SANTENA – 26 febbraio 2018 – Il sindaco commenta il rave party nello stabilimento ex Laria.
Il sindaco Ugo Baldi, il rave party lo racconta così: «La giornata di domenica è cominciata presto. Era ancora notte quanto sono arrivate le prime telefonate dei residenti dei Ponticelli e delle zone vicine che mi hanno chiamato per lamentarsi del frastuono che andava avanti da ore. Ho chiamato i carabinieri e sono così venuto a conoscenza del rave party in corso nell’area della fabbrica di Klinker Laria, sito produttivo abbandonato 4 anni fa. Un’area posta lungo strada Antica di Chieri, subito a sinistra dopo il cavalcavia dell’autostrada sito in borgata Ponticelli».
Il sindaco aggiunge: «Naturalmente si trattava di una manifestazione non autorizzata. L’area è stata invasa dopo che sono stati tagliati i lucchetti e aparti i cancelli. Erano presenti 800-mille giovani, con età dai 14 ai 25 anni. Sul posto si sono recati pattuglie dei carabinieri di Santena e di Chieri. L’indicazione arrivata dalla Prefettura è stata di monitorare la situazione senza intervenire con sgomberi, identificando i presenti e i mezzi: le auto e i camper. Ieri, a metà pomeriggio, la musica è finalmente cessata e i giovani hanno lasciato l’area. Tutto è filato liscio. Certo c’è stato il disturbo alla quiete pubblica. L’area interessata dal rave party ha visto accumularsi una certa quantità di immondizia; soprattutto lattine e bottiglie vuote. Lungo via Torino, una delle vie scelte dai giovani per arrivare ai mezzi pubblici e da lì raggiungere Torino, sono state vergare con lo spray alcune scritte ingiuriose».
«Nei prossimi giorni capannoni e parcheggi della Laria saranno ripuliti – aggiunge il sindaco Ugo Baldi –. L’obiettivo che ora perseguiamo è quello di evitare che eventi simili possano ripetersi nella medesima area. Nessuno si è accorto dei preparativi che, evidentemente, sono andati avanti per alcuni giorni. Ho già preso contatti con l’ex proprietà della Laria e con il curatore fallimentare: l’intera area va messa in salvaguardia, blindando un po’ meglio i cancelli e posizionando barriere di cemento, in modo da evitare il ripetersi di quanto successo».
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