazione di questo Palazzo è stata progettata ed eseguita dagli uffici tecnici della Città di Torino, con mezzi finanziari della stessa Città, della Regione Piemonte e della Comunità Europea. A queste istituzioni va il ringraziamento della Fondazione Cavour».
«Nei prossimi giorni – ha aggiunto Nerio Nesi – inizierà la procedura legale prevista per la trasformazione del Castello Cavour in Museo Nazionale Cavour, con mezzi finanziari derivanti da un apposito stanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri. I lavori inizieranno all’inizio del prossimo anno 2016 e si prevede che termineranno nella primavera del 2017. Il nostro ringraziamento va quindi rivolto anche allo Stato, e precisamente alla Unità Tecnica di Missione della Presidenza del Consiglio, qui rappresentata dal suo dirigente ingegnere Luigi Valerio Sant’Andrea, che è sempre stato vicino alla Fondazione in questi anni».
Domenica 20 settembre, davanti alle ex scuderie del castello Cavour, Nerio Nesi ha proseguito: «Con questa cerimonia onoriamo anche la memoria di Emilio Visconti Venosta, otto volte Ministro degli Esteri del nostro Paese, alla memoria del quale abbiamo dedicato un libro di Roberto Favero, che abbraccia tutto il periodo della Destra Storica». Nerio Nesi ha quindi letto i messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. La cerimonia è proseguita con l’intervento di: Marco Fasano, presidente dell’associazione Amici della Fondazione Cavour; Ugo Baldi, sindaco di Santena; Piero Fassino, sindaco della città di Torino. Dopo un filmato di musica e immagini sulla Marina militare italiana Nerio Nesi ha letto la motivazione per la quale l’Associazione Amici della Fondazione e la Fondazione Cavour hanno attribuito alla Marina Militare Italiana il Premio Cavour 2015: “Per aver dimostrato, a tutta l’Europa, il profondo senso del dovere, la perfetta preparazione professionale e la infinita umanità degli equipaggi delle navi militari che hanno salvato, nel Mediterraneo, migliaia di uomini, di donne e di bambini”.
La cerimonia è continuata con il direttore del Museo navale di Carmagnola che ha letto “La preghiera del Marinaio” di Antonio Fogazzaro. A seguire la banda musicale santenese ha suonato l’Inno della Marina Militare italiana. Subito dopo il Premio Camillo Cavour 2015 è stato consegnato alla Marina Militare, rappresentata dall’Ammiraglio Roberto Camerini, Comandante Marittimo del Nord. Nerio Nesi ha detto: «Il Capo di Stato Maggiore della Marina Ammiraglio Giuseppe De Giorgi nella lettera con la quale delega l’Ammiraglio Camerini a rappresentarlo, mi informa che il Premio Cavour verrà custodito a bordo della Portaerei che porta il suo nome, nave ammiraglia della flotta militare italiana». Dopo la consegna del premio e il discorso dell’Ammiraglio Camerini, Nerio Nesi ha detto: «Ringrazio l’Ammiraglio Roberto Camerini. Sono certo che l’Ammiraglio si unirà a tutti noi nel rivolgere, in questa cerimonia solenne, un saluto affettuoso e un augurio di tutto cuore alla Brigata Alpina “Taurinense”, qui rappresentata Colonnello Stefano Peroncini, che parte nei prossimi giorni per una nuova missione nel Libano».
Dopo che la banda musicale ha suonato l’inno degli Alpini “I coscritti”, Nerio Nesi ha chiuso così la cerimonia: «Mi sia consentita una considerazione finale. Lo Stato e la Città di Torino, qualche anno fa, hanno affidato a me e alle persone che collaborano con me un fabbricato semi distrutto e una istituzione con un milione di euro di debiti. Restituiamo oggi allo Stato e alla Città di Torino un Palazzo totalmente nuovo e una istituzione di fatto senza alcun debito. Ma il nostro pensiero, da domani, sarà rivolto al secondo obiettivo: la trasformazione del Castello in Museo Nazionale Cavour. Quando questo obiettivo sarà raggiunto, il nostro compito sarà compiuto».
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Immagine di Dario Zangirolami.
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