SANTENA – 27 luglio 2019 – L’immobile che ospitava il distaccamento dei vigili volontari del fuoco deve essere restituito alla Città. La delibera del consiglio comunale che annullava la convenzione e disponeva la restituzione di proprietà è valida. Così com valida è anche l’ordinanza del sindaco con l’ingiunzione di sgombero e di riconsegna dell’immobile alla città. Questo ha deciso un’ordinanza del Tribunale amministrativo regionale per il Piemonte, bocciando il ricorso di Gianpaolo Rissone.
Il sindaco Ugo Baldi, commenta così: «L’ordinanza del tribunale amministrativo regionale per il Piemonte è la conferma della linea adottata dall’intero consiglio comunale. Un bene come la sede del distaccamento dei vigili volontari del fuoco deve essere utile alla città. Poter riavere la disponibilità dell’immobile ci consentirà di poter riattivare il prima possibile l’operatività del distaccamento che era inoperativo da mesi. Il pronunciamento del Tar è una conferma di buon senso. Prevale la pubblica utilità rispetto all’interesse dei singoli. Direi che questa è la cosa importante». Il sindaco Ugo Baldi aggiunge: «Di fatto avendo il Tar respinto la richiesta di sospensiva vale la mia ordinanza. Nei prossimi giorni vedremo che atti dovremo predisporre. Credo che il geometra Gianpaolo Rissone dovrà aprici la sede di via Cavaglià 116 e farci entrare».
Il sindaco prosegue: «Ricordo che il geometra Rissone ha rifiutato la nostra proposta di far coesistere nella sede sia il distaccamento sia l’organismo di protezione civile da lui costituito di recente. A questo punto tra il geometra e l’amministrazione è venuto meno qualsiasi rapporto di fiducia. Rissone in tutti questi mesi non si è mai presentato alle riunioni convocate per trovare una quadra. La struttura di via Cavaglià 116 sarà interamente utilizzata come sede del distaccamento locale dei vigili del fuoco volontari. Soluzione che sarà concertata con il comando provinciale dei vigili del fuoco di Torino. Nei prossimi giorni definiremo le modalità con cui ripristinare il servizio dei vigili del fuoco».
Il sindaco Ugo Baldi, commenta: «Si tratta di una vicenda amara. Tutto sommato mi spiace quando accaduto. Ricordo che, per molti anni, il distaccamento santenese dei vigili volontari del fuoco ha ben funzionato, a servizio dei santenesi come dei cittadini dei comuni della zona. Tutto è filato liscio fino a quando sono sorti problemi interni al distaccamento, tanto da causare la sua inoperatività. Visto il prevalere di interessi personali ho dovuto intervenire. A fronte della cessazione del servizio svolto dal distaccamento abbiamo dovuto dichiarare la risoluzione della convenzione e chiedere la restituzione di proprietà alla città. La convenzione in vigore prevedeva la restituzione dell’area alla città se veniva meno il servizio del distaccamento. A fronte dell’inoperatività del distaccamento abbiamo chiesto di riavere come città terreno e sede. Dunque il Tar ha riconosciuto che la nuova associazione di protezione civile realizzata dal geometra Rissone non è la titolare del diritto di superficie dell’area. In sostanza il Tar ha detto che la convenzione originale del 1994 prevedeva la presenza del distaccamento dei vigili del fuoco e lo svolgimento di questo servizio. Una volta venuto meno il distaccamento dei vigili del fuoco, così come comunicato dal geometra Rissone, l’immobile deve tornare nella disponibilità del comune».
Tempo pochi giorni e il Comune indicherà al geometra Gianpaolo Rissone i termini per la riconsegna dei locali. A fronte di ulteriori resistenze il comune entrerà nell’immobile in modo coattivo. Salvo colpi di scena tra pochi giorni dovrebbe quindi chiudersi questa vicenda, niente affatto edificante per la città.
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