Santena – 28 settembre 2015 – Il ribasso del costo del petrolio ha portato la Repubblica dell’Angola a stoppare le commesse alla Prodit Engineering.
«Un accordo, siglato oltre un anno fa con la Repubblica dell’Angola, aveva interrotto anni di cassa per i dipendenti della Prodit Engineering – spiega Bruno Ieraci, funzionario Fiom Cgil –. Una intesa che aveva portato alla ditta di via Asti 81 nuove commesse e buoni volumi produttivi. A maggio 2015 arrivano i primi segnali che qualcosa non va per il verso giusto. Lo Stato dell’Angola è uno dei principali produttori di petrolio del continente Africano. La discesa del costo del petrolio, riduce drasticamente le entrate nelle casse dell’Angola. Lo Stato africano comunica ai dirigenti della Prodit Engineering che le commesse verranno sospese. Nel maggio 2015 si arriva a un accordo siglato negli uffici della Regione Piemonte. Il giorno dopo si tiene l’assemblea dei lavoratori. Come un fulmine a cielo sereno i lavoratori si vedono arrivare la richiesta la cassa integrazione straordinaria, per un anno. Ancora oggi i dipendenti sono in attesa del decreto ministeriale».
La Prodit Engineering costruisce, produce e commercializza manufatti, impianti, veicoli ed edifici relativi al settore didattico, con la formula chiavi in mano. La direzione della Prodit Engineering dopo l’accordo in Regione Piemonte per nuova cassa ha lavorato sia con il Ministero sia con l’Ice, agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, senza che sinora siano arrivate soluzioni alla vicenda. A settimane dall’accordo siglato in Regione Piemonte la situazione per i lavoratori non si è ancora sbloccata: sino a che il decreto non verrà pubblicato i lavoratori resteranno senza anticipo. Una situazione pesante per i 60 lavoratori della Prodit Engineering che arrivano da anni di cassa integrazione, in deroga e straordinaria.
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