SANTENA – 1° ottobre 2019 – Ci sarà anche “NERO”,il primo sake italiano al mondo, realizzato con riso nero integrale Penelope dell’azienda vercellese “gli Aironi”, tra i protagonisti dell’incontro “Da Leonardo a Cavour. La visione del cambiamento”, in programma giovedì 3 ottobre presso la Fondazione Cavour a Santena.
Il convegno, aperto al pubblico, punta a raccontare secoli di innovazione, genio e cambiamento nel nostro Paese partendo dalla storia e dalle idee di due personaggi simbolo di questa evoluzione, Leonardo da Vinci e Cavour, accomunati da una visione proiettata al futuro anche in agricoltura. Un vero e proprio “viaggio” nel tempo tra idee rivoluzionarie e idee geniali che ci porterà fino ai nostri giorni con l’approfondimento di nuove grandi “visioni”.
Tra queste anche “NERO”, che Gabriele Conte de “gliAironi” presenterà al pubblico, raccontando la filosofia alla base del progetto e ripercorrendo le tappe che, da una semplice idea “differente”, hanno portato alla nascita di questo innovativo prodotto.
A conclusione della giornata seguirà una degustazione guidata di Nero. “NERO” nasce da un connubio di saperi artigianali, culture e sapori, dalle risaie vercellesi e dai luoghi della miscelazione torinese. Un vero e proprio omaggio a uno dei simboli più conosciuti della millenaria cultura nipponica, realizzato utilizzando un’eccellenza agroalimentare del territorio come il riso e nel rispetto delle tradizioni produttive di due bevande emblema dell’intraprendenza sabauda durante i secoli come la birra e il vermut.
Protagonista principale di “NERO” è, infatti, il riso nero integrale Penelope dell’azienda vercellese “gliAironi”. Una varietà frutto di un accurato processo di selezione della produzione in base a parametri qualitativi molto elevati, di una specifica lavorazione e dell’attenta conservazione che le hanno consentito di ottenere la denominazione di “Riserva Artigianale”. Caratterizzata dalla presenza di antociani, componenti con un azione antiossidante benefica per la salute, questa tipologia di riso associa alle proprietà nutrizionali una profumazione fruttata ed un gusto intenso che vengono trasmessi al prodotto finale.
La preparazione di questo innovativo esempio di Sake italiano prende soltanto ispirazione da quella orientale. Le rende il giusto onore per poi cercare un’altra, originale, strada: il processo di fermentazione, infatti, avviene grazie ai lieviti della birra attentamente selezionati. Un omaggio agli storici birrifici piemontesi che, a inizio ‘900, hanno fatto di Torino una delle capitali europee di questa bevanda.
Le contaminazioni però non finiscono qua. “NERO” prende a modello anche un’altra specialità torinese come il vermut, liquore considerato per anni di “nicchia” ma tornato recentemente alla ribalta grazie all’ arte della miscelazione e alle sperimentazioni del food pairing. Proprio dalla preparazione del vermut, “NERO” si affida per la fortificazione, l’incremento cioè del grado alcolico attraverso l’aggiunta di alcool, e per l’aromatizzazione, grazie all’utilizzo delle principali erbe botaniche che insaporiscono il vermut stesso e che diventano protagoniste anche di questo innovativo sake made in Piemonte, a cominciare dall’artemisia e dall’achillea.
Il risultato finale è uno “spirito” innovativo, che punta a far incontrare le diverse culture rispettandone le differenze ed esaltandone le similitudini. Un prodotto ideato e realizzato per un bere sempre più responsabile, consapevole e di qualità e per dar vita a nuovi e originali cocktail.
“NERO” nasce dall’intuizione di tre realtà imprenditoriali piemontesi: l’azienda vercellese Risi&Co. – gliAironi, tra i leader nella produzione di riso, che ha messo a disposizione la profonda conoscenza della materia prima; Il bar torinese Affini, tra i principali interpreti italiani nell’arte della miscelazione e della cockteleria innovativa e Evho, la scuola di barman di Torino che ha affinato la ricetta e seguito tutta la parte di produzione.