Santena e dintorni 15

Santena – 1° maggio 2016 – Sono 400, vengono nel Paese delle memorie degli Italiani, mentre è in corso la campagna degli asparagi. Il ricordo del Brennero corre alle stragi causate dalla mancanza dell’Europa e ai pasti sociali distribuiti dal Circolo Europa e dalla Caritas. Ottocento: a passo d’uomo verso il Mondo.

I Bronzi di Riace
I Bronzi di Riace

1) 400 Carabinieri Non stupisce – in questa Italia rinunciataria, dove l’insegnamento su come i nostri antenati hanno costruito lo Stato unitario è relegato ai margini della scuola – che solo l’esercito si preoccupi di formare i propri allievi carabinieri a Santena: primario luogo della cultura e della storia Patria. Il 7 e 14 maggio, l’11 e 18 giugno, a gruppi di 100, saranno al Castello Cavour per approfondire le conoscenze indispensabili per svolgere al meglio il loro servizio di polizia di prossimità. Si confida anche nelle altre armi.

2) Bronzi di Riace Pescati dal mare nel 1972, a fine mese, dopo vari traslochi hanno casa nel nuovo Museo della Magna Grecia a Reggio Calabria. Finanziato, guarda caso, con i fondi del 150° dell’Unità d’Italia, il museo fa ben sperare in una rinascita culturale della Calabria. Non va dimenticato: siamo in terra di ‘Ndrangheta e Reggio è classificata, dal Sole 24Ore, tra le ultime città vivibili d’Italia. Le opere esposte – tra cui i ritrovamenti di Caulonia, Rosarno e le Pinakes, tavolette votive dell’antica Locri – vanno dal paleolitico all’età ellenistica.

3) Pasti gratis I pasti, collegati alla mensa scolastica, per persone segnalate dai servizi sociali sono un interessante specchio di vita. Rispetto all’inizio (Rosso Santena, febbraio e luglio 2014) i numeri si sono ridotti: da circa 40 a 20. Attenzione, si tratta di casi sociali, di persone, maggiorenni o minorenni, bisognose di un servizio pubblico per sopperire a una necessità primaria. Naturalmente, nel gruppo ci sono poveri materiali e poveri immateriali. Il servizio, svolto adesso da volontari del Circolo Europa e della Caritas di Santena, funziona non senza fatica e non solo per colpa degli utenti o dei volontari. Alcune persone sono servite a casa, gli altri ritirano il pasto gratuito nei locali comunali in cui è ospitato il Centro Anziani.

Asparagi_20094) Asparago in pista Il 6 maggio inizia l’ 83° Sagra dell’Asparago. Il prodotto in campo è bello, sano e al giusto prezzo. Cresce il numero di clienti che cercano la freschezza, l’elemento che segna la differenza tra l’asparago nostrano e quello che arriva da altre zone del Nord-Centro-Sud Italia. Al gusto la differenza è notevole, particolarmente esaltata sia dal consumo a crudo, sia a bassa e breve cottura. Il prezzo, fatti bene i conti, è migliore addirittura rispetto ai supermercati. Domanda e offerta di qualità cercano la strada giusta per incontrarsi. Una strada che passa dal comprare in cascina, dalla fornitura di ristoranti affidabili, dal contatto con gruppi d’acquisto solidale. Internet, facebook, il web, sono sempre più importanti. Il disciplinare che le aziende dell’Associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto devono rispettare è la garanzia per chi cerca qualità e sicurezza alimentare.

5) Brennero e Europa Giusto cent’anni fa Francesco Giuseppe, apostolico imperatore d’Austria dal 1848 al 1916, era l’immagine del tedesco assassino che sui confini uccideva a grappoli giovani maschi di tutta Italia. Allora l’Europa Unita non c’era. Il massacro della I guerra mondiale stava iniziando e sarebbe continuato fino alla II, al cui termine nacque la nuova Europa. In tempi di III guerra mondiale il Sud-Tirolo, l’Alto Adige, diventa nuova terra di frontiera su cui fioriscono barriere antiumane. C’è di che riflettere: la storia della cristianissima Europa insegna che dalle chiusure e dai nazionalismi verrà solo la guerra. L’Unione Europea è in pericolo, gli a-europeisti sono più pericolosi degli anti o dei pro.

6) Scommettiamo la patente Spavaldo, il pensionato fa da consulente ai pochi amici rimasti e all’amica del cuore. Gli orari degli enti pubblici però lo ostacolano. Morale. Per non fare brutta figura il pensionato, tra vari disguidi e orari sballati, ha fatto un “giro della madonna” e il rinnovo è stato solo parziale. Un sospetto gli è venuto: sarà mica che con questa crisi qualcuno accorcia la durata dei rinnovi per garantirsi le entrate? Alla fine, adesso tifa per le agenzie!

7) Linea 45 Il sistema integrato dei trasporti nel Risorgimento puntava essenzialmente sul passo d’uomo e di donna. Seguivano nell’ordine: Carro trainato da mucche, Carro trainato da cavallo, Carrozze a cavallo, Omnibus e Tramways su binario, ippotrainati e poi a vapore, Corriere a cavallo, Treno a vapore, Nave, prima a vela e poi a vapore. Nelle zone fluviali, lacustri e marine c’erano chiatte, barche, battelli: spinti a mano, a fune, a remi, a vela e a vapore. I pedoni, i poveri, nel viaggio portavano con sé pane secco e formaggio stagionato e bevevano dalle fontane. Per dormire, lungo le strade, funzionava un servizio capillare di stalle, in inverno e di fienili, nei mesi meno freddi. L’età media era molto bassa. Gli obesi erano una infima minoranza. Il 45 non esisteva, è un’ eredità del trenino Torino-Poirino.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 1° maggio 2016.

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