Santena – 3 aprile 2016 – Ieri e oggi, nel salone Visconti Venosta è organizzata una mostra di acquerello. Il maestro torinese Gianfranco Naretto presenta le opere di dodici acquerellisti di Santena e Cambiano.
La mostra è stata inaugurata ieri, alle 16, alla presenza del vicesindaco Roberto Ghio, dell’assessore alla Cultura Paolo Romano e della consigliera incaricata alla biblioteca Rosella Fogliato. Dopo la chiusura dell’esperienza dell’Unitre Santena Cambiano, il maestro torinese Gianfranco Naretto e i suoi allievi sono ora ospitati dalla biblioteca civica Enzo Marioni. Ogni quindici giorni, per un intero pomeriggio, Naretto e gli acquerellisti si ritrovano nei locali di via Delleani 2 per il laboratorio di pittura. L’edizione 2016 della mostra oltre alle opere del maestro Naretto, vede acquerelli di: Mario Grifone, Clara Lavarini, Gisella Strocco, Margherita Mangano, Rosella Magni, Lidia di Costanzo, Francesca Mosso, Francesca Redoglia, Angiola Cocco, Caterina Giubilei e Luigi D’Angeli.
L’acquerellista Francesca Redoglia, spiega: «Desideriamo rivolgere un grande grazie all’amministrazione comunale, come alle addette alla biblioteca civica che ci hanno messo a disposizione gli spazi per il laboratorio di pittura. Dopo la chiusura dell’Unitre non avevamo più uno spazio dove trovarsi per le attività di laboratorio. Grazie alla sensibilità degli amministratori santenesi abbiamo trovato lo spazio della biblioteca. In gran parte noi acquerellisti siamo di Santena, con una buona presenza anche di Cambiano, un signore arriva da Trofarello. L’avere avuto la possibilità di proseguire il laboratorio ha permesso la realizzazione della nostra consueta mostra primaverile».
«Il maestro Naretto ci guida con le sue preziose indicazioni – continua Francesca Redoglia – lasciandoci però liberi di procedere come vogliamo, interpretando personalmente le indicazioni fornite dal maestro». Gianfranco Naretto, precisa: «Il rischio che corre chi insegna è condizionare troppo gli allievi, imprimendo in loro il proprio stile. Se facessi così tutti gli allievi sarebbero repliche di Naretto. Io lascio liberi i miei allievi di esprimersi in modo personale. Le mie indicazioni sono chiare e ferme, ma vanno personalizzate. Così gli allievi sono liberi di esprimere la propria personalità facendo emergere il proprio stile».
Gianfranco Naretto, torinese, classe 1941, tipografo in pensione, negli ultimi 12 anni ha insegnato all’Unitre di Santena e Cambiano, prima come docente di ceramica modellata e poi, negli ultimi 8 anni, docente di acquerello. «Dipingere è una soddisfazione – ammette Gianfranco Naretto –. Tanti miei acquerelli finiscono sulle pareti dei muri di casa dei miei amici, e anche questo è un’altra fonte di soddisfazione. E poi, naturalmente, qualche pezzo riesco ancora a venderlo». «Essere docente è proprio una bella esperienza – prosegue Gianfranco Naretto –. Occorre considerare che tanti miei allievi prima di seguire i corsi non sapevano neanche che cosa fosse un pennello e neppure come tenerlo in mano. Guardando le opere oggi esposte posso tranquillamente dire che di strada ne hanno fatta davvero tanta… I miei insegnamenti hanno come obiettivo farli avvicinare alla pittura e, soprattutto, al piacere di dipingere. Se non nasce entusiasmo per la pittura gli allievi non vanno da nessuna parte. Invece quando l’entusiasmo matura si raggiungono risultati inimmaginabili. Gli allievi acquerellisti mi danno una grande gioia e anche l’energia per continuare, con loro, questa formidabile esperienza».
Nel suo indirizzo di saluto Paolo Romano, assessore alla Cultura, ha detto: «Ringrazio il maestro Gianfranco Naretto e tutti gli acquerellisti per essere riusciti a preparare l’edizione 2016 della mostra anche a fronte della chiusura dell’esperienza dell’Unitre di Santena e Cambiano. Rivolgo un ringraziamento alla consigliera delegata alla biblioteca Rosella Fogliato per essersi adoperata affinché il laboratorio di acquerello abbia trovato sede nella nostra biblioteca civica». Paolo Romano ha aggiunto: «Negli ultimi anni la biblioteca civica Enzo Marioni si sta rivelando un vero e proprio motore culturale per la nostra città. Come amministrazione stiamo ragionando rispetto alla possibilità di ricollocare la biblioteca in posizione più centrale. Una delle ipotesi prevede di spostare la biblioteca proprio a palazzo Visconti Venosta. Stiamo discutendo e, a breve, potrebbe maturare una decisione». L’assessore ha chiuso il suo intervento affermando che l’amministrazione santenese e quella Cambianese hanno messo le basi per poter riaprire una nuova Unitre di Santena e Cambiano. A fine aprile è previsto un incontro: la nuova Unitre potrebbe ripartire con l’anno accademico 2016-2017.
Davvero breve l’indirizzo di saluto di Gianfranco Naretto: «Anche dopo la chiusura dell’Unitre siamo riusciti a mantenere questo gruppo. Rivolgo un grazie all’amministrazione comunale che ci ha aiutati sia per individuare la sede del laboratorio sia per realizzare questa mostra. Che dire: arrivederci al prossimo anno con l’edizione 2017 della mostra di acquerelli. Poter tornare ad avere alle spalle l’Unitre ci risolverebbe un bel po’ di problemi, speriamo bene…». Dopo i discorsi sono volati i tappi delle bottiglie per il brindisi. Gradito dai presenti il vino Cari, collina torinese Doc.
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Per saperne di più su Gianfranco Naretto:
http://www.gianfranconaretto.it/
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