SANTENA – 21 giugno 2017 – Walter Wastrogiovanni si è dimesso da consigliere comunale: «A fronte di appena 180 preferenze ho deciso di dimettermi da consigliere comunale per lasciare spazio ai giovani». Nell’amministrazione uscente era assessore alle Politiche e gestione del territorio.
Walter Mastrogiovanni, informa: «Mi sono dimesso da consigliere comunale. Una decisione causata dalla legge dei numeri. Dalle urne ho avuto appena 180 voti di preferenza. Per il rotto della cuffia ero comunque tra i consiglieri eletti nel parlamentino cittadino. Ammetto di avere sottovalutato queste elezioni: in particolare il fatto che l’elettore poteva esprimere due preferenze. Io pensavo che, dopo 5 anni a servizio della città, festività comprese, il riconoscimento attraverso le preferenze venisse quasi automatico: mi sbagliavo di grosso. Tutto ciò non è bastato: ho raccolto un numero troppo basso di preferenze. Medesimo discorso va fatto per i due consiglieri comunali che avevano incarichi che facevano riferimento al mio assessorato: Fiorenza Di Sciullo e Massimiliano Mancuso. Entrambi sono rimasti fuori dal consiglio comunale. In questi anni non siamo stati in grado di valorizzare nei confronti degli elettori il lavoro che noi tre abbiamo lavoro portato avanti a servizio di tutta la città. Che dire? Di Sciullo e Mancuso hanno lavorato bene, ma questo non è bastato. Così come è successo per me gli elettori santenesi non hanno capito la portata dell’impegno amministrativo dei due consiglieri».
Walter Mastrogiovanni aggiunge «Negli ultimi due mandati amministrativi prima, come consigliere comunale, avevo l’incarico allo sport, poi, come assessore, ho avuto la delega alla Politiche e gestione del territorio. Dopo dieci anni di impegno amministrativo a tempo pieno, a fronte di appena 180 preferenza ho deciso di dimettermi da consigliere comunale per lasciare spazio ai giovani. Ho preso la palla al balzo e ho ritenuto di cogliere questa occasione per fare spazio ai giovani. Senza farla tanto lunga, questo è quanto».
«Un ringraziamento al personale comunale è doveroso ed è d’obbligo – chiude Walter Mastrogiovanni con un po’ di amarezza –. In questi dieci anni forse ho trascorso più tempo negli uffici municipale che a casa mia. Ora si cambia…».
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