Santena – 18 giugno 2016 – La vita nel Pianalto è condannata-obbligata alla qualità colturale e culturale. Con la collaborazione e la pazienza, dopo 20 anni di lavoro l’Associazione Amici della Fondazione Cavour continua a cogliere successi che danno prestigio a Santena e al suo patrimonio storico.
1) Occhiali di Cavour E’ la consacrazione di Santena come sito della memoria patria ed europea. La notizia trabocca da tutte le parti. I preparativi fervono. La data è da definire, quest’anno potrebbe esserci una deroga, rispetto al XX Settembre. Il merito è dell’Associazione Amici di Camillo Cavour e del suo Direttivo, che il 21 aprile 2016 ha fatto la scelta. Il Premio Camillo Cavour (la copia dei celebri occhiali del Tessitore) si conferma tra le manifestazioni più qualificate a livello nazionale per la capacità di individuare personalità di rilievo che danno lustro all’Italia e all’Europa, nel solco dell’opera e dell’azione di Camillo Cavour. Si attende l’annuncio di Fasano, Nesi, Baldi e … (Appendino o Fassino).
2) Scaletta parrocchiale Dopo il complicato avvio della “Camminare Insieme” di Santena e Cambiano, altre parrocchie saranno unite. Cesare, vescovo di Torino, non può rinviare la riorganizzazione della diocesi e l’attuazione della Evangelii Gaudium. I laici devono poter entrare in scena. Operazione che può essere facilitata se si forma in ogni diocesi e in ogni unità pastorale, magari anche in parrocchia, una Consulta dei laici. Consulta e non Consiglio, cui il Vescovo, il Coordinatore e il Parroco ricorrono per avere pareri obbligatori, ma non vincolanti, formata da uomini e donne in egual misura, anche non credenti, che per garantire la necessaria autonomia e terzietà, non fanno parte di altri organi o organismi della Chiesa.
3) Auguri Orsini La Petronas Lubrificant International (PLI), ex Olio Fiat, divisione della Società petrolifera nazionale malese, ha nominato il sig. Alessandro Orsini nuovo responsabile Europa. A Villastellone procedono i lavori del nuovo Centro di Ricerche di Santena sul quale riposano le speranze dei giovani della Zona, della Città Metropolitana e del Piemonte.
4) Terza media Non è di Santena. E’ bravo. E’ sottoesami. Farà lo Scientifico. E’ l’esempio della deprivazione dei nostri nipoti e figli. Il suo programma d’esame di storia va dalla Belle Epoque, alla guerra del Vietnam, fino a Borsellino, passando dalle due guerre mondiali. Dell’Unità d’Italia sa nulla, l’ha solo sfiorata in Seconda. Colloca Garibaldi tra la Resistenza e il Settecento. Cosa deve ancora succedere per vergognarci della nostra colpevole indolenza?
5) Fornero e pensionati In poco tempo è sparito dalla scena sociale italiana il ceto dei pensionati, cresciuto e conosciuto nella seconda metà del Novecento, che tanti influssi, positivi e negativi, ha avuto sul sistema culturale, sindacale, partitico, e politico italiano. Ai giovani spetta il compito di trovare soluzioni alternative.
6) Pianalto e orticoltura Cambiamento climatico, valore della biodiversità, consumo di acqua, caratteristiche territoriali, tecniche di coltura e creazione di posti di lavoro dicono che dove ci sono attività tradizionali e potenziali di orticoltura queste vanno tutelate rispetto ad altri tipi di coltura meno qualitativi. Per salvaguardare il suolo e impedirne l’usura non basta non costruire, non asfaltare. Nel Pianalto ciò significa anche limitare coltivazioni inidonee, sbagliate e dannose per l’ambiente. Nel Pianalto la risposta alla concorrenza globale è la produzione di qualità: un’opportunità, non una condanna.
7) Siamo tutti ortolani Gli orti di campagna e urbani nutrono la città da tempi antichi con prodotti di qualità. Quelli urbani e scolastici sono un fattore sociale positivo perché favoriscono la ri-ruralizzazione su cui poggiano le politiche attuali. L’orto è produttività del lavoro allo stato puro. E’ complessità da gestire in un confronto non scontato con la natura, con i suoi cicli, con nostri limiti, con il recupero delle identità. L’orto è lavoro tramandato da memorabili antenati, è fonte di produzione della ricchezza della nazione. E’ miglior impiego del terreno, anche quello condominiale. E’ ricerca di radici, intrecciate con ricordi, educazione, istruzione, alimentazione, autoproduzione, abitudini e orgogli. L’orto è stile, scuola e filosofia di vita. Se non semini non raccogli, ti pare poco?
Gino Anchisi
da Santena, la Città di Camillo Cavour, 18 giugno 2016
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