Santena – 20 maggio 2017 – Dal 6 giugno al 20 settembre –tra la Sagra dell’Asparago e la Festa dei Santi Medici Cosma e Damiano – nel Castello le commemorazioni, uniche a livello Nazionale, del Coltivatore, nonché Tessitore, dell’Unità d’Italia. Modernizzare l’agricoltura, praticando colture più appropriate al riscaldamento climatico, all’uso dell’acqua, all’impiego della chimica e della meccanica. La qualità del cibo va certificata: il caso della Razza piemontese, dell’Asparago e del Vino.
1) 6 giugno. La festa di Camillo Cavour è alle porte. L’Associazione Amici e la Fondazione stanno preparando la giornata che colloca il Piemonte, la Città Metropolitana, Torino e Santena tra le istituzioni che hanno davvero a cuore la memoria dell’opera realizzata dagli antenati più di 156 anni fa: l’Unificazione della Penisola, resa indipendente e responsabile delle proprie azioni a livello statale e mondiale. Alle 18,00 il prof. Carlo Ossola terrà la conferenza dedicata a Francesco De Sanctis. Segue, come da tradizione, l’Omaggio alla Memoria di Camillo Cavour con la degustazione dei prodotti agroalimentari coltivati dal Contadino-Tessitore, in particolare con la degustazione dei piatti tradizionali della cucina santenese, tra i quali svetta l’asparago, il Re della tavola di Primavera. L’ingresso è libero e gratuito.
2) Aria di XX settembre. Beniamino Stella prefetto della Congregazione per il Clero (La Stampa 8 maggio). “…Credo di poter interpretare bene la mente del Santo Padre se affermo che “clericale” è il prete che vuole comandare, che dà ordini, che sa sempre tutto, chiudendosi in se stesso e non permettendo che altri collaborino nella missione della Chiesa”. “Il clericalismo fa male ai preti, perché genera una distorsione della loro missione, e fa male ai laici, perché impedisce la loro crescita come cristiani adulti. Questa parola, “clericalismo”, invita noi preti, ogni giorno, a fare un forte esame di coscienza, perché non ci capiti di dimenticare che l’essere chierici è per noi la condizione per una più efficace testimonianza e dedizione alla nostra vocazione, e mai uno status che ci separa dalla gente, ci rende distanti e magari ci fa sentire un gradino più in alto”.
3) Bollettino Asparago. Caldo=abbondanza. Per non stressare la pianta nelle asparagiaie nuove di tre anni si smette la raccolta. Dopo la Sagra la domanda dei Santenesi, quasi sazi, si assesta. Per fortuna quella esterna continua a crescere. Offerta e domanda si incontrano nel web e via telefono. Un forte apporto lo dà il viaggiatore abituale o di passaggio, che compra in cascina e nei punti vendita lungo le strade. Il mercato quotidiano diffuso sul territorio, si sta allargando con vantaggi per il compratore e il venditore. Cresce anche il tasso di solidarietà e di collaborazione tra i Produttori Associati. Prezzo al dettaglio da 4,5-5 euro in su per l’asparago, da 3 euro l’asparagina. Ingrosso da 2,8-3,5 euro in su l’asparago, da 1,5 in su l’asparagina. La campagna dovrebbe terminare tra fine maggio, prima metà di giugno.
4) Garanzia di Camillo Cavour. Decolla la certificazione di rintracciabilità ISO 22005 dell’Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto. Dodici aziende partecipano al programma sostenuto dalla Regione e dall’Unione Europea, tramite il PSR. In piccolo si segue la strada inaugurata prima dai Vini DOC, non a caso nati nel 1960, nel Castello di Grinzane Cavour. Proseguita dal Consorzio di Tutela della Razza Piemontese, creato per garantire la qualità della carne bovina. Anche in questo caso lo zampino di Cavour c’è, essendo stato nell’Ottocento uno dei precursori, nelle cascine del Pianalto, degli incroci delle bestie autoctone con animali importati dall’Europa. Logico e conseguente che anche per l’Asparago si punti a garantirne la provenienza, la freschezza e la qualità contro le contraffazioni.
5) Servizio Civile obbligatorio. In Italia c’è una forte tendenza a cancellare le radici culturali. Il Gattopardismo è così forte da distorcere il passato fino a negarlo. La proposta del Ministro Roberta Pinotti fa riflettere anche a Santena. Qui c’è un alto numero di associazioni di volontariato che però mostrano preoccupanti segni di invecchiamento. Come in Italia, si avverte un basso senso di “Comunità” che sconfina in un individualismo contaminato dall’irresponsabilità. Il passaggio al sentimento di estraneità alla società è breve. Il servizio civile obbligatorio sarà utile per creare un rapporto intergenerazionale favorendo l’incontro tra chi ha fatto esperienze nel passato, e chi vuole farne di nuove. Il servizio-leva civile obbligatoria, per donne e uomini rafforzerà il senso di cittadinanza e dell’Altro.
6) Profumo diffuso. Arriva al tramonto. Col buio l’odore si spande, da Villanova verso Moncalieri, lungo il placido pendio del Pianalto. Martedì era in centro città. Mercoledì si sentiva distintamente tra Poirino, Santena, Cambiano, Trofarello. Giovedì era meno insistente, per via della perturbazione. Sa di discarica lontana o di bidone della spazzatura sporco. In realtà viene dalla campagna, dove in questi giorni è in corso una guerra tra agricoltori e insetti. Si lotta contro la Nottua sui campi di mais, la Cimice nei seminativi di frumento, la Processionaria nei pioppeti. Si usano antiparassitari e mezzi meccanici in grado di nebulizzare i salvifici, per i raccolti, veleni. Da una parte il terzocontista o il contadino, dall’altra una natura forzata che chiede sempre più sostanze capaci di contrastare gli squilibri creati dagli stessi veleni.
7) Comuni latitanti. Demonizzare i coltivatori è un errore. Difendono i prodotti del loro lavoro. La vicenda dimostra piuttosto che è giunto il tempo di affrontare un problema cronico. Di impostare una riconversione delle colture, ponendo un limite a quelle che si stanno rivelando inutili e dannose, per l’ambiente, per l’acqua, per le aziende agricole e per la società che vive nel Pianalto. I Comuni della Zona del Chierese-Carmagnolese della Città Metropolitana non possono più fingere, trincerandosi dietro le funzioni e le competenze. Devono chiamare la Regione e Torino alle loro responsabilità. Di mezzo c’è la vita sociale del Pianalto. E’ ora di sostenere una politica rurale territoriale che punti sulla biodiversità e sulla produzione di alimenti sani, freschi, genuini, di qualità e non inquinanti.
Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 20 maggio 2017.
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