SANTENA – 23 novembre 2019 – Lunedì 25 novembre, gran giorno per Camillo Cavour e per la scuola italiana. Inizia il corso di formazione per insegnanti del II Ciclo, Scuole Superiori. A Santena possono disporre di ulteriori elementi per insegnare agli alunni la storia dell’Unità d’Italia e la storia mondiale. N.B. Buon compleanno Carlo Smeriglio.
Con un patrimonio dell’UNESCO incardinato nelle Residenze Sabaude, Santena è il luogo ideale per capire chi siamo e dove stiamo andando. La presenza di insegnanti di istituti prestigiosi del territorio e di Torino è segno di interesse verso il presente e nei confronti dell’opera realizzata nell’Ottocento dal Campagnolo-Tessitore e dai suoi contemporanei. Gli istituti sono: Baldessano-Roccati di Carmagnola, Norberto Bobbio di Carignano, Augusto Monti di Chieri, Ettore Maiorana di Moncalieri, Vittorio Alfieri di Torino e Camillo Cavour di Torino. Il coordinamento e l’organizzazione sono affidati all’I.I.S. Bernardino Vittone di Chieri, diretto dalla prof.ssa Marinella Principiano, insieme all’USR, Ufficio Scolastico Regionale (Ex Provveditorato).
Si tratta di Istituti di Istruzione Superiore e di Licei con i quali l’Associazione Amici di Camillo Cavour di Santena, l’Associazione Produttori Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto e la Fondazione Cavour collaborano da cinque anni. Un’evoluzione delle esperienze e dei lavori iniziati dal 2007, sotto la guida di Irma Genova, con le scuole elementari e medie di Santena e del Piemonte e di Plombières Les Bains.
Il senso dell’operazione è semplice da capire. Gli Italiani e gli Europei, come tutte le persone che vivono su questa terra, sono figli ed eredi del loro passato. Sono fatti così e così vivono e ragionano in conseguenza della loro storia. Il fatto che nella scuola pubblica quasi non si insegni più il processo culminato con l’Unificazione è il segnale di una sottrazione di conoscenze e di informazioni che danneggia la cultura e la memoria del giovani italiani e europei.
Il Castello Cavour può colmare questo vuoto e i ritardi accumulati. Da qui si possono ripercorrere le tappe dell’evoluzione delle condizioni sociali e dei contesti in cui le generazioni precedenti hanno vissuto. Santena dimostra che l’incontro tra Cristianesimo e Illuminismo ha avuto nel Risorgimento effetti positivi sull’egualitarismo della società Occidentale in cui l’Italia si apprestava ad inserirsi.
Una data fatidica è il 1783. Nella casa dei Benso man mano si afferma la forte personalità di Filippina de Sales (1762-1849) savoiarda. Il 24 febbraio 1781 ha sposato il marchese Giuseppe Filippo Benso di Cavour (1741-1807) e il 29 dicembre è nato l’erede: Michele. La sposa, oltre al corredo, porta in dote 80.000 franchi, che risolleveranno le casse dei Benso. La Famiglia risiede abitualmente a Torino, nel palazzo tra le Vie Cavour e Lagrange e a 20 chilometri in direzione di Asti e di Alba, a Santena, frazione di Chieri.
A settembre 1783, dopo otto anni di guerra, il trattato di pace di Versailles tra i tredici Stati Americani e la Gran Bretagna sanciva la fine della guerra d’Indipendenza. Si creavano le basi per la formazione della superpotenza USA che dominerà sul Mondo per tutto il Novecento e per non sappiamo quanta parte del Duemila. Contestualmente, nel Regno Unito William Pitt, il giovane, a soli 24 anni assumeva la carica di Primo Ministro. Guiderà il governo della massima potenza mondiale e della coalizione antinapoleonica, dal 10 dicembre 1783 al 14 marzo 1801 e dal 10 maggio 1804 al 23 gennaio 1806, giorno della sua morte avvenuta a soli 46 anni. Nel frattempo Oltreatlantico nasceva uno stato nuovo con una forma istituzionale dirompente. La Repubblica soppiantava la Monarchia. Gli equilibri mondiali cambiavano. Mutavano anche le idee e i comportamenti. Sulle due sponde dell’Atlantico, tecnologie, scoperte scientifiche, istruzione e istituzioni influenzeranno l’emersione di categorie nuove portatrici di nuovi interessi che muteranno gli equilibri sociali coinvolgendo tutti: contadini, operai, borghesi, nobili.
Nel 1783 Herschel estendeva le sue ricerche al sistema solare e all’universo, mentre Lavoisier studiava la respirazione umana concludendo che essa produceva una forma di combustione e cioè una reazione chimica nell’organismo. Intanto l’uomo iniziava a volare: nel cielo di Parigi si alzavano mongolfiere ad aria calda e palloni all’idrogeno. La macchina a vapore era il simbolo dell’Illuminismo. La ricchezza della nazione ormai era determinata dalla produttività dei sistemi sociali. Da qui derivava la nuova centralità delle figure del lavoratore e dell’imprenditore, figure che sovvertiranno l’ordine precedente.
Nel 1783 nel Regno di Sardegna entra in scena il vaccino. La salute occupava una nuova posizione nella società. A Govone, paese tra le province di Cuneo e di Asti, affacciato sulla Valle del Tanaro, la Corte del Re dà il buon esempio contro i pregiudizi e le paure con un’operazione di efficace propaganda. Alla Regina Antonietta Ferdinanda e alle figlie e ai figli di Vittorio Amedeo III, Re di Sardegna, viene praticato pubblicamente l’innesto del “vaiuolo”. Con l’antivaiolosa si dimostrava che non si doveva avere paura delle applicazioni scientifiche. Una lezione che ha valore ancor oggi di fronte a certi neo-oscurantisti, ingiustamente troppo noti.
Oggi, quasi tutti, gli Italiani sono figli e nipoti del Risorgimento. Dal quale li separano solo 6-7 generazioni. Di cui si stanno purtroppo perdendo le preziose memorie di ciò che sono stati capaci di fare nonne, bisnonne e trisavole e rispettivi consorti. Il corso per gli insegnanti serve, tra l’altro, a riflettere in modo nuovo sulla storia unitaria. Una storia in cui tutti gli Italiani, ricchi o poveri, istruiti o analfabeti, cittadini o contadini, chi prima e chi dopo, chi più e chi meno hanno collaborato, dall’Ottocento in avanti, a rendere la Penisola una terra dove oggi chi vi nasce e vive può ancora considerarsi fortunato.
Gino Anchisi
da Santena, la Città di Camillo Cavour, 23 novembre 2019.
N.B. Il 28 novembre Carlo Smeriglio compie 88 anni. Grande storico autore di –“Santena da Villaggio a Città” Editore Tipografia Janni, 2006–. Grazie a un qualificato e scrupoloso lavoro d’archivio, raccolto in numerose pubblicazioni, Carlo ha selezionato, ordinato e raccontato le memorie santenesi e chieresi svelando l’importanza del ruolo avuto dal territorio e dalla comunità nella storia locale, zonale, torinese, piemontese, italiana ed europea.
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