Santena – 17 ottobre 2015 – Il consiglio comunale, all’unanimità, ha approvato una mozione sul baratto amministrativo, proposta dal Movimento 5 Stelle.
Disoccupati e famiglie in difficoltà economica che faticano a pagare i tributi comunali possono eseguire lavori di manutenzione del territorio e interventi di decoro urbano per onorare i debiti con l’amministrazione. Questa la proposta contenuta nella mozione sul Baratto amministrativo proposta dai consiglieri del Movimento 5 Stelle. La mozione sul “Baratto amministrativo” è stata esaminata in consiglio comunale nella seduta del 30 settembre scorso. La discussione sulla mozione presentata dai due consiglieri del Movimento 5 Stelle, Alessandro Caparelli e Daniele Franco, è iniziata con la presidente del consiglio comunale, Cetty Siciliano, che ha letto la mozione.
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Questo è il testo della mozione presentata dai Grillini.
MOZIONE
OGGETTO: “BARATTO AMMINISTRATIVO”
PREMESSO
-Che in Italia, come riportato dall’Ocse – Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico –, la pressione fiscale risulta essere oltre il 42 per cento; la crisi economica colpisce tutti i settori ma come spesso accade in questi frangenti, a esserne colpite maggiormente sono le classi disagiate e i poveri e che Santena, purtroppo, non fa eccezione.
-Che la crisi economica negli ultimi anni ha colpito in maniera intensa anche la nostra Città, che ha visto purtroppo aumentare in maniera considerevole il numero dei disoccupati e delle famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese e di conseguenza a onorare i pagamenti dei tributi dovuti.
-Che l’amministrazione fatica, in alcuni casi, a recuperare il gettito dovuto a causa dei motivi sopra citati.
-Questi crediti non riscossi vanno poi iscritti nel bilancio comunale in passivo, aggravando una già complicata situazione economica che deriva in principale misura dagli enormi e difficilmente sostenibili tagli imposti dal Governo centrale.
-Che situazione di degrado urbano della città più volte segnalata dai media e anche da comuni cittadini, è sotto gli occhi di tutti.
CONSIDERATO CHE
-La legge promuove forme di collaborazione tra la Pubblica Amministrazione e i Cittadini per la cura e la rigenerazione delle cose comuni, in particolare gli artt. 118, 114 comma 2 e 117 comma 6 della Costituzione.
VISTO CHE
-l’Art. 24 della legge n.164 del 2014 (cd Sblocca Italia) così titolato “Misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio”, recita: “I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l’abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell’esercizio sussidiario dell’attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute”.
CONSIDERATO CHE
-Ogni Amministrazione Pubblica dovrebbe sensibilizzare i cittadini a rispettare e tutelare il territorio in cui vivono, invitandoli anche a migliorare il decoro urbano;
-come già evidenziato, la Legge n. 164/2014, Art.24, comma 1 prevede che i Comuni definiscano criteri e condizioni per realizzare interventi su progetti presentati dai cittadini, deliberando riduzioni o esenzioni da tributi che, specialmente in questo particolare momento di crisi economica, sarebbero un chiaro segnale di vicinanza dell’Amministrazione ai problemi della cittadinanza tutta;
-si fa riferimento ad un sostegno economico rivolto esclusivamente ai cittadini che versano in condizioni di disagio tali da impedire loro di far fronte ai bisogni fondamentali;
-la fattiva collaborazione tra Amministrazione e cittadini rappresenterebbe uno stimolo a diffondere maggiore senso civico e di appartenenza, fornendo esempio di vicinanza delle Istituzioni alle problematiche quotidiane degli abitanti del territorio; – il Comune di Santena presenta non poche difficoltà nel procedere alle attività di ordinaria manutenzione e/o ad interventi in genere sul territorio comunale a causa della scarsità delle risorse economiche;
-i suddetti interventi, rientrando, nei casi individuati dalla sopracitata legge, rappresenterebbero per il Comune di Santena da un lato un’occasione per i contribuenti in difficoltà di assolvere ai propri doveri e dall’altro la possibilità di usufruire di una “nuova” forza lavoro, visto che a oggi le assunzioni risultano essere bloccate e i tagli nella gestione amministrativa risultano essere sempre più ingenti;
DATO ATTO
-Che già in molte città, anche di grande dimensioni come Napoli, Firenze, Milano, si sta valutando l’introduzione di tale possibilità;
-Che il primo comune ad aver già deliberato in tal senso è il Comune di Invorio (Novara), che, con delibera del 2 luglio 2015, (di cui alleghiamo regolamento a scopo esemplificativo) nell’applicazione del suddetto art.24 L.164/2014, ha autorizzato i cittadini a fornire “in corresponsione del mancato pagamento dei tributi comunali già scaduti ovvero di contributi per inquilini morosi non colpevoli, offrendo all’ente comunale e quindi alla comunità territoriale, una propria prestazione di pubblica utilità, integrando il servizio già svolto direttamente dai dipendenti e collaboratori comunali”,
TENUTO CONTO
-Che il baratto amministrativo richiede che venga individuata, all’interno del bilancio del comune, una somma da destinare a tale scopo;
-Che ciascun comune può predisporre un regolamento funzionale alle proprie esigenze e ai bisogni dei cittadini (in particolare può indicare come criteri di accesso l’indicatore ISEE e attribuire un punteggio maggiore alle persone disoccupate o in cassa integrazione);
-Che compito di un’amministrazione è quello di tutelare il diritto di ciascun nucleo a preservare le risorse economiche per i bisogni primari garantendo al contempo il rispetto delle regole nel pagamento dei tributi;
-Che il baratto amministrativo è una modalità che concilia l’obbligo del pagamento di tributi con le disponibilità economiche del nucleo familiare e si delinea come un ulteriore strumento di politica sociale a favore dei nuclei disagiati
SI IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA
-ad attuare quanto previsto dall’art. 24 del D.L.12 settembre 2014, n. 133 così come convertito con modificazioni dalla L.11 novembre 2014 n.164 sopracitato;
-a definire un Regolamento Comunale che introduca il “Baratto Amministrativo”;
– a prevedere, in relazione al tipo di interventi, delle riduzioni o esenzioni da tributi inerenti il tipo di attività svolta (finalizzata a cura e rigenerazione dei beni comunali, riqualificazione, tutela e valorizzazione del territorio) recependole con norma specifica nei regolamenti applicativi dei tributi, al fine di permettere ai cittadini che si trovino in condizioni di difficoltà economica e/o lavorativa di usufruire di tale opportunità; – a dare idonea pubblicità all’iniziativa.
I consiglieri del Movimento 5 Stelle
Alessandro Caparelli
Daniele Franco
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Sin qui il testo della mozione.
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Dopo la lettura della lunga mozione è intervenuto il consigliere Grillino Daniele Franco: «In sostanza si propone che i Comuni possano aiutare i cittadini veramente in difficoltà, che non hanno soldi e non possono pagare i tributi locali. In sostanza si propone uno scambio di forza lavoro. Questa mozione a oggi è già stata approvata da centinaia di Comuni. Qualche Comune ha anche approvato un regolamento, senza il quale la mozione non può essere applicata. In zona ci sono comuni come Villastellone e Carmagnola che stanno già lavorando su questi temi. La mozione è impegnativa: occorre riuscire ad aiutare coloro che ne hanno veramente bisogno. Per mettere in pratica questa mozione occorre però avere la volontà politica di provarci sul serio, senza farsi scoraggiare dalle tante difficoltà che potrebbero sorgere».
Giovanni Giacone, consigliere comunale di Noi X Santena, ha detto: «Noi condividiamo questa mozione sul baratto amministrativo. Il problema è che a oggi non esiste un regolamento e senza di esso diventa veramente difficile procedere. L’idea è buona: i cittadini in difficoltà con i tributi locali potrebbero affiancare i nostri cantonieri. Il Comune ha sempre meno personale e i lavori da fare certo non mancano». Patrizia Borgarello, consigliera di Noi X Santena, ha affermato: «L’idea è buona, vedo però complicato riuscire a stilare un regolamento che poi funzioni davvero».
Alessandro Caparelli, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha spiegato: «Non sarà difficile individuare persone che hanno problemi economici tali da poter accedere al baratto amministrativo. Il problema principale resta quello della stesura di un regolamento di attuazione che sia efficace e sia a misura della nostra città. Come per tante altre cose nuove, non chiediamo di procedere a spron battente. Chiediamo però all’amministrazione di provarci, con convinzione».
Il vicesindaco Roberto Ghio ha spiegato: «L’articolo 24 della legge 164 del 2014, il cosiddetto “Sblocca Italia” prevede misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio. I Comuni possono offrire la possibilità di ridurre o esentare i cittadini da tributi comunali a fronte di interventi per la riqualificazione del territorio eseguiti da cittadini singoli o associati. I lavori possono consistere in pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze, strade e anche decoro urbano, recupero di aree e beni immobili inutilizzati o la valorizzazione di una determinata zona del territorio». Il vicesindaco Roberto Ghio ha aggiunto: «Con la mozione il Movimento 5 Stelle chiede che si consenta a coloro che sono in difficoltà nel pagare tributi o servizi locali di eseguire lavori sul territorio. E’ evidente che nel regolamento dovrà essere previsto che i cittadini che possono accedere al baratto amministrativo debbano avere situazioni di morosità incolpevole. Sempre nel regolamento occorrerà indicare la relazione tra somme dovute dai cittadini al Comune e corrispettivo di monte ore da svolgere, per barattare il debito». «Per quanto riguarda le fasce deboli – ha aggiunto Roberto Ghio – occorre anche dire che l’amministrazione non è stata ferma. Da anni portiamo avanti l’esperienza dei cantieri di lavoro con personale segnalato dai servizi sociali. Si tratta di un progetto che prima era cofinanzato dalla provincia di Torino e ora dalla Città metropolitana di Torino. L’importo annuale dei cantieri di lavoro si aggira sui 70mila euro. L’amministrazione sta lavorando anche per recuperare le morosità relative ai mancati pagamenti dei servizi scolastici: al momento il recupero si aggira sul 30 per cento. Sempre tra gli interventi portati avanti per i soggetti deboli, che hanno perso il lavoro, ricordo che abbiamo attivato lo sportello Informalavoro: sino a oggi, in biblioteca civica si sono già rivolti 350 persone». Il vicesindaco Roberto Ghio: «Detto questo, l’amministrazione è favorevole a questa mozione sul baratto amministrativo. Il problema principale di questa mozione è che per poter essere veramente efficace avrà bisogno di un regolamento. Noi voteremo a favore della mozione, precisando tuttavia che attiveremo la proposta solo dopo avere raccolto informazioni dai Comuni che hanno già avviato il progetto. Chiediamo ai consiglieri del Movimento 5 Stelle di collaborare per rendere operativa la mozione sul baratto amministrativo».
La discussione è proseguita con l’intervento del sindaco Ugo Baldi, che ha detto: «Confesso che su questa mozione sono un po’ scettico. Ogni giorno in Comune arriva gente non occupata a chiedere lavoro. Naturalmente come sindaco ho ben pochi poteri in questa direzione. Con questa mozione si chiede di individuare e destinare una cifra a sostegno del baratto amministrativo. In questo momento, risorse non ve ne sono. E non possiamo certo togliere i 70mila euro previsti per i cantieri di lavoro per destinarli al baratto amministrativo, senza che vi sia la certezza che realmente queste iniziative siano poi concretizzabili. Questa amministrazione sta portando avanti una serie di progetti per aiutare i soggetti economicamente deboli o che hanno perso il lavoro. Questa sera noi comunque approveremo la mozione sul baratto amministrativo. Subito dopo chiederemo lumi alle amministrazione che hanno già approvato questa mozione. Per la verità qualche telefonata l’ho già fatta e qualche sindaco mi ha detto che si sta muovendo a vista. Dare attuazione concreta a questa mozione sino a oggi non sembra facile. Dunque noi siamo favorevoli, ma non aspettatevi che si possa subito partire con progetti e iniziative concrete».
Prima di passare al voto è nuovamente intervenuto Alessandro Caparelli, capogruppo del Grillini in consiglio comunale: «Siamo ovviamente disponibili a portare alla maggioranza tutta la documentazione che riusciremo a reperire sul baratto amministrativo. Chiediamo di concretizzare le iniziative alla luce dei bisogni esistenti in città, tenendo in considerazione le persone che oggi fanno più difficoltà ad arrivare a fine mese perché sottooccupate o senza lavoro. Ovviamente non ci aspettiamo che sin da domani si possa partire con progetti concreti. Chiediamo di avviare con convinzione questo percorso che potrà portare frutti positivi alla città e alle fasce più deboli. L’approvazione della mozione da parte di tutto il consiglio è un segnale positivo che ci fa ben sperare…». Al termine della discussione, durata poco meno di mezz’ora, la mozione sul baratto amministrativo è stata messa ai voti: tutti e 17 i consiglieri comunali, di maggioranza e di minoranza, l’hanno approvata.
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Audio integrale della discussione della mozione in consiglio comunale:
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Scarica la delibera del consiglio comunale: Santena2015_cc45 barattoM5s
Scarica la mozione: Mozione baratto amministrativo
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