Santena e Nibali 19

Santena – 28 maggio 2016 – Un po’ d’orgoglio rurale non guasta. Orti urbani e diserbo. L’essenza di una comunità si vede quando si proietta all’esterno per inserirsi in un contesto in cui gli interessi dei suoi componenti si collocano in vere dimensioni sociali. Indignarsi non basta, serve l’ impegno.

1) Unicredit “Oltre la siepe” A Santena si parla della ex altruistica Cassa di Risparmio di Torino, contenitore di risparmi e di sogni dei nostri vecchi. Il film di Peter Sellers insegna: contro il potere dei banchieri l’indignazione non basta. Le azioni hanno perso il 40% in sei mesi e il collocamento dell’aumento di capitale della Popolare di Vicenza ha messo a rischio le casse. Ghizzoni, l’ad , avrà una grassa buonuscita. Anche il Presidente Vita è sull’uscio. Intanto dal fondo di piazza Martiri, termine quanto mai appropriato, si attendono le nuove nomine. E pensare che tra i soci ci sono stati Camillo Cavour e Cesare Alfieri.

Alessandro_Barbero2) Alessandro Barbero 6 giugno. Quest’anno il 155° anniversario della scomparsa di Camillo Cavour, coincide con il 20° della costituzione dell’Associazione Amici e il 60° della Fondazione. Il 20° degli Amici ricorda l’opera di promozione, valorizzazione, divulgazione, tutela, guida e accompagnamento dei turisti svolta da una comunità, rappresentata da centinaia di volontari, che gratuitamente hanno lavorato per salvaguardare e rendere usufruibili il Castello, il Parco, la Cascina Nuova, l’Archivio e la Tomba di Camillo Cavour. Inizio ore 18,30.

 3) 70 sono pochi Quante canaglie nella prima metà del Novecento, in Europa, si sono nascoste dietro il patriottismo. Poi i nostri padri hanno capito ed hanno voluto l’Unione Europea. 70 anni senza guerre tra Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Italia, Austria e dirimpettai non si erano mai visti nella storia degli ultimi 1.000 anni. Sono passati pochi decenni e già siamo stufi. Senza il rispetto per ciò che i nostri nonni sono stati capaci di costruire butteremo alle ortiche il dono che ci hanno lasciato dopo tante inutili guerre: l’Europa Unita.

 4) Serbia insegna Quante canaglie nella prima metà del Novecento, in Europa, si sono nascoste dietro il nazionalismo. L’antieuropeismo semina venti di tempesta ovunque, ma c’è chi non vuol vedere. L’ultima elezione legislativa ha segnato il ritorno in scena dei nazionalisti filo russi e filo slavi. Sono i pronipoti di quelli che, dopo la rottura della Santa Alleanza tra Austria e Russia avvenuta sulla guerra di Crimea, scatenarono il nazionalismo serbo-bosniaco. L’attentato di Sarajevo a Francesco Ferdinando, erede del trono imperiale austriaco, ebbe un certo peso nell’innescare cent’anni fa la Prima Guerra Mondiale.

5) Grandi manovre agricole Nel piccolo, Santena conferma la tradizione di centro di innovazione in campo agricolo. Alcuni coltivatori aderenti all’Associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto stanno provando, con riserbo, il piro-diserbo per garantire massima salubrità ai loro germogli e per lavorare meglio. Nel grande, invece, succede un Quarantotto. I Tedeschi della Bayer, azienda farmaceutica e chimica, vogliono comprare la Monsanto, noto produttore USA di sementi ogm, mentre i Cinesi della ChemChina hanno acquisito la svizzera Sygenta, e gli Statunitensi Dow Chemical e Dupont si sono fusi.

 6) Chieri Orti urbani “Non c’è ecologia senza un’adeguata antropologia” così recita l’enciclica Laudato Si’. Chieri fa riflettere sulle conseguenze della de-ruralizzazione e sulla ri-ruralizzazione in corso, dove i giovani ritornano a fare gli imprenditori agricolo e i vecchi pensionati, ricevono in uso dalla comunità un orto urbano da coltivare. La società post-rurale in strada Fontaneto si disvela. Negli orti condominiali scoppiano, nuove e antiche, rivalità. La mancanza di una figura terza, l’amministratore condominiale, è evidente. Del resto l’orto del vicino è sempre più verde. Nulla di diverso da ciò che succede nei palazzi. Niente di differente da ciò che accade tra veri agricoltori, dove: la concorrenza spesso è spietata, lo scolo dell’acqua è sovente a scapito del vicino, i fossi sono avvallamenti da riempire per aumentare la superficie coltivata. L’orgoglio rurale è un processo lento ma positivo, che si sta mettendo in moto; l’esperienza dovrebbe estendersi in tutti gli altri comuni.

7) Guerra Nel 1850, quando Cavour divenne ministro dell’Agricoltura, scoppiò uno dei più importanti conflitti risorgimentali, contro una temibile invasione proveniente dall’America. Esplose la guerra alla crittogama, l’oidio della vite, “il marin”, che falcidiava la coltivazione dell’uva e non solo, seminando la morte. Un conflitto vinto con l’ausilio dell’Accademia di Agricoltura e con l’impiego dello zolfo estratto in Sicilia. La vittoria, ancora patrimonio della nostra memoria, creò un ampio consenso politico da parte degli agricoltori coinvolti. Nel triangolo Pianalto-Albese-Astigiano quel conflitto favorì la crescita di un’aristocrazia contadina che, oggi come ieri, produce eccellenze agroalimentari di valore italiano. Agricoltura specializzata e innovativa e rete di infrastrutture trasportistiche di collegamento internazionale e mediterraneo sono la fortuna di un territorio che si è salvaguardato, più di altri, dalle ignominie della deruralizzazione e dalla fuorviante retorica risorgimentalista.

Gino Anchisi
da Santena, la Città di Camillo Cavour, 28 maggio 2016

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