Santena – 5 gennaio 2017 – A fine anno l’associazione Le radici, la memoria, ha organizzato un incontro con Hector Bergoglio, la moglie Beatriz e il figlio Emiliano. Hector è nipote di Martin Bergoglio, nato a Santena nel 1884 e pronipote di Giovanni Battista Bergoglio e Anna Tosco che, con i loro 7 figli, nel 1893 lasciarono Santena per emigrare in Argentina.
Giovanni Gaude, presidente dell’associazione Le radici, la memoria, spiega: «E’ sempre emozionante incontrare persone che vivono così distante da Santena, ma hanno mantenuto un legame affettivo con il comune di origine dei loro avi e con i parenti rimasti. Santena, come tanti altri comuni della pianura Piemontese, ha compiuto la sua parte nella emigrazione a cavallo dei due secoli scorsi. L’Unità d’Italia era appena sancita, sulla carta, ma tutta da costruire nel paese. Il Piemonte fino a quel periodo aveva affrontato il problema della esuberanza di forza lavoro con una migrazione stagionale, consolidata nel tempo, con la Francia e la Svizzera. La pianura Piemontese registrava una eccedenza di mano d’opera eccessiva. Santena era ed è una terra stupenda e accogliente, ma come dice sempre Irma, componente dell’associazione Le radici, la memoria: “A quei tempi le famiglie santenesi erano molto ricche: di figli”. Per sfamare tutte le bocche, la terra da coltivare non era più sufficiente, fu così che decine di uomini e donne lasciarono Santena e partirono per “la Merica” con il bastimento».
«I Santenesi in maggioranza sono andati in Argentina – aggiunge Giovanni Gaude – e quasi tutti destinati alla bonifica della “Pampa gringa Argentina”. Si tratta dei Pùle e i Trase (Bergoglio), i Pedre e i Pùra (Tosco), i Bscia, i Balin e ‘l Mingo (Tesio), i Bucàt (Perrone), i Bòna (Avataneo), i Sabbie del Belvedere e i Canarùn (Gaude), i Pavarin (Pessuto), i Rapetti (Torretta) e tanti altri ancora. E’ importante conoscere la nostra storia, la storia delle persone, delle famiglie, cosa rara nella società attuale. E’ altrettanto importante non disperdere questo patrimonio perché può aiutarci a valutare il nostro passato, capire il presente e indicare soluzioni condivise per un futuro di pace e di sviluppo armonico e solidale, cosa mai così attuale come oggi di fronte ai drammi del terrorismo e di una guerra latente».
Mercoledì 28 dicembre scorso l’incontro con Héctor Reinaldo Bergoglio e i sui familiari si è svolto la sera, nella sede dell’Aartes, in vicolo San Lorenzo, alla presenza di numerosi volontari dell’associazione Le radici, la memoria, e del sindaco Ugo Baldi. Héctor Reinaldo Bergoglio era accompagnato dalla moglie beatriz, dal figlio Emiliano e dalla moglie Manon. Héctor Reinaldo e la moglie Beatriz hanno altri due figli, Leandro e Paula Maria Juana.
Luigi Bergoglio, avvocato cassazionista, altro componente l’associazione Le radici, la memoria, informa: «Tutti abbiamo sentito parlare della famiglia Bergoglio. Il primo Bergoglio santenese ad emigrare in Argentina è stato Battista (Bautista) nato 1844 ed emigrato nel 1883, conosciuto come el Gringo Negro. Il secondo fu Gioanni Battista (Juan Bautista) nato nel 1849 sposato con Tosco Anna “pùra”, nata nel 1853 a Santena, dall’unione, in vicolo Canalotto 6, nascono 8 figli Giovanni (Juan) nel 1877, Michele (Miguel) nel 1879, Matteo (Mateo) nel 1881, Martino (Martin) nel 1883, Bartolomeo (Bartolo) nel 1885, Gaspare (Gaspar) nel 1887, Catterina (Catalina) nel 1891 e Maria nel 1891. Nel 1893 decidono di emigrare, spinti, dalle necessità e dalle lettere del Gringo Negro dall’Argentina che parlavano di estensioni di terra enormi, sconfinate da coltivare, ma mancavano le braccia di contadini abituati a qualsiasi sacrificio come quelli Piemontesi. Il 2 Ottobre arrivano in Argentina si fermano a San Gennaro in provincia di Santa Fé. Da Juan Bautista e Tosco Ana, in Argentina, nascono ancora due figli Margherita nel 1894 e José nel 1897. Il quarto figlio di Juan Bautista e Ana: Martin nel 1906 sposa Clementina Collino dall’unione nascono 10 figli. Il quinto dei 10 figli è Reinaldo Augusto che sposa Erlina Bricco: dall’unione nascono 3 figli. Il secondo genito è Héctor Reynaldo, nipote di Martin e pro nipote di Juan Bautista e Ana Tosco».
Il sindaco Ugo Baldi ha rivolto il benvenuto a Santena a Héctor, alla sua signora Beatriz, al figlio Emiliano e alla moglie Manon. «Sono passati esattamente 123 anni – ha ricordato il sindaco – da quando il nonno Martino e i bis nonni Giovanni Battista (Juan Bautista) e Anna Tosco sono partiti da Santena, forse nella speranza un giorno di tornare. Ora i mezzi di comunicazione e di trasporto moderni ci permettono in pochi minuti di sentirci e in poche ore di vederci, all’ora non era così. Persone che hanno perso ogni contatto, non è stato così per i Bergoglio grazie a Rinaldo (lìnari) che per anni ha corrisposto con i Bergoglio in Argentina e poi a Fabrizio e Gigi che hanno continuato il lavoro consolidandolo con visite come in questa occasione con Héctor. A nome del Comune di Santena sono felice di ricevervi e consegnare una pergamena in ricordo di questo incontro e un libro sulla storia di Santena, scritto da Carlo Smeriglio, storico locale».
Nella pergamena, offerta dalla città di Santena e dall’associaione Le radici, la memoria, è scritto: “A perenne ricordo delle numerose famiglie santenesi emigrate nella lontana terra Argentina”. In occasione della visita di Reynaldo Héctor Bergoglio e della moglie Beatriz Susanno Grasselli. Reynaldo Héctor è nipote di Martin Bergoglio, che era nato a Santena nel 1883 ed è emigrato in Argentina nel 1893. L’incontro è terminato con un momento conviviale.
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