Santena – 28 novembre 2015 – L’amministrazione comunale ha aderito all’iniziativa Posto occupato, campagna ideata e proposta da “La grande testata”. Un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza.
Cetty Siciliano, presidente del consiglio comunale, in apertura di seduta, subito dopo il minuto di silenzio per commemorare le vittime degli attentati di Parigi, ha spiegato: «Adesso, prima di entrare nel lavoro nel vivo dei lavori del consiglio comunale, cambiamo argomento, ma restiamo sempre in argomento di violenza. Questa volta di un’altra matrice. Parliamo di violenza sulle donne. Ieri, 25 novembre, era la Giornata internazionale per la lotta contro la violenza sulle donne. Questa amministrazione ha aderito alla campagna Posto occupato. Come avete visto c’è una sedia nella sala del consiglio a simboleggiare l’adesione a questa compagna. E, per questo, lascio la parola all’assessora Lidia Pollone. Che ci illustrerà più nel dettaglio questa campagna e questa iniziativa».
La parola è passata a Lidia Pollone, che ha detto: «Grazie presidente. Buona sera. Come avete notato e come ha fatto presente la presidente, un posto questa sera tra noi è occupato da una donna che non può essere presente. È un gesto simbolico che vuole porre, una volta di più, un accento ben preciso sul gravissimo problema del femminicidio. Basta infatti vedere i numeri e le statistiche per renderci conto di essere di fronte a una vera e propria piaga. Davanti alla quale non possiamo restare indifferenti. Il nostro Comune che ha già organizzato diverse manifestazioni a questo proposito e ha ospitato la firma del documento contro la violenza sulle donne, ha scelto di aderire alla campagna promossa da “La Grande Testata”. Abbiamo voluto così allestire questo posto, del tutto particolare, destinato a far riflettere le persone, come riporta la locandina presente sulla sedia».
L’assessora Lidia Pollone ha proseguito: «Si tratta di un gesto concreto, dedicato a tutte le donne vittime di violenza. Ognuna di quelle donne – prima che un marito, un amante, un ex o uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita – occupava un posto nella società, nel mondo del lavoro, a scuola, a teatro, in metropolitana e così via dicendo. Questo posto viene dunque riservato proprio a loro affinché la quotidianità non cancelli il peso di una tragedia che non può più essere tollerata. È necessario agire – e farlo in fretta – in modo che violenze ingiustificabili e sicuramente inaccettabili in una società che voglia dirsi civile, come i femminicidi, vengano finalmente aboliti e divengano soltanto un brutto ricordo del passato. Un primo passo concreto in questa direzione è quello di svegliare le coscienze e costruire una mentalità grazie alla quale non ci sia più spazio per drammi di questo genere. Grazie».
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