Santena, asparagi Pasquali. Puntata 168

SANTENA – 20 aprile 2019 – 25 aprile 1945, spuntavano gli Asparagi e in tutta Europa trionfava la Guerra di Liberazione contro il suprematismo e il  sovranismo razziale ariano. I Santenesi possono promuovere e valorizzare la Sagra dell’Asparago. Si può cominciare con il telefonino tra amici e conoscenti, vicini e lontani. La scuola a scuola, in alternanza con il lavoro, a Santena. Saluto a Bordin.

1) Vero Asparago di Santena e del Pianalto. Lunedì prima di Pasqua. Sole splendente. Cominciano le telefonate. Il tono è tra il trepidante e il perentorio. Qualcuno, scherzando, insinua “i coltivatori nascondono il raccolto”. Vago ricordo dei Promessi Sposi, con i fornai che fanno incetta della farina, per aumentare il prezzo del pane. E con Renzo, pericolo pubblico, ricercato dalla polizia, rifugiato ed emigrante. Scherzi a parte, questa settimana la campagna è iniziata. Tutti i soci raccolgono. Chi più chi meno, secondo il terreno, la zona e il freddo. Il 19 aprile, vigilia di Pasqua, la domanda è più alta dell’offerta, come da tradizione. Dopo Pasquetta il mercato si stabilizzerà, in attesa della 86° Sagra dell’Asparago. Rispetto allo scorso anno c’è un leggero ritardo nella raccolta. Una socia dice “con la Pasqua alta la campagna va in ritardo”. E allora bisogna pazientare e stare attenti alle contraffazioni e alle truffe alimentari perché asparagi di altre regioni vengono fatti passare per Locali, del Posto o Santenesi. Per essere sicuri della provenienza e della freschezza è meglio comprare quelli dei Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto. Si riconoscono dal bollino riprodotto, che deve riportare obbligatoriamente l’anno e il timbro dell’azienda agricola produttrice.  Quotazione della settimana: asparago da 5 a 8 euro il kg, secondo la pezzatura. Asparagina scarsa, causa l’inizio di stagione.  

2) Orticoltura: firmata la Direttiva Europea contro le pratiche sleali.

L’Europa serve. Eccome. Lo sanno anche quelli che volevano uscirne. La Direttiva (legge) lo dimostra. Il testo sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE in questi giorni. Gli “staterelli” hanno cercato di rallentare e rinviare i tempi in nome del sovranismo. L’Italia invece ha spinto per la difesa dei produttori chiedendo di aggiungere alla lista delle pratiche proibite anche la vendita sotto costo e le aste al ribasso. Dopo 10 anni, finalmente, l’Europa mette al bando le pratiche commerciali sleali nella catena alimentare. Adesso però tocca ai singoli Stati dimostrare di essere capaci di stabilire regole di comportamento rispettose dell’interesse dei consumatori e del lavoro e del rischio che affrontano le aziende agricole. Abbiamo tempo 24 mesi. Forse è la volta buona. Forse i cartelli su falsi “Asparagi di Santena” spariranno dalle bancarelle dei mercati torinesi. Forse finalmente l’autorità di controllo interverrà a chiedere spiegazione su come è possibile vendere a Torino asparagina pugliese a 0,50 il Kg.

2) W il 25 aprile. Festa della Liberazione dall’occupazione Nazifascista. Giovanni Tosco e Giuseppe Musso sono due Santenesi protagonisti della storia italiana ed europea, la dimensione vera della Resistenza e della lotta di Liberazione dal Nazifascismo. Insieme a loro c’è Emanuele Artom, Piemontese, Partigiano ed Ebreo della famiglia cui appartenne Isacco Artom, segretario di Camillo Cavour dal novembre 1858 al 6 giugno 1861. Emanuele è morto il 7 aprile 1944 a seguito delle torture cui fu sottoposto dopo la cattura. Dal suo prezioso e curioso “Diari di un partigiano ebreo” ed. Bollati Boringhieri, 2008, si comprende la confusione in cui si trovarono gli Italiani dopo che il Gran Consiglio del Fascismo deliberò, il 25 luglio 1943, la fine di Benito Mussolini:“28 luglio 1943… La situazione è incerta e confusa ma è lecito sperare. …si credeva che il Maresciallo (Badoglio) avesse mandato via Mussolini e facesse la pace. Poi è successa una delusione. I giornali hanno riferito sull’ultima riunione del Gran Consiglio Fascista: è una relazione incompleta ma forse autentica, perché sarebbe strano fossero state falsificate varie notizie e in particolar modo le parole di Grandi: così s’è saputo che Mussolini si è dimesso per un voto di sfiducia dei suoi partigiani. Questo nessuno se lo sarebbe immaginato sino a un’ora prima del fatto”.

La Resistenza al fascismo iniziata nel 1922 da una piccola minoranza, prendeva nuovo slancio dal voto del Gran Consiglio del Fascismo, dalla destituzione e dall’arresto di Mussolini deciso dal Re Vittorio Emanuele III. Crebbe dopo l’8 settembre 1943, nelle fila dell’esercito e poi nella società civile, alimentata dall’occupazione nazifascista che divise l’Italia in due Stati e dal cambio di alleanza verso le Potenze Occidentali e l’Unione Sovietica. 

Santena, firma Protocollo d’Intesa, 15 febbraio 2019

4) Cresce la Rete con le Scuole. Il Protocollo d’Intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale, firmato il 12 febbraio nel Castello Cavour, cresce ed evolve. I progetti man mano prendono consistenza.  Sia quelli che riguardano le allieve e gli allievi delle Elementari e delle Medie di Santena sia quelli che coinvolgono gli Istituti di Istruzione Superiore di Chieri e di Carmagnola e il Liceo Alfieri di Torino. In cinque anni è nata una rete, che si è incontrata venerdì 12 aprile al Circolo dei Lettori di Torino durante la presentazione della Campagna dell’Asparago 2019 e della 86° Sagra dell’Asparago di Santena.  Le novità sono tante. Il video su “rossosantena”, Sagra dell’Asparago del 17 aprile scorso, dà un’idea dell’evoluzione.

Castello Cavour

5) Liceali dell’Alfieri e visita teatrale del Castello Cavour. Le classi, II alfa e delta, hanno prodotto un magnifico video sulla figura di Camillo Cavour e adesso si preparano per animare le visite teatrali del Castello Cavour nelle domeniche del 5 maggio, 12 maggio e 19 maggio. Curiosa ed esaltante è la collaborazione tra i solenni volontari che dal 1996 fanno le guide nel Castello e i freschi allievi del prestigioso Liceo torinese che ha deciso di “Adottare il Monumento” di proprietà della Città di Torino. Vedere per credere. Il divertimento è assicurato.

6) 18.000 lavoratori extracomunitari agricoli forse non bastano. L’agricoltura è un settore con forte domanda di lavoro da parte di aziende della frutta, vino, ortaggi, fiori, allevamento di animali. Tra stagionali e permanenti si stima siano 345mila i lavoratori stranieri ufficialmente impiegati nei campi nel 2018. La Gazzetta Ufficiale, in questi giorni ha pubblicato il Decreto Flussi per l’anno 2019 che riduce gli ingressi a 18mila lavoratori stagionali extracomunitari: erano 98.080 nel 2011 e 31mila nel 2017 e nel 2018. Le provenienze sono: Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea, Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina. Stupisce l’esclusione del Pakistan. C’è chi ipotizza si stia sensatamente pensando alla regolarizzazione di un certo numero tra le centinaia di migliaia di Migranti regolari e irregolari, Clandestini, Rifugiati, Richiedenti asilo, Profughi, Apolidi, Sfollati, Beneficiari di protezione umanitaria; molti dei quali sono già impiegati, irregolarmente o regolarmente. Agricoltura e turismo hanno bisogno delle loro mani. 

7) Distretto del Cibo: più Chiara di così. La Città Metropolitana, governata dalla timidissima nostra sindaca Chiara Appendino, è la prima sostenitrice del Distretto del Cibo. E’ quanto si deduce dal DUP (Documento Unico di Programmazione) 2019. Un’impostazione che i Comuni e gli Agricoltori del Chierese-Carmagnolese certamente condividono con Torino. A pag. 55, della Nota di Aggiornamento D.U.P. 2019, volume I, Sezione Strategica, all.4/1, infatti, si legge: “Progetto Regionale “Corona Verde” che incrocia l’idea della “corona delitiae”, riferita alla costellazione delle dimore sabaude attorno a Torino, con l’idea della “cintura” verde. Il progetto trova riscontro in un patrimonio storico-culturale di riconosciuta rilevanza internazionale e in un patrimonio naturale di grande pregio, che si struttura nel sistema dei parchi metropolitani, nel sistema delle fasce fluviali convergenti sul grande arco del Po ai piedi della collina e nella rilevanza qualitativa e quantitativa delle aree rurali ancora poco alterate nell’hinterland delle città della cintura torinese che mira al riequilibrio ecologico, con la conservazione attiva degli spazi naturali e delle reti di connessione, la tutela del reticolo idrografico, la difesa dello spazio rurale anche nelle aree marginali e periurbane alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale e del paesaggio, sia nelle sue espressioni di eccezionale valore (come le grandi architetture del potere sabaudo), che nei sistemi diffusi dei paesaggi culturali rurali”. Più “chiari” di così non si può essere. A Torino e alla Città Metropolitana non resta che chiedere alla Regione di istituire il Distretto del Cibo del Chierese-Carmagnolese.

Massimo Bordin

8) Ciao Bordin. Massimo Bordin, di Radio Radicale se n’è andato. La sua “Stampa e Regime” è stata una voce calda, rauca, raffinata, profonda, vera e libera capace di dare un tono al libero pensiero di cui erano capaci i suoi ascoltatori. Quel misto di ironia, sigarette, smorfie, sguardi, intelligenza, cenere, cultura, colpi di tosse, citazioni, litigate e memorie segnava l’avvio e il corso delle giornate di chi si sintonizzava con un uomo libero, di mestiere giornalista.     

Gino Anchisi
da Santena, la Città di Camillo Cavour, 20 aprile 2019.

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