Santena – 24 agosto 2016 – Ieri, martedì sera, in chiesa parrocchiale si è svolta una veglia eucaristica in preparazione alla professione perpetua della santenese suor Margherita Bosco. Di seguito, la sua testimonianza presentata durante la veglia.
Suor Margherita Bosco, ha iniziato così la sua testimonianza: «Buona sera a tutti. Questa sera è davvero tanta l’emozione, ma è ancora più forte la gioia. Il 16 settembre del 2006 io partivo da Santena per entrare nel probandato delle suore francescane Angeline. E, oggi, dopo 10 anni, con qualche ruga in più, mi trovo qua, con voi, a ringraziare davvero il Signore per quanto mi ha donato in questo tempo e per quanto mi doni ogni giorno. Noi questa sera, io e suor Francesca in modo particolare, ma tutte le suore siamo qua a dire un grazie grande. Abbiamo sentito prima, nel Vangelo “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. E se io sono qui questa sera è proprio per portare la testimonianza di quanto è grande questa gratuità del Signore nel donare. Nel donarci il suo amore. Nel ricolmare la nostra vita del suo amore.
Suor Margherita Bosco ha proseguito: «E la cosa bella, che qua vediamo all’inizio del Vangelo, è che la chiamata dei dodici avviene nel quotidiano. Così è stato anche per me. Ed è proprio nel quotidiano che io ho potuto fare esperienza di questa gratuità, per cui stasera mi sento davvero di dire il mio grazie innanzitutto ai miei genitori: a Luciana e Filippo per il dono della vita, per l’esempio di una fede semplice, ma vera. E per avermi trasmesso il desiderio di cercare la presenza del Signore nel quotidiano, anche quando questa presenza anche per loro è stata un po’ difficile da cogliere, soprattutto, ovviamente visto l’abito che porto. Però davvero grazie perché mi hanno saputo accompagnare in questi anni. E mi sono sentita sempre molto sostenuta e libera di scegliere di continuare a seguire davvero quello che il Signore ha pensato per me».
«Un grazie ai miei fratelli, Gian Michele e Mauro – ha aggiunto suor Margherita Bosco – che sono un dono grande per la mia vita. Nella loro diversità mi hanno sempre voluto molto bene e continuano tuttora a farlo. Un grazie particolare a questa comunità, alla mia comunità parrocchiale perché davvero qui sono cresciuta. Qui, in questa chiesa ho ricevuto i sacramenti. Ho iniziato il mio cammino di fede. Un grazie grande va sicuramente a te don Nino, a don Lio e a suor Adriana che, all’inizio mi hanno incoraggiata e accompagnata. E anche a don Mauro, a don Riccardo, a fra Gianpaolo e a ciascuno di voi, sia le persone che vedo davanti a me, ma anche a chi questa sera non può essere qui perché davvero il Signore passa attraverso tutti questi strumenti di amore. E un grazie grande anche ai miei compagni di avventure, coloro che sono cresciuti con me in oratorio. I ragazzi che io ho seguito e che oggi ritrovo qua, uomini e donne che, in modi diversi e con percorsi diversi, io sono certa, continuano a portare in cuore l’esperienza bella dell’incontro con il Signore che io auguro, veramente a tutti loro, di portare nel loro quotidiano».
Suor Margherita Bosco ha continuato così la sua testimonianza: «Un grazie grande va anche alla famiglia religiosa che il Signore ha posto sul mio cammino: le suore francescane Angeline, che ho conosciuto proprio qua a Santena, quindi non possiamo incolpare nessuno. Le ho conosciute qui, durante la missione del 2000. Davvero in questi anni mi hanno saputo condurre per mano, facendomi sempre più conoscere e amare il Signore e con lo stile e la spiritualità, la gioia, la semplicità, di San Francesco. E anche con l’abbandono fiducioso di madre Chiara Ricci, la nostra fondatrice. Lei ci ha lasciato un insegnamento molto bello, diceva sempre alle sue figlie “Dio sa quello che fa”. Ed è una cosa molto vera. Perché il Signore nella nostra vita, quando ci sappiamo fidare veramente di lui, ci può condurre dove non ci aspettiamo. La sua proposta di amore è sempre più grande di quella che, a volte, noi abbiamo su noi stessi. E anche se a volte ci sembra incredibile e non ci sentiamo all’altezza di quello che ci viene chiesto, Lui davvero ci dona cento volte tanto e ci fa conoscere la gioia vera, la felicità autentica e ci mette nel cuore il desiderio più forte di restituire tutto questo amore, tutta questa gratuità, con il desiderio di cercare di imitarlo».
«Seguendo il “Gratuitamente date” – ha chiuso la sua testimonianza suor Margherita Bosco –, ciascuno di voi e di noi questa sera si può prendere l’impegno di pregare per suor Francesca e per me, perché davvero sappiamo donarci con gratuità e perché il sì che diciamo per sempre possa essere un sì nel quotidiano. Un sì nelle piccole cose, perché è da queste che si inizia. E… grazie».
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Audio integrale della testimonianza:
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