Adrian Varrone, da Santa Fé a Santena

Santena – 13 febbraio 2017 – Sono passati 115 anni da quando Antonio Varrone e Maria Pessuto sono partiti per “la merica”. La storia la raccontano Teresa Tosco e Giovanni Gaude, dell’associazione Le radici, la memoria”.

Da sinistra, Rocio Bertoli, Noemi Sigotto, Teresa Tosco, Ugo Baldi, Ricardo Bertoli e Adrian Varrone

Teresa Tosco, informa: «Nella mattinata di venerdì 10 febbraio 2017 ha fatto visita a Santena, alla ricerca delle sue “radici” Adrian Varrone, accompagnato dalla moglie Rocio Bertoli e dagli suoceri Ricardo Bertoli e Noemi Sigotto. Risiedono a Arrufò, via Malvinas Argentinas, Provincia di Santa Fé, Argentina. Adrian Varrone, nato nel 1984, aveva sentito parlare spesso del Piemonte e di Santena, da papà Omar, ma i racconti non gli bastavano più, così ha deciso di farci visita alla ricerca delle sue origini».

Giovanni Gaude aggiunge: «All’anagrafe comunale sono stati trovati gli atti dei suoi avi: Antonio Varrone, nato a Santena nel 1865 e sua moglie, Maria Pessuto, nata nel 1879, nonni bis di Adrian.  Dalla coppia nascono, a Santena: Stefano nel 1898, Margherita e Lucia nel 1900.  Poi la Famiglia emigra in Argentina e, nel 1903, nasce Juan ­– Giovanni,  nonno paterno di Adrian – che sposa Maria Garnero e nel 1939 dalla coppia nasce Omar,  papà di Adrian».

«Come Associazione “Le Radici, la memoria” – prosegue Giovanni Gaude – è diventato quasi una consuetudine ricevere Argentini che fondano le Radici a Santena ma quando succede è sempre una nuova e grande emozione.  Ognuno di loro ha una storia da raccontare, i più non parlano la lingua Italiana, ma ricordano – poche – parole in piemontese, meglio in santenese. Hanno la voglia e il bisogno di sapere, conoscere anche i più piccoli dettagli, tutto quello che noi residenti, che non abbiamo subito la emigrazione, diamo per scontato. Dov’era la casa degli avi, non sempre facile da individuare, ammesso che ci sia ancora o sia individuabile almeno l’area esatta o la porzione di casa colonica, allora coabitata da più famiglie, dove era il “campo” che il nonno raccontava, la bottega, la piazza, la Chiesa, la tomba di famiglia, ecc.».

«Come ci succede spesso – chiude Teresa Tosco –, anche in questo caso con Adrian, Rocio, Ricardo e Noemi,  siamo stati assieme poche ore, ma quando, nel pomeriggio, ci siamo lasciati i saluti non erano più formali come in mattinata. Erano saluti tra amici, tra persone che sentono il bisogno di ricostruire un vuoto di oltre cento anni». L’associazione “Le radici, la memoria” desidera ringraziare le famiglie Pessuto e Varrone, le impiegate, addette all’Anagrafe e l’amministrazione comunale.

Da sinistra: Rocio Bertoli, Dario Gaude, Noemi Sigotto, Teresa Tosco, Ricardo Bertoli, Adrian Varrone, Gianna Pessuto e Carla Pessuto
Gli argentini davanti alla casa dove, all’inizio del secolo, vivevano i Varrone

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Le foto sono state gentilmente offerte dall’associazione “Le radici, la memoria”

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