Santena – 19 ottobre 2015 – Ieri il Centro anziani ha festeggiato trent’anni di attività.
Ilario Martini, presidente del centro Anziani con un mandato da presidente alle spalle e il secondo iniziato nel gennaio 2015, subito dopo la messa delle ore 10,30 in chiesa parrocchiale, torna con passo svelto al Centro anziani, in via Principe Amedeo 47, per assicurarsi che tutto sia pronto per il pranzo sociale. Evento che chiude i festeggiamenti per il trentennale di attività. Nello spazio che va dalla chiesa al centro c’è tempo per un’intervista. A passo svelto.
Ilario Martini, che bilancio si può fare di questi trent’anni?
«Io presto servizio al Centro anziani dal 1989 – spiega Ilario Martini – . Un problema mi sembra emerga su tutti: non c’è ricambio. Non abbiamo nuovi iscritti. Andiamo a esaurimento. Negli anni d’oro contavamo 1.200 soci. Oggi abbiamo poco più di 600 iscritti».
Come mai i pensionati non si iscrivono più al centro anziani?
«Le persone che raggiungono il traguardo della pensione non ci pensano neanche di venire a iscriversi e frequentare il nostro Centro anziani. Nell’immaginario dei pensionati di oggi il Centro anziani è una sorta di ospizio, una roba da cui intendono stare lontani. Al Centro anziani, tra le altre cose, giochiamo a pinnacolo, balliamo e organizziamo gare di bocce: forse i nuovi pensionati hanno interessi diversi».
Che futuro attende il Centro anziani di Santena?
«La faccenda è semplice – allarga le braccia Ilario Martini –. Se nei prossimi anni non riusciremo ad aumentare gli iscritti non riusciremo più a fare fronte alle spese di gestione della sede. E allora il destino sarà segnato… Ogni tanto, in direttivo, faccio presente tutto questo, ma non riusciamo mai a prendere provvedimenti. Se vogliamo cambiare le cose occorrerà darsi da fare, magari riuscire ad aumentare i servizi oggi offerti. Sarebbe importante riuscire a pensare e ideare una serie di iniziative in grado di attrarre i pensionati santenesi».
Arrivati al Centro anziani l’intervista finisce. Ilario Martini ha da fare. Dietrofront. In piazza Martiri della Libertà, al termine della messa, sul sagrato della chiesa c’è ancora il sindaco Ugo Baldi che dialoga con alcuni cittadini. Il centro anziani ha problemi di ricambio, gli iscritti sono in calo. Sindaco, che si può fare?
«Ilario Martini ha ragione. Non c’è ricambio – afferma il sindaco Ugo Baldi –. Bisogna anche dire che, rispetto a qualche anno fa, si diventa pensionati molto più tardi. Oggi molti lavorano ben dopo i 50anni. Una prima causa si potrebbe cercare nell’allungamento dell’età che porta al traguardo della pensione. Le famiglie sono sempre meno numerose e spesso gli anziani hanno i bambini da accudire. E poi, non sempre gli anziani hanno voglia di socializzare. Io comunque sono fiducioso. Si potrebbe anche pensare che siano situazioni cicliche, non è escluso che, in futuro, la partecipazione possa tornare a salire».
Il sindaco Ugo Baldi aggiunge: «Il città ci sono molti anziani e pensionati. Tanti non frequentano il Centro anziani. Aggiungo che molti pensionati non hanno voglia di farsi coinvolgere in qualche iniziativa o di impegnarsi in qualche forma di servizio. Ad esempio, parlo spesso con gli anziani che passano la giornata sulle panchine della piazza principale, così come sotto il gazebo all’inizio della passeggiata lungo l’area golenale, la zona meglio nota come “Montecitorio”. Tante volte ho chiesto a questi anziani di mettersi in gioco ed essere propositivi. Niente da fare. Preferiscono stare lì tutto il giorno a lamentarsi di questo e di quello o a dare vita a bufale e leggende metropolitane». «Il Centro anziani resta un punto di ritrovo importante per un buon numero di anziani santenesi – chiude il sindaco –. Ad esempio, con i volontari di alcune altre associazioni al Centro anziani, ogni giorno, vengono distribuiti i pasti sociali. Mi auguro che il Centro anziani sappia rilanciarsi e trovare nuovo vigore. Lo potrà fare solo con il contributo di nuovi anziani e pensionati santenesi».
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Twitter @rossosantena