SANTENA – 16 marzo 2020 – L’emergenza coronavirus ha fatto arrivare oltre mille chiamate al centralino della Polizia Municipale.
Roberto De Filippo, comandante la Polizia municipale della città di Santena, gli ultimi giorni li riassume così: «Per prima cosa va detto che abbiamo avuto una grossa difficoltà. Al nostro numero – 011-9494391 – sono arrivate oltre un migliaio di chiamate che chiedevano informazioni e chiarimenti rispetto a quanto previsto dagli ultimi provvedimento governativi sull’emergenza corona virus. Si è provato a dare risposte a tutti, anche se non è stato facile. Gestire questo enorme numero di chiamate da parte dei santenesi non è stato affatto semplice. In contemporanea abbiamo anche dovute gestire l’attività esterna e i controlli sia sulla mobilità della gente sia sugli esercizi commerciali e le altre attività oggetto di limitazioni».
Il comandante Roberto De Filippo prosegue così: «Diciamo che, nell’arco degli ultimi sette giorni, appare evidente che la gente si è maggiormente sensibilizzata sulla necessità di limitare al massimo gli spostamenti fuori casa. Desidero segnalare che, rispetto alle attività commerciali, non abbiamo riscontrato violazioni. Invece, durante le attività di controllo abbiamo dovuto denunciare due persone che non hanno rispettato le disposizioni. E’ successo il 13 marzo: in via Torino. Sono state deferite all’autorità giudiziaria due persone – una di Pecetto e l’altra di Chieri – per il mancato rispetto sulle limitazioni alla mobilità ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale. Non avevano valide ragioni per essere a Santena. Ricordo quali sono le sanzioni previste. Per l’articolo 650 Codice Penale “Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità” è previsto l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro. Per l’articolo 495 del Codice Penale “Falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale” è prevista la reclusione da uno a sei anni».
Roberto De Filippo, chiude così: «Mi sembra di poter affermare che i santenesi hanno capito la gravita della situazione arrivata con l’emergenza dovuta al coronavirus. La maggioranza ha compreso lo scopo dei provvedimenti. La questione cruciale è che ora occorre tenere duro. Le limitazioni si devono mantenere. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali i provvedimenti, per ora, arrivano fino al 25 marzo, mentre per la ridotta mobilità delle persone il riferimento è al 3 aprile 2020. Poi, naturalmente, si vedrà».
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