Santena – 22 ottobre 2016 – L’Italia è povera di lavoro. Primo passo verso l’Ospedale della Zona Carmagnolese-Chierese della Città Metropolitana integrato con la Zona Sud e viceversa. Dubbi e perplessità sui costi e i tempi dell’opera. I cittadini dovranno vigilare perché non si taglino i servizi territoriali. Trinità, 45 e 45/: un tormento, e poi c’è la Tuta da bruciare.
1) Chieri grazie. Rompendo gli indugi sul nuovo ospedale unico dell’Asl TO5 ha smosso una situazione imbarazzante. Ha pure lanciato, nel solco della sua plurisecolare storia, un segnale perché le categorie sociali di quest’area escano dall’apatia e dall’isolamento campanilistico. L’incapacità di ritagliarsi una rappresentanza nella direzione della Città Metropolitana è il segnale che c’è bisogno di vera politica, capace di rappresentare gli interessi che la comunità esprime.
2) Una nuova stagione politica. Visto da fuori non ci sono, vincitori e vinti. C’è una scelta che ha fatto la Regione con un ritardo di un anno. Per il Chierese-Carmagnolese la scelta del sito dell’ospedale è solo l’inizio di un’avventura. Per ora si sa che dovrebbe essere costruito accanto alla Stazione ferroviaria di Trofarello, nel territorio della Zona Omogenea Sud della Città Metropolitana di Torino. Adesso dovranno definire bene i costi di costruzione e degli affitti, e decidere come le strutture degli ospedali di Moncalieri, Chieri e Carmagnola, non adibite a servizi sanitari, contribuiranno a coprire i costi di costruzione dell’Ospedale. In altre parole, se si vendono o affittano parti dei vecchi ospedali le somme incassate saranno destinate all’investimento per il nuovo ospedale o saranno introitate dai singoli comuni? Intanto qualcuno, che preferisce l’anonimato, dice che il Castelnovese potrebbe addirittura staccarsi a beneficio del Cardinal Massaia di Asti. E poi c’è da vigilare sui tagli di servizi a livello territoriali cui le persone delle comunità sono persino più interessate. Per i rappresentanti eletti nelle istituzioni è importante che l’attenzione non si fermi su contentini vari – rotondine, stradette, ponticcioli, operette pubbliche capaci di consumare suolo e creare seri danni al territorio – ma che la loro azione si concentri su scelte capaci di stimolare la produttività, il lavoro, la specializzazione e la personalità dell’area.
3) Vince Trofarello. A vantaggio della città dei Vagnone e a scapito di quella di Camillo Cavour, ha giocato la vicinanza con la stazione ferroviaria che permetterà ai malati di acuzie, ai loro famigliari e ai dipendenti di raggiungere via ferro il nosocomio. Così avrebbero detto i tecnici. Santena era partita in testa. Poi è stata sorpassata. Il terreno di via Tetti Agostino è stato impallinato perché in zona agricola e in parte esondabile, le stesse caratteristiche del terreno di Trofarello-Moncalieri.
4) Povera Italia. Solo la Caritas sembra preoccuparsi della crescente miseria. Il rapporto 2016 dice che il pensionismo ha travolto tutto il resto. E’ vero. Da trent’anni l’alleanza tra pensionismo e inefficientismo pubblico sta massacrando il sistema sociale italiano. Perdendo il senso e la dignità dei lavori i giovani e gli adulti italiani restano senza impiego. Privilegiando le rendite di posizione a scapito della produttività, il lavoro se n’è andato insieme all’industria, emigrando in altre terre. Dopo poco tempo stessa cosa è successa per le pensioni. Per salvare le medie industrie, l’agricoltura, il turismo, la gastronomia, la ristorazione e i posti di lavoro attuali, nonché lo stato sociale, bisogna invocare che si apra la stagione della produttività per tutti. Sarà dura.
5) Trinità in Consiglio. La Presidente del Consiglio Comunale, Cetty Siciliano, ha convocato l’assemblea, lunedì 24 ottobre, alle 19, piazza Visconti Venosta, primo piano. Al punto 4 dell’ odg: Acquisto terreni di sedime stradale per collegamento tra via Gozzano e via Pascoli. Autorizzazione alla stipula e approvazione schema di contratto.
6) Cavour e il 45. Quella luce lampeggiante tutta la notte sull’occhio sinistro lo snerva. Spera tanto che l’ufficio tecnico mosso a pietà, intervenga. Cavour non urla e non usa Facebook. Sorveglia il Car Sharing, vede tutti i disguidi che gli passano davanti. Compresi quelli del 45 e 45/. Dopo le segnalazioni di disservizio da parte di studenti e lavoranti, il Comune ha preso carta e penna e ha scritto una letteraccia a quelli di GTT e dell’Agenzia Metropolitana e Regionale. Se la meritano. I ritardi, in ingresso, la mattina, per chi va a scuola o lavora in aziende private comportano penalizzazioni e demeriti. Nelle ore di rientro creano disagi per lo studio e per le altre incombenze domestiche. Cavour sa che i disservizi spesso sono l’anticamera di tagli. A questo punto spera che la Città metropolitana, non decida di tagliare fuori Santena, il Chierese e il Carmagnolese dagli investimenti per lo sviluppo del sistema del trasporto pubblico, dell’industria, dell’agricoltura, del turismo, della sanità. La figuraccia rimediata con la mancata elezione di rappresentante della comunità nel direttivo metropolitano la dice lunga sui pericoli che corrono i cittadini.
7) Brucialatuta. Bruciate la Tuta, ordina il Sindaco. Gli agricoltori, i proprietari e i conduttori di orti e giardini devono vigilare sulla presenza della Tuta Absoluta, contrastarne la prolificazione e la diffusione e provvedere alla tempestiva eliminazione dei residui colturali infestati mediante bruciatura. Il ritorno ad antichi e consolidati metodi di lotta ecologica contro la proliferazione di insetti è un buon segnale di attenzione all’ambiente e alla salute dei consumatori. Lo sa bene chi coltiva la terra per professione o per piacere personale. L’assessore all’agricoltura Roberto Ghio dichiara: “da anni orticoltori, dilettanti e professionisti, attendevano questo provvedimento che aiuta a coltivare in modo sano i prodotti degli orti. Non a caso è stato fatto il nuovo regolamento di polizia rurale. Non dimentichiamo che asparago, pomodoro, zucchino e altri ortaggi sono un’importante attività economica, fonte di benessere per la comunità. Naturalmente tutto va gestito con attenzione”. Buon senso e educazione dicono che non si devono infastidire i vicini. Fuoco e fumo vanno controllati dall’accensione allo spegnimento. (rossosantena del 19 ottobre).
Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 22 ottobre 2016.
**
Twitter @rossosantena