Santena – 4 ottobre 2015 – Il maltempo ha ridotto a 60 il numero di bancarelle presenti oggi a Merc’Andare, mercatino della prima domenica del mese.
Flavio Pavani, presidente dell’associazione Ottonovecento, cui l’amministrazione comunale ha affidato la gestione di Merc’Andare, spiega: «Neanche oggi il tempo ci ha accompagnati. In settimana avevamo poco meno di duecento bancarelle prenotate. Il maltempo di sabato ha scoraggiato molti e così oggi, in tutto, abbiamo avuto un mercatino con appena 60 bancarelle a disposizione dei visitatori. Diciamo che durante tutto il 2015 ci sono stati tanti problemi che hanno condizionato il mercatino della prima domenica. Intanto, per tre mesi, il maltempo ha fortemente ridimensionato il mercatino. Poi c’è stato lo stop imposto da problemi burocratici sollevati dagli uffici regionali. Mi auguro che in novembre e dicembre il tempo giri a nostro favore. Nelle giornate di bel tempo non ci sono problemi: le bancarelle arrivano e superano quota duecento e i visitatori non mancano».
«Inevitabilmente Merc’Andare risente anche del periodo di forte crisi economica e occupazionale – aggiunge Flavio Pavani –. Innanzitutto la gente ha meno soldi: questo significa che compra meno. Sono crollate persino le vendite delle bancarelle di antiquariato: la crisi ha toccato anche i collezionisti. E poi c’è il fenomeno nuovo di tanti, singoli o famiglie, che mettono sù una bancarella per vendere le cose che non usano più, quelle che hanno in cantina o quelle che, in qualche modo, recuperano qua e là. Sono anche tante le persone sotto-occupate o senza lavoro che la domenica si mettono dietro una bancarelle per arrivare comunque a racimolare una qualche entrata, anche minima, che torna utile per far quadrare i conti a fine mese».
Un commento sul mercatino lo abbiamo chiesto anche ad alcuni gestori di locali. Mami, della caffetteria cioccolateria di piazza Forchino, spiega: «Il 2015 si sta rivelando davvero poco fortunato per il mercatino della prima domenica. Poche volte ci sono state bancarelle a sufficienza per occupare anche piazza Forchino. Secondo me quando ci sono poche bancarelle sarebbe meglio concentrale tutte in una sola piazza. Il mercatino sarebbe meno dispersivo. Quando le bancarelle sono poche sarebbe anche meglio rivedere le limitazioni al traffico. Che senso ha creare tanti disagi agli automobilisti anche quando le bancarelle non ci sono?».
Beppe, della caffetteria Costadoro di piazza Martiri della Libertà, afferma: «Noi tutte le domeniche del mercatino lavoriamo comunque. Tra i nostri clienti ci sono anche i titolari di bancarelle. Certo, nel 2015 molte prime domeniche del mese le bancarelle erano poche e i visitatori ancora meno. Quando le bancarelle non sono tante sarebbe preferibile concentrarle tutte in un posto solo. Spesso invece il mercatino è dispersivo, ci sono tanti spazi vuoti e la gente è poco invogliata a percorrere le vie cittadine. E poi la gente fa fatica a capire come mai, anche se le bancarelle sono poche, non possa parcheggiare nelle piazze del centro città»
Claudio, del Bar Bianco, in piazza Martiri della Libertà 5, afferma: «E’ innegabile che il maltempo quest’anno abbia condizionato negativamente Merc’Andare. Quando fa brutto tempo il mercatino è troppo dispersivo e non funziona, nel senso che attira poca gente. Non solo, spesso le bancarelle se ne vanno subito dopo mezzogiorno. Che fare? Intanto se ci sono poche bancarelle meglio sarebbe tenerle vicine. Due bancarelle qui, tre bancarelle là non fanno mercato». Claudio aggiunge: «Rispetto ai mercatini dello scorso anno, per il mio bar il lavoro domenicale si è ridotto di brutto: in pratica si è dimezzato. E’ vero che nel 2015, ogni volta, c’è sempre un motivo diverso che condiziona negativamente il mercatino e fa sì che le bancarelle non siano mai molte. Però, al di là del maltempo o della burocrazia, il risultato non cambia: il mercatino non va molto bene. Speriamo davvero che si riesca a chiudere un po’ meglio il 2015 e che il 2016 veda un rilancio di Merc’Andare. Io me lo auguro…».
Un punto di vista differente lo offre Alfredo, titolare dell’edicola L’informazione, di piazza Martiri della Liberta 19: «Io penso positivo e rispetto all’esperienza del mercatino dico “Mercatino, perché no”. Per me alla fine, se pur con tutti i problemi che ci sono, Merc’Andare è comunque un’esperienza positiva. Dico di più. Che senso ha dire che il mercatino è una cosa negativa: per me tutto quello che arriva è positivo. Anche vendere poche copie in più dei quotidiani rappresenta una buona cosa che arriva con la domenica del mercatino». Alfredo chiude così: «E poi bisogna anche tenere conto degli aspetti sociali connessi al mercatino. Con Merc’Andare alcune persone hanno trovato il modo di portare a casa delle risorse, poche o tante che siano. Vorrei anche dire di più: invece di stare sempre a evidenziare le cose che non vanno perché non proviamo a darci una mano l’un l’altro. Magari basterebbe anche solo provare a fare un sorriso quando si è dietro al bancone, invece di tenere costantemente il broncio… Il mio consiglio è quello di allargare le vedute, magari invece di lasciarsi condizionare dagli orizzonti ridotti meglio sarebbe guardare la realtà usando il grand’angolo»
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