Santena, il consiglio comunale si occupa della crisi Embraco

SANTENA – 2 dicembre 2017 – l consiglio comunale del 30 novembre scorso si è occupato della crisi Embraco. Il sindaco Ugo Baldi ha letto il documento firmato dai sindaci del territorio chierese e astigiano con le proposte individuate per fare fronte alla crisi occupazionale dell’azienda produttrice di motori per frigoriferi che conta oltre 500 posti di lavoro.

Santena, consiglio comunale del 30 novembre 2017

In chiusura di consiglio comunale, il 30 novembre scorso, il sindaco Ugo Baldi ha spiegato: «Oggi c’è stata un’assemblea pubblica aperta davanti all’Embraco. Prima di partecipare all’incontro ci siamo trovati, come sindaci del territorio, e abbiamo stilato un documento che abbiamo poi letto a tutti i lavoratori durante l’assemblea aperta. Ve lo leggo.

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Crisi Embraco – 30  Novembre 2017

Proposta:

I sottoscritti Sindaci dei  comuni del  territorio:
-esprimono  la   forte  preoccupazione delle  comunità locali in relazione alla crisi occupazionale dell’azienda di  cui sopra;
-a tal fine, riuniti nelle sede Comunale di  Riva  presso Chieri, propongono:

1.che il Governo Italiano, in collaborazione con  la Regione Piemonte, attivi un’interlocuzione costruttiva direttamente con    il    Gruppo   multinazionale  WHIRPOOL che    possa disporre il mantenimento del  sito produttivo di  Riva  presso Chieri ·e  gli ·investimenti· per   nuove  produzioni, volte   alla sostenibilità  dell’azienda  Embraco  sul  mercato internazionale, tenendo conto fra  l’altro degli  importanti sostegni finanziari concessi all’azienda negli anni;

2.che l’azienda, coerentemente con il suo  Codice etico, metta in campo un  piano industriale tale per  cui  sia garantito il mantenimento in  attività del  sito produttivo e compia, nel  contempo, un gesto di  apertura che dimostri la volontà di collaborare costruttivamente e positivamente per  · la soluzione delle criticità;

3.che a seguito di una mutata e concreta azione da parte dell’azienda, i lavoratori e le loro rappresentanze, prendano in considerazione di fornire anch’essi un gesto di disponibilità, rivedendo anche temporaneamente  le  azioni di  lotta, pur  mantenendo viva l’attenzione circa  la problematica su descritta e accennata.

Se   tali   azioni, non  producessero i risultati  auspicati  in breve   tempo,   i   Sindaci  sottoscritti,  rilevano  come  la ricaduta  negativa dell’immagine dell’azienda a  livello   del mercato  italiano  ed   europeo, possa  costituire  un .   danno significativo sui marchi Embraco e  Whirpool, anche per  le azioni  che  verranno  messe  in   campo da  tutte  le   forze politiche e sociali che  saranno  coinvolte dal  territorio.

Il  presente  documento,  viene diffuso ad   ogni  livello,      e trasmesso all’azienda Embraco, ai lavoratori, al Governo Italiano,  alla Regione Piemonte e agli  organi di  stampa per la piu’ ampia divulgazione.

Lì, Riva Presso Chieri, 30  novembre 2017

I Sindaci dei  comuni del  territorio Chierese e Astigiano

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Da sinistra: Roberto Ghio, vicesindaco e Ugo Baldi, sindaco

Dopo avere letto il documento il sindaco Ugo Baldi ha aggiunto: «Purtroppo la situazione dell’Embraco è non solo critica, ma di più. Dopo le ultime riunioni al tavolo con la Regione Piemonte, i sindacati e i lavoratori,  l’azienda non è in grado di rispondere. L’Embraco a oggi non ha un piano finanziario. L’azienda chierese, rappresentata al tavolo dal suo direttore  Emerson Zappone, non risponde: ed è la cosa peggiore. Uno dei requisiti della normativa prevede che non possa essere concesso nessun tipo di aiuto alle imprese se non presenta un piano industriale. Il presupposto perché si possa andare  a Roma a chiede al Governo la concessione di cassa integrazione e il ricorso ai vari ammortizzatori sociali è che l’azienda presenti un piano industriale. Il direttore Embraco ha detto che penseranno al piano industriale solo nel 2020. Al momento per lo stabilimento di Riva Presso Chieri non hanno intenzione di fare investimenti. Questo è una cosa gravissima».

Il sindaco Ugo baldi ha aggiunto: «A oggi non è stata ancora aperta nessuna crisi ufficiale. Non c’è una lettera della direzione Embraco o un comunicato dove si dica che l’azienda è in crisi. Di fatto questa multinazionale non è in crisi. In Europa Embraco è in attivo perché gli gli utili del mercato Slovacco compensano ampiamente le perdite del sito di Riva Presso Chieri. Oggi lo stabilimento del chierese perde 5 euro ogni motore elettrico prodotto. Nell’ultimo anno ha prodotto un milioni di motori, con una perdita di 5 milioni di euro. Sino allao scorso anno di motori ne produceva due milioni. Embraco in Slovacchia guadagna al punto di coprire abbondantemente le perdite del sito produttivo del chierese. Dunque anche se Embraco non è in crisi il rischio è che questa multinazionale che ha sede in Brasile voglia abbandonare il sito di Riva Presso Chieri. Oggi Embraco conta oltre 500 lavoratori, fra cui 15 santenesi, alcuni sono marito e moglie. Nel documento ci sono le proposte individuate da noi sindaci a fronte della crisi occupazionale in arrivo all’Embraco. Tutti noi sindaci del territorio stiamo seguendo questa vicenda. Il prossimo appuntamento per il tavolo dell’Embraco è in agenda il 6 dicmbre, in piazza Castello a Torino, sede della Giunta regionale. Nella speranza che l’azienda si presenti; perché se non ci sarà potremo solo parlarci fra di noi…»

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