RIVA presso CHIERI – 30 aprile 2020 – Per i 407 lavoratori ex Embraco sono passate più di due settimane dall’ultimo incontro in videoconferenza con il ministero dello Sviluppo economico, e nonostante gli impegni presi in quella data per un aggiornamento in tempi brevi del tavolo, non ci sono state ulteriori comunicazioni.
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La notizia arriva da un comunicato dell’ufficio stampa della Uilm Torino, dove è scritto: «Riteniamo inaccettabile che, per il terzo 1° maggio consecutivo, i 407 lavoratori ex Embraco debbano subire questa situazione di totale incertezza, alla quale si aggiunge il problema irrisolto degli stipendi: non sono state versate tre mensilità, che arrivano a cinque per i lavoratori che, seppure per un breve periodo, sono rientrati in fabbrica».
Il comunicato della Uilm Torino continua: «Abbiamo chiesto al Governo un forte intervento politico, che sblocchi lo stallo venutosi a creare tra Whirlpool e Ventures, in modo da avviare un nuovo progetto industriale. Al riguardo, la proposta formulata dalle organizzazioni sindacali di riconvertire il sito di Riva presso Chieri per produrre strumenti utili a combattere la pandemia in corso, è rimasta inascoltata, nonostante l’impegno a un approfondimento preso da Mise e Regione Piemonte e le misure varate su questo tema con il decreto “Cura Italia”. Comprendiamo le difficoltà create dal Covid 19, ma riteniamo che queste non possano rappresentare una scusa, o peggio un espediente, per abbandonare i lavoratori ex Embraco e le loro famiglie».
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FONTE, comunicato di Alessandro Barbiero, Ufficio stampa Uilm Torino
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