Santena, Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera. Il discorso del sindaco

Santena – 19 marzo 2016 – La città ha celebrato  la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della bandiera. Il 17 marzo scorso la cerimonia è iniziata con l’intervento del sindaco Ugo Baldi.

Santena_17marzo2016_2hIl sindaco di Santena Ugo Baldi ha iniziato così: «Un saluto di benvenuto a Santena Città di Camillo Cavour prima di tutto al rappresentante del Governo italiano, il senatore Andrea Olivero, sottosegretario alle Politiche agricole. Un benvenuto al Prefetto di Torino, la dottoressa Paola Basilone; al Presidente della Fondazione Cavour, che ci ospita, insieme alla città di Torino, proprietaria dei locali, benvenuto dottor Nerio Nesi. Un saluto alle autorità militari presenti: al generale Massimo Panizzi, Comandante della Regione Militare Nord; al Tenente Colonnello Giuseppe Campus, della Scuola Allievi Carabinieri, in rappresentanza del Comandante della Scuola, colonnello Franco Frasca; al tenente Cataldo Gregucci della Guardia di Finanza, di Chivasso; al Capitano del Comando Carabinieri di Chieri dottor Antonello Formichella, in rappresentanza del Comandante del Comando Provinciale dei Carabinieri di Torino. Un benvenuto al trombettiere della Brigata Alpina Taurinense».

Il sindaco ha proseguito così i saluti: «Naturalmente un benvenuto ai Sindaci del territorio e ai loro gonfaloni: Pecetto, Poirino, Riva di Chieri, Villastellone, Andezeno, Moncucco, Marentino, Montaldo, Pino Torinese e, impossibilitati a essere presenti ma hanno inviato la propria partecipazione, il Presidente Città Metropolitana on. Piero Fassino, Sergio Chiamparino presidente Regione Piemonte e altri sindaci del chierese che non sono riusciti a essere presenti». Ugo Baldi ha aggiunto: «L’applauso più grosso va aia ai ragazzi delle scuole di Santena, delle due scuole materne San Giuseppe e Marco Polo, delle classi quinte della scuola Primaria e delle classi terze della scuola Secondaria. E benvenuta alla dirigente scolastica prof.ssa Giovanna D’Ettore. Benvenute alle associazioni santenesi, presenti con i loro gagliardetti, con un ringraziamento particolare agli Amici della Fondazione Cavour, con il suo presidente Marco Fasano e agli Alpini, che insieme all’amministrazione comunale e alla Pro Loco hanno collaborato per realizzare questa manifestazione semplice, ma che noi riteniamo significativa. Benvenuti a tutti i consiglieri comunali di Santena e ai cittadini presenti questa mattina e a tutti coloro che ho dimenticato di elencare».

Dopo i saluti, davanti al castello Cavour, il sindaco Ugo Baldi ha cominciato così il suo discorso: «Bene. Questo anno iniziamo questa manifestazione con i bambini delle due scuole dell’infanzia che guideranno il canto della bandiera». Dopo il canto il sindaco ha detto: «Ragazze e ragazzi, bambine e bambini. Per il terzo anno, inizio questo mio discorso, ricordando a tutti i presenti, ma a voi in particolare, ragazzi e bambini, perché, proprio oggi, 17 del mese di marzo, si danno appuntamento le più alte autorità locali civili e militari qui a Santena. Ragazze e ragazzi, bambini e bambine, dovete essere profondamente orgogliosi di essere qui oggi a rappresentare la Scuola, insieme ai vostri insegnanti, insieme alla vostra dirigente, la professoressa Giovanna D’Ettore che per la prima volta partecipa a questo evento, fortemente voluto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri dello Stato italiano, che ha donato la corona di alloro che deporremmo sulla tomba di Cavour. Oggi ricorre l’anniversario dell’Unità d’Italia. Oggi sono trascorsi 155 anni da quando proprio a Torino, il 17 marzo 1861, Vittorio Emanuele II proclamò ufficialmente la nascita del Regno d’Italia, assumendone il titolo di re per sé e per i suoi successori. Una data importante per la nostra Nazione, che dopo secoli e secoli di divisioni in piccoli Staterelli, trovò la forza di riconoscersi come un unico Paese, unito dal nord al sud. Finalmente, da quel 17 marzo, l’Italia non rappresentò più soltanto un’entità geografica, ma diventò uno Stato sovrano. Uno Stato con le sue regole; la Costituzione. Uno Stato con i suoi simboli, la bandiera tricolore e l’inno nazionale. Ecco che cosa oggi, insieme, celebriamo: la Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera».

Il sindaco Ugo Baldi ha aggiunto: Ma perché proprio a Santena, perché anche a Santena, perché sempre a Santena. Perché Santena è la Città di Camillo Cavour che fu, senza dubbio, l’uomo che più di ogni altro lavorò per arrivare all’Unità d’Italia e che purtroppo morì prima di poterla vedere, il 6 giugno 1861. Certo, il Conte Camillo Benso non fu il solo a dedicare la propria vita a questo obiettivo. E oltre al re, Vittorio Emanuele II, che riposa nel Pantheon di Roma, non possiamo dimenticare altri due personaggi fondamentali della storia della nostra Patria: Giuseppe Mazzini, che è sepolto a Genova e Giuseppe Garibaldi, che è sepolto nell’isola di Caprera. Ma certamente Cavour ne ebbe la visione più alta e fu certamente l’unico a coniugare un’idea politica di quel nuovo Stato a un’idea di Nazione, economicamente dinamica, di dimensioni europee, con confini solidi, ma permeabili agli scambi commerciali ed alle innovazioni. Sono queste, ragazzi e bambini, le motivazioni che inducono il Governo di Roma a riconoscere Santena quale luogo in cui ogni anno ricordare a tutti gli italiani che se oggi siete e siamo persone libere è perché viviamo in una Nazione libera, costruita sul sacrificio di molte persone che per essa hanno anche donato la propria vita. Una Nazione regolata da un documento importante, con regole semplici ma fondamentali, qual è la Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza e dalla Liberazione».

Il sindaco Ugo Baldi ha detto: «Ecco perché è importante che voi ragazzi siate qui oggi. Per imparare e ricordare che, per tutta la vostra vita, dovrete difendere i valori di questa nostra nazione contro ogni forma di violenza, interna ed esterna al nostro Paese. La bandiera che come tutti gli anni, oggi toccherete con mano e che vi passerete l’un l’altro rappresenta un giuramento di fedeltà verso qualcosa che vi appartiene, ma che deve essere difeso, anche se magari oggi non ne comprendete appieno l’importanza: il senso dello Stato. Non sprecate, quindi, l’occasione che oggi vi è stata data. Portate a casa un po’ d’amore per questa bandiera tricolore e trasmettetela, con entusiasmo, alle vostre famiglie. Voi siete i mattoni più importanti di questa casa comune che si chiama Italia. Grazie ragazzi, grazie bambini per avermi ascoltato».

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Audio integrale del discorso del sindaco Ugo Baldi:

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