Santena – 16 maggio 2017 – Alcuni coltivatori della città e dei dintorni segnalano furti di asparagi. In tutta la zona negli ultimi anni sono aumentate le predazioni di ortaggi.
Un coltivatore di asparagi di Santena informa che, alcune notti fa, ignoti hanno sottratto più di 40 chilogrammi di preziosi turioni dalla sua asparagiaia, sita nei pressi della circonvallazione. I ladri, con le mani, hanno spezzato i turioni appena fuori terra, calpestato quelli più piccoli, rovinando così la produzione per alcuni giorni.
Non tutti i predatori di asparagi utilizzano le mani. Un’altra tecnica segnata è questa: il ladro di turioni si lega alle due caviglie un filo di ferro lungo qualche decina di centimetri e poi sale sulla fila dell’asparagiaie e vi cammina sopra, facendo scorrere il filo teso subito sottoterra. In tal modo gli asparagi vengono tranciati e successivamente raccolti dai complici. Anche in questo modo si procura un gran danno alla fila di asparagi, condizionando la produzione per alcuni giorni. Poi ci sono quelli che tagliano gli asparagi con normali coltelli da cucina, anche in questo caso, cagionando danni agli asparagi appena sotto il terreno che si preparano a spuntare.
In queste settimane a Santena i furti che fanno notizia sono quelli compiuti nelle asparagiaie. Le guardie ecologiche della zona presenti sul territorio, a contrasto del bracconaggio come dell’abbandono dei rifiuti, spiegano che a essere presi di mira sono anche i campi di zucchini e di pomodoro. In genere gli asparagi, così come le altre verdure, vengono rubati nelle prime ore del mattino, appena albeggia.
Se colti sul fatto, mentre rubano la verdura, i ladri quasi sempre spiegano che hanno rubato per fame, per consumarli con la famiglia e non per venderli. E spesso a rubare verdura è gente del posto che conosce bene il territorio e le produzioni nei campi. Altre volte arrivano da Torino e non è detto che siano sempre stranieri. Sempre le guardie ecologiche che operano in zona spiegano che una serie di “prelievi” di ortaggi, in serra come in pieno campo, sono opera di cacciatori colti con la cacciatora colma di zucchini o pomodori. La zona preferita da questi predatori di verdure è quella che va dai Favari verso Santena, zona Lusernetta e l’oasi del Wwf, nei pressi di cascina Lai. Un territorio con serre e terreni coltivati a ortaggi, con tante stradine che consentono a questi predatori di ortaggi di far perdere in fretta le tracce. Le guardie ecologiche fanno presente che il numero di furti di ortaggi è andato salendo negli ultimi anni, anche a seguito della forte crisi economica ed occupazionale.
Se a Santena e nel Pianalto i furti riguardano prevalentemente ortaggi e frutta, quest’anno a Poirino e nel vicino astigiano sono stati segnalati furti di nocciole, vero e proprio ‘oro marrone’ che può valere tra 300 e i 500 euro al quintale, a seconda della qualità. Inoltre, da tutta Italia, da cascine situate in zone isolate arrivano segnalazioni di furti di bestiame, di sottrazione di attrezzi e di prodotti agricoli, carburante, fitofarmaci e sementi. Sono stati rubati anche alcuni trattori. Se per ortaggi e frutta il furto può avvenire per sfamare la propria famiglia, nel caso dei trattori sottratti ai coltivatori i mezzi vengono trasportati nell’Est Europa, oppure smontati e rivenduti come pezzi di ricambi.
**
Twitter @rossosantena