SANTENA – 21 febbraio 2021 – La giunta Baldi Bis ha approvato una delibera che prevede il sostegno alle attività produttive cittadine, con l’erogazione di un contributo per la Tari, Tassa raccolta rifiuti. A seguire il commento dei tre consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle che si dicono non soddisfatti.
Daniele Graglia, capogruppo del MoVimento 5 Stelle, apre così il commento: «Il 10 febbraio 2021 la giunta comunale di Santena ha finalmente deliberato il sostegno alle attività produttive, mediante erogazione di un contributo in relazione alla Tari. Questo intervento si va ad inquadrare fra quelli – nel complesso erano quattro – che, grazie ai contributi del Governo centrale, potevano essere erogati a sostegno delle persone, delle famiglie e delle attività produttive: commercio, artigianato, Pmi – Piccola e media impresa – e partite Iva. Una serie di interventi che, unitamente a quelli relativi al comparto scolastico e sociale, definivano, nelle intenzioni del Governo, un quadro di sostegno a tutto tondo, nel tentativo di dare un segnale di presenza».
Il capogruppo dei grillini del parlamentino cittadino aggiunge: «Nella catena dei trasferimenti alle Regioni e ai comuni e in un’ottica di intervento sistemico gli aspetti da tenere in considerazione erano sostanzialmente due. Primo: adeguatezza e proporzionalità del sostegno. Secondo: efficacia e tempestività dell’intervento. All’interno di questa cornice come MoVimento 5 Stelle Santena avevamo dato un contributo sia in termini di idee da sviluppare, sia in termini di lavoro attraverso, l’identificazione degli strumenti più adeguati al raggiungimento degli obiettivi».
Mimmo D’Angelo, altro consigliere del MoVimento 5 Stelle, aggiunge: «È a tutti ben chiaro il fatto che un aiuto anche se elargito con un anno di ritardo, sia pur sempre un aiuto. Tuttavia è legittimo che come MoVimento 5 Stelle, proprio in virtù della disponibilità data alla maggioranza del sindaco Ugo Baldi, dei suggerimenti sugli aspetti normativi e procedurali e, soprattutto del fatto che si trattasse di fondi stanziati dal Governo centrale per rendere tempestivo l’intervento, non si sia soddisfatti della strada intrapresa. Durante l’ultimo consiglio comunale, tenuto il 29 dicembre 2020, nel respingere la Mozione delle minoranze il sindaco Ugo Baldi ha scaricato sulla segretaria il ritardo. Di rimando la segreteria, adducendo motivazioni di tipo normativo, giustificava tale ritardo come volto a verificare l’efficacia della misura in termini di rispondenza al corretto quadro normativo. Ribadiamo ancora una volta che il quadro normativo era chiarissimo sin dal maggio del 2020 quando il decreto legge numero 34 agli articoli 54-60 definiva in modo armonico con la legislazione europea il campo dei possibili interventi».
Il commento dei consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle si chiude con l’intervento della consigliera pentastellata Arianna Zaccaria: «Visto che le parole hanno ancora un significato, leggere nella Delibera di Giunta: “al fine di contrastare l’emergenza sanitaria, economica e sociale derivante dall’epidemia da Covid-19, l’Amministrazione Comunale, a integrazione delle misure
già adottate dallo Stato, dalla Regione e dal Comune di Santena intende assumere ulteriori misure a sostegno delle attività economiche che operano sul territorio santenese” ci lascia al quanto interdetti. Infatti tale intervento più che essere definito “a integrazione” doveva essere definito “in ottemperanza”, in quanto ci ripetiamo, l’intenzione del Governo centrale era di andare in soccorso ai cittadini in risposta all’emergenza economica e sociale creatasi a causa della pandemia. Tutto il resto, quadro normativo compreso, era stato suggerito sia dalle delibere di Arera – Autorità di regolazione per energia reti e ambiente -, numero 158 e 238, sia dal sopra citato decreto legge 34 numero 19 maggio 2020, e agevolato dal cospicuo supporto economico trasferito dal Governo centrale al Comune di Santena. Ben 520.000 euro di cui dopo gli interventi sulla Tari e sulle locazioni ne rimangono a bilancio “parcheggiati” altri 60.000 euro. Riusciremo a mettere in campo anche il quarto intervento di sostegno suggerito?».