Santena, festa santi medici Cosma e Damiano 2016, la giornata clou

Santena – 1° ottobre 2016 – Domenica 25 settembre scorso è stata la giornata clou  della 52esima festa dei santi Cosma e Damiano, con la celebrazione della messa, la processione e i discorsi delle autorità.

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santena_cosmadamiano2016_01Domenica 25 settembre, poco dopo le 15,30 dal piazzale lungo via De Gasperi, sede della festa organizzata dalla comunità riacese cittadina in onore dei due santi medici e martiri Cosma e Damiano, è partita la sfilata, aperta dai componenti la confraternita del crocefisso di  Genova Voltri, con il loro grande Cristo in croce, retto sulle spalle che suscita sempre curiosità e ammirazione. A seguire la società filarmonica  Giuseppe Verdi, di Vinovo. Subito dietro una corona che l’associazione, ogni anno, deposita davanti al municipio, in onore ai santenesi caduti durante le guerre.  Ancora dietro, allineati sullo stesso piano, il gonfalone della città di Santena e quello dell’Associazione santi medici Cosma e Damiano. E poi le autorità: Ugo Baldi, sindaco; Cosimo Antonio Trimboli, presidente dell’Associazione santi medici Cosma e Damiano; Gaetano Cosmano, vice presidente della medesima associazione; Giovanni Esposito, maresciallo capo della locale caserma; Gianfranco Alutto, comandante della Polizia municipale; Roberto Ghio, vicesindaco; Lidia Pollone, assessora; Dinamaria Ollino, assessora; Paolo Romano, assessore; Walter Mastrogiovanni, assessore; Cetty Siciliano, presidente del consiglio comunale; Rosella Fogliato, consigliera comunale; Francesco Maggio, consigliere; Massimiliano Mancuso, consigliere; Giovanni Le Donne, consigliere. A seguire una pattuglia di carabinieri e poi i tanti gagliardetti di quasi tutte le associazioni cittadine. Il corteo è proseguito sin davanti a palazzo municipale dove è stato accolto dal parroco don Beppe Zorzan. Dopo la deposizione della corona d’alloro tutti si sono recati in chiesa parrocchiale per la santa messa.

santena_cosmadamiano2016_02In chiesa il crocefisso della confraternità genovese è stato sistemato a sinistra dell’altare. Tutti i banchi sono occupati. C’è gente in piedi lungo le due navate laterali e al fondo. Poco dopo le ore 16 fanno il loro ingresso i sacerdoti: il parroco don Beppe Zorzan; il viceparroco don Riccardo Florio e don Matteo Migliore. Per la prima volta la messa più importante della festa dei due santi medici e martiri viene celebrata  senza nessun sacerdote proveniente da Riace o dintorni. Era atteso don Battista Masini, parroco di Stignano, ma impegni improvvisi l’hanno trattenuto, impedendogli di essere presente. Quando i sacerdoti fanno il loro ingresso un raggio di luce illumina le statue dei santi Cosma e Damiano, poste sulla destra rispetto all’altare. A fianco delle statue dei due martiri sono schierati due carabinieri. Il parroco apre la messa con il segno della croce. Per tutta la funzione continua incessante il pellegrinaggio dei devoti che si avvicinano alle statue dei santi, toccano con mano i piedi delle statue e la reliquia, mandano un bacio, si fermano per una preghiera, prendono le cartoline dei due santi, mettono un’offerta e poi ritornano al banco. In tanti tolgono dalla tasca il cellulare e fanno foto ai due santi durante tutta la funzione.

santena_cosmadamiano2016_03Mosso Ernesto legge la prima lettura. Suor Maria Antonietta Trimboli guida il salmo. Novella Tesio legge la seconda lettura. All’organo c’è il M° Andrea Antonielli, il coro è diretto da Elena Girotto. In tutta la chiesa spiccano le magliette rosse dello Staff e quelle granata del Comitato. Ancora, tra i banchi quasi tutti i componenti del direttivo dell’Associazione santi medici Cosma e Damiano, con il vestito delle grandi occasioni. A leggere il vangelo il parroco don Beppe Zorzan, che pronuncia l’omelia.

A fine messa parte la processione. A uscire per primo dalla chiesa è il crocefisso della confraternita di Genova Voltri. La piazza applaude. Pochi minuti dopo dalla porta principale della Chiesa si affacciano le statue dei due santi martiri medici. La piazza applaude ancora più forte. In piazza Martiri della Libertà tanta gente, ma meno numerosa degli anni passati. Piano piano si ricompone la processione. In testa i musici della filarmonica di Vinovo, diretta dal M° Denis Marescotti. Dietro la Confraternità del crocefisso, che quest’anno schiera anche un bambinello, con tanto di crocefisso: per tutto il tragitto verrà fotografato come una star. Dietro i sacerdoti, con il parroco al centro e ai lati don Riccardo e don Matteo, accompagnati dai chierichetti e dal coro parrocchiale che anima la processione. Ancora dietro due carabinieri posti ai lati della strada, a pochi metri dalle statue dei santi. E poi le statue dei due santi, sorretti sulle spalle da otto persone. Davanti alle statue  alcuni componenti il Comitato, a regolare la velocità di avanzamento delle statue; altri ancora distribuiscono santini. Dietro i gonfaloni della città e quello dell’associazione, che precedono le autorità. Sulla sinistra del sindaco Ugo Baldi con tanto di fascia cammina il presidente Cosimo Antonio Trimboli, da tutti conosciuto come Tonino.  Ancora dietro i gonfaloni delle associazioni e poi la gente, tanta gente. Riacesi e non solo. In gran parte devoti, venuti a riverire i due santi medici.

santena_cosmadamiano2016_04La processione parte, percorre via Cavour, poi via Sambuy e poi, come sempre, giunti all’altezza di piazza Santi Cosma e Damiano, gli uomini del Comitato rivolgono per qualche secondo la statue dei santi in direzione della piazza. Poi la processione prosegue per  via Amateis, via Cavour, via Vignasso fino a imboccare via De Gasperi e poi giungere nello spiazzo dove si svolge la festa. Le statue dei santi sono poste pochi metri avanti al palco. Parte una salva di fuochi. La filarmonica si schiera a lato del palco. Autorità e associazioni salgono sul palco. Il piazzale si riempie. La folla è tutta attorno al palco. Il microfono arriva nelle mani di Tonino Trimboli, che dice: «Buongiorno a tutti e benvenuti. E’ passato  un altro anno e con questo fanno 52, da quella scommessa e promessa spirituale depositata a Santena dai nostri padri e dai nostri nonni. Una staffetta lunga mezzo secolo che ha reso Santena centro di incontro e di culto per tutti gli immigrati calabresi e non solo, in tutto il nord Italia. Crocevia sì, ma di culture,  tradizioni, fede e di un senso di appartenenza, pilastri delle nostre origini».

santena_cosmadamiano2016_05Il presidente ha continuato: «Ringrazio il buon Dio per aver concesso ai nostri avi questa ospitale e benedetta terra, dove la nostra tradizione e il nostro culto hanno potuto svilupparsi e radicarsi, con il risultato che tutti oggi potete vedere. Saluto e porgo il benvenuto in primis al nuovo parroco di Santena e Cambiano, don Beppe Zorzan e a don Riccardo Florio suo vice, ai quali assicuro tutto il nostro appoggio e la nostra diponibilità. Saluto il sindaco di Santena Ugo Baldi e tutta l’amministrazione comunale, gli uffici tecnici e il Comune per l’infinita pazienza dimostrata. Saluto il corpo di polizia municipale, l’arma dei carabinieri, i volontari della delegazione di Santena della Croce rossa italiana, il distaccamento dei vigili del fuoco di Santena e gli uomini del gruppo comunale di Protezione civile Gres. Ringrazio la banda musicale canonico Serra e la filarmonica Giuseppe Verdi di Vinovo. Bentornati agli amici della Confraternita del crocefisso di Genova Voltri. Giungono dalle terre di Stignano i più fervidi saluti da don Battista Masino che, a causa di un imprevisto, non è potuto esser qui oggi. Un pensiero che non posso fare a meno di esprimere va agli amici Alessandro Rossi e Giuseppe Comito, un giovane di talento e un anziano di esperienza, collaboratori e volontari insostituibili. Ultimo, ma non per ultimo, un grazie di cuore a tutti i nostri volontari che, quest’anno più che mai, tra allagamenti e imprevisti tecnici, hanno dimostrato tenacia e pazienza che solo la fede nei santi fratelli medici può giustificare».

santena_cosmadamiano2016_06Tonino Trimboli ha proseguito: «Come da abitudine consegnamo a nome dell’associazione un segno di riconoscimento a: Luisella Pollone; Gianfranco Alutto; Maria Lucia Migliore  e Leonardo Coduti. Il premio al calabrese speciale è stato assegnato a  Giuseppe Lorenzo, ex calciatore in sedie A, impossibilitato a ritirare il premio a causa di una fastidiosa influenza». Il presidente Tonino Trimboli ha chiuso così: «Evviva i santi medici Cosimo e Damiano».

Audio integrale dell’intervento di Tonino Trimboli:

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La parola è passata al sindaco Ugo Baldi: «Buongiorno a tutti. A nome della Città di Santena, che ogni anno per tre giorni diventa la città più calabrese di tutto il nord Italia, vi giunga il caloroso abbraccio di tutta la sua gente. Benvenuti, benvenuti tutti! Per il quinto anno consecutivo ho l’onore di rappresentare questa Città e ho l’opportunità di parlare alcuni minuti con voi. Così come il grande Presidente degli Stati Uniti d’America John Fitzgerald Kennedy durante la sua visita post bellica a Berlino disse “Ich bin ein berliner”, “Io sono un berlinese”. Ecco, oggi qui in mezzo a voi meravigliosa gente di Calabria, mi verrebbe da dire “Io sono un calabrese!”. Non giudicatemi male e non giudicatemi un presuntuoso se dico questa frase che vale come un incoraggiamento morale all’unità delle genti.  Una frase che significa “io ti accolgo. Io sono come te, Tu sei come me, tu sei meglio di me”. Una frase che serve anche a ricordare a tutti coloro che negli ultimi sessant’anni hanno lasciato i loro paesi del sud Italia per cercare un maggiore benessere nel nord, che oggi altre persone, migliaia di altre persone, fatte come noi, con gli stessi nostri desideri, ci chiedono aiuto e cercano una vita migliore, abbandonando, lontani, le loro famiglie d’origine, le loro tradizioni. Proprio come voi, proprio come molti di noi, come i miei genitori che hanno abbandonato malvolentieri le loro colline del cuneese che non offrivano prospettive di lavoro, per cercare un’occupazione più al nord, verso la grande città».

santena_cosmadamiano2016_08Il sindaco Ugo Baldi ha aggiunto: «Non dimentichiamo mai chi eravamo e come eravamo. Non dimentichiamo mai che potrebbe ricapitare anche  a noi e che in parte sta già ricapitando ai nostri figli, di dover lasciare il luogo della nostra famiglia per cercare lavoro altrove, all’estero. E che mondo sarebbe un mondo che non accoglie, che respinge. Brutti segnali giungono purtroppo in questo senso da questa Europa, unita in modo troppo fragile. Troppo soggetta alle spinte xenofobe e nazionaliste. Troppo comodo dimenticare chi eravamo e come eravamo. Troppo comodo dire “Io mi sono aggiustato, ho lavorato duro per arrivare dove sono arrivato e gli altri che si aggiustino, che stiano a casa loro”. Più o meno ciò che dicevano 50 anni orsono i santenesi, dei primi calabresi che arrivavano pieni di speranza di una vita migliore. Ma Santena negli anni ha saputo dimostrare accoglienza ed i calabresi hanno saputo farsi accogliere, sebbene resistano ancora oggi alcune piccole sacche di diffidenza reciproca».

santena_cosmadamiano2016_10Il primo cittadino ha proseguito: «L’integrazione non è una cosa che si compra fatta. L’integrazione la si costruisce giorno dopo giorno, gesto dopo gesto, sorriso dopo sorriso. Santena, nonostante tutto continua ad avere due anime preponderanti, che a volte si fondono e a volte si scindono. Questa festa in onore dei Santi Medici ne rappresenta certamente una delle due. Ma ho molto apprezzato, anzi, la Città di Santena ha molto apprezzato, il messaggio che il Presidente di questa Associazione, Tonino Trimboli, ha inviato il 10 agosto scorso in occasione della tradizionale Festa patronale di San Lorenzo, quando la stragrande maggioranza dei calabresi ritorna al paese per le vacanze. E’ stato un bel gesto, è stato un bel messaggio di condivisione. E’ stata aria nuova. Ed i cittadini santenesi lo hanno capito e lo hanno gradito, dimostrandolo con un grande e caloroso applauso dopo che ho avuto il piacere di leggerlo pubblicamente al termine della processione».

santena_cosmadamiano2016_11Ugo Baldi ha aggiunto: «In ogni caso auguro a voi tutti e in particolare all’Associazione Cosma e Damiano che questa festa si ripeta nei prossimi anni, con la stessa capacità organizzativa e con la stessa passione che tutti i volontari ci mettono da sempre. Come sempre un grazie particolare a tutte le donne volontarie dell’Associazione. Senza di loro non si farebbe nulla. Come personale augurio e impegno di questa Amministrazione per i prossimi anni, c’è quello di riuscire quanto prima a pavimentare questa piazza, dotandola dei servizi essenziali, in modo che tutto sia più semplice e garantito anche in caso di forti piogge. Con questo augurio termino il mio saluto, chiedendo ai due Santi Medici Cosma e Damiano di accompagnarci e di esserci vicini nei momenti di gioia, come oggi e nei momenti più difficili. Grazie per avermi ascoltato e buona Festa a tutti!».

Audio integrale dell’intervento del sindaco Ugo Baldi:

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