Santena del Pianalto 59

Santena – 4 marzo 2017 – Alluvioni e frane nel Piano Strategico di Zona. Tariffa dell’acqua: 5 per cento da investire per la tutela dell’assetto idrogeologico del territorio. Cavour: il Casello come il Canale. Suicidio e matrimonio. Giocando e studiando si alimenta il corpo e pure la mente.

Santena, torrente Banna, immagine di archivio

1) Alluvioni e frane. Oltre alla costruzione del nuovo ospedale e alla liberalizzazione della Tangenziale fino a Villanova e a Carmagnola, il Piano strategico della Zona Omogenea Chierese-Carmagnolese della Città Metropolitana dovrà affrontare il problema delle frane e delle alluvioni nel territorio. Nel maestoso arco collinare che contorna da Moncalieri a Carmagnola il bacino idrografico della Banna, dello Stellone e del Tepice si registrano smottamenti e alluvioni che arrecano danni alle aziende agricole – all’orticultura in pianura, alla frutticoltura in collina- alla viabilità e ai centri abitati.

2) Tariffe dell’acqua. L’assetto idrogeologico del Chierese-Carmagnolese è completamente differente da quello del territorio restante della Città Metropolitana. Si tratta di un grande bacino circondato dalle colline del Roero, del Monferrato e del Torinese nel quale scorrono affluenti di destra del Po che non scendono dalle Alpi. Un territorio, dal punto di vista del ciclo integrato delle acque, molto simile a quello dell’ATO5 Astigiano, con in più una vasta e fertile pianura agricola. Per questo motivo la Zona dovrebbe essere considerata in modo differente da parte dell’Ato3 Torinese per quanto riguarda la destinazione della maggiorazione del 5% della tariffazione sui consumi di acqua. Tariffe che devono essere destinate per intervenire sulle emergenze causate dalle alluvioni, dalle frane e dai cambiamenti climatici conseguenti al surriscaldamento terrestre.

3) Risorse per investire. Alluvioni, frane, cementificazione e attività agricole impongono di investire sull’assetto idrogeologico e sul ciclo integrato dell’acqua nel Chierese-Carmagnolese. La Città metropolitana non può restare indifferente alla funzione sociale, nutritiva e strategica di questa Zona, essenziale per il suo funzionamento. Un sistema per trovare risorse da investire nel governo e nella gestione del territorio c’è. Si tratta di adottare, per questa Zona Omogenea in tutto simile all’Ato5Astigiano delle acque, il criterio di destinare al territorio la maggiorazione del 5% che nel resto della ex provincia è versato alle comunità montane per la difesa e tutela dell’assetto idrogeologico del loro territorio.

Tangenziale, il casello Santena Trofarello

4) Libera Mobilità in Libero Casello. C’è un precedente alla richiesta dei Comuni del Chierese-Carmagnolese di chiedere alla Città Metropolitana di intercedere presso lo Stato perché nel bando per la concessione della Tangenziale sia inserita l’eliminazione dei caselli di Santena-Trofarello e di Carmagnola. Il primo riguarda l’arretramento del casello della Torino-Milano da Settimo a Rondissone. L’altro precedente è successo 150 fa. Nel 1853 Cavour mise a segno uno dei suoi capolavori politici. Si trattava di rinnovare i contratti d’affitto agli appaltatori dei canali d’acqua derivati dalla Dora Baltea. Appaltatori che lucravano col subaffitto che gravava sulle spalle degli agricoltori. Allora Cavour cambiò il concessionario. Con la legge 3 luglio 1853, n° 1575 radunò 3500 agricoltori nella Associazione generale della Irrigazione delle terre all’Ovest della Sesia, cui fu affidata la concessione per l’uso e la distribuzione delle acque. In questo modo furono presi non due ma tre piccioni con una fava. Cambiarono le condizioni agricole della zona, la produttività delle aziende agricole triplicò e si creò la base sociale che sostenne la realizzazione del Canale Cavour. Anche dalla liberalizzazione dei caselli possono derivare risultati positivi per lo sviluppo della Zona.

5) Suicidio assistito. Temeva di non riuscire a morire. Una paura normale, simile a quella di chi si augura, di fronte al dolore, alla demenza e alla non autosufficienza il classico colpo apoplettico risolutore. Con gli amici si è raccomandato: promettetemi che metterete sempre la cintura di sicurezza quando salite in auto. Fabiano Antoniani, dj Fabo, si è tolto la vita con le proprie mani. Anzi con la bocca, la sola parte del corpo in grado di azionare la macchina che gli ha somministrato l’ultima dose di farmaci. I medici di Zurigo poco prima gli hanno chiesto se confermava la sua volontà. In piena facoltà di intendere e volere ha risposto di sì. Pensando all’orgoglio di Adamo ed Eva e all’Incarnazione la scelta di Fabiano ha scosso il popolo di Dio.  

5) Convivenze e matrimoni.  Tra unioni di fatto e unioni civili gli irregolari del matrimonio religioso e civile sono sempre più numerosi. La Chiesa da tempo si interroga se sia meglio una convivenza, magari a termine, piuttosto di un matrimonio immaturo. Giustamente, prima mette sempre le unioni celebrate in Cristo, ma poi non può lasciare le altre forme di unione alla deriva. Le Scritture del resto suggeriscono che le situazioni più problematiche pongono sempre nuove sfide a una Chiesa in cammino. Il popolo di Dio, compresi i sacerdoti, fa i conti da anni, con il crescente numero di persone, giovani e non, che scelgono prima del matrimonio non il fidanzamento, ma la convivenza. Considerare costoro pubblici peccatori da mettere fuori dall’Assemblea, quasi tutti concordano, non è la strada giusta. I Cristiani dovrebbero piuttosto stare loro vicini per aiutarli in un cammino che li conduca al matrimonio maturo. Come al solito, nell’incertezza molti attendono un’indicazione da Papa Francesco, dopodiché tanti si preparano a criticarlo.

 

7) Buon appetito. Nonni, genitori, padrini e madrine, bambine e bambini possono passare nella nuova sede in Piazza Visconti Venosta a ritirare gratuitamente una copia de “Le avventure della Tribù della Forchetta”. Si tratta di una guida alla scoperta delle buone abitudini alimentari, per mangiare bene e stare meglio in compagnia. L’autrice, Cristina Griva, produttrice di asparagi, laureata in Scienze Gastronomiche all’Università di Pollenzo e in Economia Agroalimentare all’Università Cattolica di Cremona coinvolge piccini e adulti in un racconto e in giochi che insegnano l’importanza di mangiare sano e in modo giusto.  Le copie sono a esaurimento.

 

Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 4 marzo 2017

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