Santena, Antonio Cimino interviene sull’abolizione del contributo volontario

Santena – 14 febbraio 2016 – Antonio Cimino interviene in merito alla decisione del Consiglio di istituto di abolire il contributo scolastico volontario.

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«Vorrei precisare la mia posizione in merito al contributo scolastico volontario – scrive oggi al blog Antonio Cimino –. Nel Consiglio d’Istituto del 3 dicembre del 2015, la dirigente Giovanna D’Ettore, ha consegnato a ciascun consigliere, la nota numero 312, del 20 marzo del 2012, emanata dal Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca. Tale nota, indica in modo chiaro e inequivocabile, la richiesta e l’utilizzo dei contributi scolastici delle famiglie. Nel successivo Consiglio d’istituto, del 14 gennaio 2016, la Preside ravvisando la necessità di regolare il contributo volontario, consegnava, in quella riunione ai consiglieri, una bozza, sul regolamento per la gestione dei contributi volontari delle famiglie. In pratica è un regolamento che rispetta giustamente la circolare 312 del Ministero».

Antonio Cimino
Antonio Cimino

Antonio Cimino aggiunge: «Nel Consiglio d’istituto di gennaio, io dichiarai di essere favorevole a quella bozza, perché anche le scuole di Santena avrebbero avuto, finalmente, un provvedimento ad hoc a riguardo che consentiva di far sapere ai genitori in maniera preventiva e quindi una loro consapevole adesione, per devolvere un eventuale contributo volontario. Nell’ultimo Consiglio del 11 febbraio scorso, è passata a maggioranza, la decisione di abolire il contributo volontario. Ci saranno invece dei progetti mirati, dove i genitori potranno decidere se aderire o no. In sostanza è messa in atto la circolare 312, ma i genitori, in virtù del fatto che non sarà contemplata più come offerta formativa, non potranno detrarre nella dichiarazione dei redditi la somma da loro versata. In quest’ultimo Consiglio di fronte a questa palese contraddizione, io dichiarai a questo punto di non abrogare il contributo volontario e di regolarlo in base alla suddetta circolare, così com’è stabilito nel programma di Scuolamicasantena.it In conformità a questo ragionamento ho assunto la decisione di astenermi. Questi sono i fatti. Mi sia consentita una considerazione del tutto personale: dal prossimo anno scolastico, i genitori degli alunni delle scuole di Santena e forse sarà l’unico caso in Italia, non potranno più usufruire della legge numero 40 del 2 aprile 2007 che consente loro di detrarre dalla dichiarazione dei redditi il costo per l’ampliamento dell’offerta formativa. Questa è l’unica vera notizia».

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