Santena – 2016 aprile 23 – Martedì 19 aprile l’83° Sagra dell’asparago di Santena è stata presentata al Circolo dei lettori, a Torino.
L’83° Sagra dell’Asparago di Santena è stata presentata al Circolo dei lettori, in via Bogino 9, a Torino. Poche parole da parte degli amministratori e spazio all’asparago, proposto in diversi piatti. Una formula che ha visto partecipare alla degustazione 120 persone. L’appuntamento nel centro culturale torinese è stato organizzato dall’Associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto, dalla Pro-Loco Santena, dall’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour di Santena, dall’amministrazione santenese, dall’associazione Ristoratori Santenesi e dalle amministrazioni di Pecetto Torinese e di Chieri. Tra gli amministratori presenti: il sindaco di Santena Ugo Baldi, il vicesindaco Roberto Ghio e l’assessore Paolo Romano; amministratori di Pecetto, il sindaco Adriano Pizzo e l’assessora Cecilia Savio e amministratori di Chieri, con l’assessora Marina Zopegni. Ospite d’occasione Giancarlo Caselli, già procuratore a Palermo e Torino, che oggi presiede il comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare, voluto da Coldiretti. Ancora, tra le autorità presenti, oltre a Salvatore Barrile, presidente della Pro Loco, Marco Fasano, presidente dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour e Giovanna D’Ettore, dirigente dell’Istituto scolastico di Santena. Presenti anche i due personaggi storici: la Bela sparsera e il Ciatarin
Gino Anchisi, presidente dell’associazione Produttori asparago di Santena e delle Terre del Pianalto, ha spiegato: «L’Asparago di Santena è un prodotto di eccellenza dell’orticoltura e della cucina italiana, piemontese e torinese; posizione conquistata con il lavoro e la costanza di contadini che, di generazione in generazione, hanno selezionato, prodotto e promosso il prelibato germoglio, Re della tavola di primavera. L’asparago deve la sua fama al sapore dolce e delicato, alla scarsa fibrosità, alla salubrità, alla freschezza frutto dalle terre sabbiose e dell’ambiente in cui cresce. La sua popolarità è saldamente legata all’opera di Camillo Cavour, che in quest’area sviluppò l’attività di agronomo, attento alla coltura del gustoso germoglio-turione primaverile». Ai partecipanti è stata offerta la degustazione di piatti, preparati dall’Associazione ristoratori santenesi, frutto della innovazione e tradizione plurisecolare della cucina santenese, che saranno riproposti da 6 al 15 maggio 2016, durante la Sagra, nel Palasparago, in Piazza Martiri della Libertà, a Santena. I piatti di asparagi erano innaffiati con vini offerti dall’Azienda vitivinicola Balbiano, di Andezeno. Come dessert le ciliegie sciroppate di Pecetto e la confettura di ciliegie, offerte dal Comune di Pecetto.
Ugo Baldi, sindaco di Santena, nel breve indirizzo di saluto ha detto: «Sono qui oggi a portare il saluto e il benvenuto della Città di Santena. Santena che, a memoria d’uomo, è sempre stata considerata terreno d’elezione dell’asparago, promotrice della sua coltivazione, conservatrice di una tradizione agricola portata ai livelli di eccellenza, oltre 150 anni fa, dalla genialità agronomica e dalla lungimiranza del Conte Camillo Benso di Cavour. E’ stato utile e importante diventare leader nazionale per la produzione dell’asparago. E’ stato utile e importante legare il nome di Santena, oltre ai confini provinciali e regionali, a questo prodotto che, oggi, con soddisfazione, definiamo “il re della tavola di primavera”. E’ stato utile ed importante che la Città di Chieri ed i suoi dintorni, oltre che per altre sue eccellenze, diventasse leader riconosciuto nella produzione del Freisa. E’ stato utile e importante che il Comune di Pecetto Torinese, legasse indissolubilmente il proprio nome alla produzione di ciliegie di altissima qualità. Anche in questo caso, qualità riconosciuta ben oltre i confini regionali».
Il sindaco di Santena ha continuato: «Oggi però non basta più. Oggi deve cambiare la dimensione territoriale. Oggi si è leader solo se la propria immagine, consolidata nel tempo, viene posta al servizio di un’area più vasta. Se serve da traino reciproco, in una cordata immaginaria in cui ogni eccellenza produttiva diventa l’eccellenza di un intero territorio che vuole crescere sotto l’aspetto enogastronomico, storico, culturale e turistico. Quindi, celebrare l’asparago oggi e promuoverne l’83ma sagra non è altro che promuovere un intero territorio. Significa che oggi è l’asparago a tirare la cordata, ma tra non molto sarà la ciliegia di Pecetto a fare la stessa cosa e poi in autunno la Freisa di Chieri, le cui Amministrazioni sono oggi qui presenti. Ma la stessa cosa dovranno fare il pomodoro di Cambiano, la tinca gobba di Poirino, il peperone di Carmagnola e così via». Ugo Baldi ha chiuso così: «Perché sotto la superficie della terra o sotto l’acqua non si vedono i confini comunali, così analogamente il nostro territorio chierese-carmagnolese deve apparire ed essere un’unica entità territoriale la cui forte caratterizzazione agricola può e deve fungere da volano per uno sviluppo realmente sostenibile. Naturalmente, se tutti gli attori di questo straordinario territorio lo vogliono. Noi lo vogliamo con forza, con quanto di meglio possiamo mettere “dal campo in campo”, con i nostri produttori, con i nostri ristoratori, con i nostri promotori turistici. Oggi siamo qui per questo. Grazie e buona Sagra dell’asparago».
**
Twitter @rossosantena