Santena: il discorso del sindaco Ugo Baldi alla Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera

Santena – 19 marzo 2017 – Venerdì 17 marzo la Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, dopo la prima parte, svolta in piazzetta della Costituzione, con l’inaugurazione dell’istallazione all’inno nazionale, è proseguita davanti al castello Cavour. Il primo a intervenire è stato il sindaco Ugo Baldi.

Il sindaco Ugo Baldi, ha detto: «Buongiorno e benvenuti. Benvenuti a Santena Città di Camillo Cavour: al rappresentante del Governo italiano, senatore Andrea Olivero, vice ministro alle Politiche agricole; al Prefetto di Torino, Renato Saccone;  al Presidente della Fondazione Cavour, Nerio Nesi; a Giovanna D’Ettore, dirigente dell’istituto comprensivo di Santena. Rivolgo un benvenuto alle Autorità Militari presenti: al Comandante della Scuola Applicazione di Torino, Colonnello Antonio Fantastico; al Comandante della Brigata Alpina Taurinense, tenente colonnello Massimo Tripodi. Benvenuto al capitano della Compagnia dei Carabinieri di Chieri, Luigi Di Puorto ed al comandante della stazione Carabinieri di Santena, Giovanni Esposito. Benvenuto alla rappresentante della Città Metropolitana di Torino,  la consigliera delegata Anna Merlin. Benvenuti ai sindaci e amministratori presenti: il Sindaco di Cambiano, Carlo Vergnano;  al sindaco di Pecetto, Adriano Pizzo; alla sindaca di Poirino, Angelita  Mollo; al sindaco di Riva presso Chieri, Livio Strasly; al sindaco di Chieri, Claudio Martano;  al consigliere comunale Crivello di Villastellone; agli amministratori di Trofarello e moncucco. Benvenuti ai ragazzi della scuole di Santena: alle scuole dell’infanzia Marco Polo e San Giuseppe; alle classi V^ della scuola Primaria e alle III ^ della scuola secondaria. Benvenuti alle Associazioni santenesi presenti e ai loro gagliardetti, con un ringraziamento particolare all’Associazione culturale Europa,  agli Amici della Fondazione Cavour e agli Alpini, che insieme all’Amministrazione comunale, al Gruppo di protezione civile Gres e alla Pro Loco hanno collaborato per realizzare in questa manifestazione. Benvenuti a tutti i Consiglieri Comunali di Santena e ai cittadini presenti e a tutti coloro che ho dimenticato di elencare».

Esauriti i saluti il sindaco di Santena Ugo Baldi ha continuato: «Ragazze, ragazzi, bambine e bambini, ogni anno iniziamo questo evento di commemorazione chiedendoci per quale motivo siamo insieme proprio oggi 17 marzo. E, ogni anno, spiego ai vostri compagni presenti che l’anniversario dell’Unità d’Italia viene fatto coincidere con il 17 marzo, ricordando la data del 1861 in cui Vittorio Emanuele II a Torino proclamò ufficialmente la nascita del Regno d’Italia, assumendone il titolo di re per sé e per i suoi successori. Ma ci sono voluti oltre 150 anni perché con la Legge del 23 novembre 2012 venisse approvata in maniera definitiva l’istituzione della “Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera” a cadenza annuale. Pur rimanendo un giorno lavorativo, il 17 marzo viene considerato come giornata per promuovere i valori legati all’identità nazionale. E voi ragazzi dovete essere orgogliosi di essere qui a Santena, perché qui a Santena ha vissuto ed è sepolto il principale padre della nostra Patria, il Conte Camillo Benso di Cavour. Ecco perché Santena è degna di celebrare ogni anno questa ricorrenza nazionale».

«E da oggi, cari ragazzi – ha detto Ugo Baldi – Santena è anche la Città dell’inno nazionale, perché con il monumento che abbiamo inaugurato questa mattina, in piazza della Costituzione, che unisce l’inno di Mameli ai colori della nostra bandiera tricolore, abbiamo creato un legame ancora più forte con i valori di identità della nostra Nazione italiana. Quindi oggi è il compleanno dello Stato italiano, oggi l’Italia unita compie 156 anni. Ma il nostro è uno strano Paese, che non ha concesso la dignità di giorno festivo a quella che dovrebbe essere la giornata laica più importante dell’anno: così come accade il 4 luglio negli Stati Uniti o come accade il 14 luglio in Francia, così come accade in tutti gli Stati del mondo. Eppure quanto hanno combattuto e sofferto i nostri bisnonni e trisnonni per questa Patria unita. Che peccato che siano così poche in Italia le persone che sono a conoscenza del fatto che oggi è una giornata così importante. Che oggi è il compleanno di tutti noi, che siamo cittadini italiani. Purtroppo, molti degli abitanti di questa strana Nazione, sono ancora troppo impegnati a rimarcare le differenze tra il nord ed il sud, tra una regione e l’altra, tra chi ha la pelle più chiara ed i capelli più biondi, rispetto a chi possiede tratti somatici più mediterranei. Siamo uno strano popolo: più portato ad evidenziare le differenze che le similitudini. Che si ricorda di essere un popolo, di essere una Nazione, solo quando gioca la nazionale di calcio o quando ci sono le olimpiadi».

Il primo cittadino Ugo Baldi ha aggiunto: «Ma noi, ragazzi, oggi invece siamo qui per ricordare, prima di tutto a noi stessi, ma anche a tutti gli altri che sono assenti o che non se lo ricordano, che appartenere ad una Nazione significa prima di tutto sentirsi parte di essa. Significa conoscerne la storia e le origini. Significa amarla prima di criticarla. Significa conoscere ed amare i suoi simboli principali: la sua costituzione, il suo inno, la sua bandiera. Quindi voi, bambine e bambini, voi ragazze e ragazzi, siete doppiamente fortunati ad essere qui oggi. Sia perché grazie ai vostri insegnanti, avete percorso in questi giorni la strada della conoscenza di questi simboli e di questi valori. Sia perché, come è ormai tradizione, toccherete con mano e condividerete l’emozione di passarvi l’un l’altro la nostra bandiera tricolore, prima di issarla su questo pennone, cantando insieme l’inno di Mameli. Toccatela con emozione ragazzi, accoglietela nelle vostre mani con la delicatezza che si riserva ad una cosa preziosa. Come quando vi affidano per pochi attimi tra le braccia un bimbo appena nato …che non fareste mai cadere Toccatela e siatene fieri. Toccatela e sentite per un attimo il peso della responsabilità verso di essa. Il peso del rispetto che gli dovete come giovani italiani. E, in quell’attimo che passerà tra le vostre mani, promettetegli che farete del vostro meglio per diventare cittadini degni di questo Paese. Cittadini sempre pronti a compiere il proprio dovere. Cittadini sempre pronti ad accogliere, senza pregiudizi, chi si trova in difficoltà. Cittadini italiani, degni di essere italiani.  Portate a casa questi pensieri e queste emozioni e condividetele con le vostre famiglie. Grazie ragazzi per avermi ascoltato».

Dopo la deposizione della corona di alloro, arrivata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla tomba dello statista Camillo Benso conte di Cavour sono intervenuti: Nerio Nesi, presidente della fondazione Camillo Cavour: Giovanna D’Ettore, dirigente dell’Istituto comprensivo cittadino; Andrea Olivero, vice ministro delle Politiche agricole. Gli interventi sono stati alternati con quelli degli studenti santenesi. La cerimonia si è chiusa con la condivisione della bandiera. Prefetto e rappresentante della città metropolitana hanno passato nelle mani degli studenti il tricolore che è così giunto alla polizia municipale per l’alzabandiera. La cerimonia si è chiusa con l’inno nazionale cantato dai presenti. Tutta la cerimonia è filata liscia, come da copione redatto dall’impeccabile cerimoniera Luisella Pollone. Appena qualche problemino con un microfono.

Audio intervento del sindaco Ugo Baldi:

 

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