Santena e tempo zero 39

Santena – 15 ottobre 2016 – Santena guarda oltre il chilometro zero. L’asparago traccia il solco anche per gli altri ortaggi del Pianalto. Mensa scolastica, c’è chi è capace di rilanciare una scelta di civiltà. E poi arte, terza età, sicurezza. Etiopi, martiri cristiani uccisi da chi? Ciao a Dario Fo e a Bob Dylan.

Asparagiaia Istituto Agrario Carmagnola
Asparagiaia Istituto Agrario Carmagnola

1) ASPARAGO A TEMPO ZERO. Il programma dell’Associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto è ambizioso. Ricalca l’esperienza di quando Carlo Smeriglio, Roberto Ghio e un piccolo, ma determinato nucleo di produttori decisero che bisognava far di tutto per conservare la produzione dell’asparago, coltivato nella porzione più fertile e innovativa del Bacino della Banna. Da allora la produzione è cresciuta e con essa la produttività e la redditività delle aziende agricole. Anche la domanda e l’offerta crescono. Ma la prima aumenta più della seconda, sotto la spinta della qualità del prodotto venduto in cascina, a un prezzo concorrenziale. Il valore aggiunto sta nel superamento del concetto di Chilometro Zero, sostituito con quello di Tempo Zero. Il fattore tempo è importante perché è garanzia di mantenimento delle caratteristiche organolettiche e alimentari dei germogli di asparago raccolti in campo poche ore prima del loro consumo.

2) Mensa scolastica: sì, senza ma. Il nostro Sindaco – in seconda o in prima lo decida il lettore – ha deciso e si schiera contro Ponzio Pilato. Chiara Appendino ha scritto che “Noi crediamo fortemente nel ruolo educativo, pedagogico e sociale del servizio mensa”. “Stiamo lavorando per rendere più accessibile il costo del pasto, che ritengo il primo problema dell’abbandono della mensa”. “Perché l’abbiamo fatto? E’ molto semplice: perché crediamo in questo servizio, come la migliore scelta per i nostri bambini” (La Stampa, 15/10, pag 57, C.T.).

3) Miracolo torinese. Et voilà, due eventi soprannaturali contro il traffico mafioso dei rifiuti. La nostra Sindaca Appendino, dice “I miracoli non si fanno da subito, ma noi la pensiamo sempre allo stesso modo: meno rifiuti ci sono, meno se ne possono incenerire”. Dichiarandosi per i “rifiuti zero” ha così tranquillizzato i “metropolitani”, tra cui rientrano i Santenesi, turbati dalle parole di Renato Boero, “Con le attuali tecnologie questi impianti (gli inceneritori) non destano preoccupazioni per le emissioni inquinanti”. Boero è stato nominato da Appendino, presidente della TRM (Trattamento Rifiuti Metropolitani), la società che gestisce il termovalorizzatore di Beinasco. Dopo la Barricalla, discarica di rifiuti industriali, anche l’inceneritore-termovalorizzatore, può continuare a svolgere il proprio servizio.

4) Arte Moderna. Alla GAM, di via Magenta, 31, sono esposte le opere di Carol Rama fino al 5 febbraio 2017. La pittrice, scultrice, torinese, donna, autodidatta, anticonformista, artista, bella, dannata, sguaiata e aggraziata, erotica ed eretica, è stata amica di Italo Calvino, Massimo Mila, Carlo Mollino, Edoardo Sanguineti, Felice Casorati, Andy Warhol, Adalberto Chiesa. “Il senso del peccato” era il suo riferimento, rappresentato con i materiali più disparati, in opere e soggetti che hanno la forza di turbare il senso e il sesso comune.

5) Etiopi martiri. Italiani, brava gente. TV2000, la televisione del Vaticano, ieri ha ricordato il più grande massacro di Cristiani in Africa. Esecutori gli Italiani. “Mandrie di negri” furono accoppate il 19 maggio 1937, perché il 17 febbraio qualcuno -si sospettava in contatto con il monastero di Debre Livanos, ma prove non c’erano- aveva attentato alla vita del Maresciallo Graziani. Furono massacrati migliaia tra monaci, diaconi, studenti e pellegrini. La Chiesa romana non reagì, del resto gli Etiopi erano considerati “primitivi”. Nel 1935 il cardinale di Milano, Schuster, benedisse l’invasione dell’Etiopia dicendo “Guerra che reca il trionfo della croce di Cristo, spezza le catene, spiana le strade dei missionari del Vangelo”. “Apre le porte di Etiopia alla fede cattolica e alla civiltà romana”. (Sette, Corsera, 14 ottobre p.16)

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Gian Franco Bordin
Gian Franco Bordin

6) Università Terza Età. Dopo lo stradone, la stazione e il Parroco, Cambiano e Santena sono di nuovo unite dall’Università. Il Sindaco Ugo Baldi ha detto che il processo di unione è irreversibile. Vale per i presbiteri, ma anche per gli uffici comunali, dal tecnico, all’anagrafe al bilancio ecc. Il programma dei corsi caratterizza questo percorso. Per informazioni www.unitresantenacambiano.it. Direttore Carla Eandi. In foto: l’inaugurazione e il Presidente Gian Franco Bordin.

7) Per favore no. Assemblea ANCI. Neopresidente, il Sindaco di Bari, Decaro, appena subentrato a Fassino, dichiara: “Saremo il sindacato dei cittadini”. Al Governo chiede di “liberare” i Comuni perché possano aiutare l’Italia e, in un crescendo, rivendica autonomia ordinamentale, finanziaria, fiscale. Perbacco. Fino a oggi i comuni governavano l’erogazione di servizi di pubblico interesse come le mense scolastiche. Domani arriveranno invece migliaia di nuovi sindacalisti che vorrebbero fare anche gli amministratori, mettendo magari nuove tasse. Ve lo immaginate il conflitto di interesse? Decaro non sa che i cittadini non ne sentono l’utilità? Piuttosto hanno bisogno di bilanciamento e separazione dei poteri che tutelino davvero i loro interessi.

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 15 ottobre 2016.

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