SANTENA – 13 giugno 2021 – Sette. Da inizio del secondo mandato amministrativo del sindaco Ugo Baldi fino a oggi i consiglieri comunali che si sono dimessi sono stati ben sette. Nel parlamentino santenese non era mai successo niente del genere. Ultimo a dimettersi Giovanni Le Donne, sarà surrogato da Massimiliano Mancuso, già consigliere, nel primo mandato del sindaco Ugo Baldi.
Le ultime dimissioni arrivate sulla scrivania del sindaco Ugo Baldi sono quelle di Giovanni Le Donne, consigliere di Essere Santena, capogruppo consiliare, con incarichi alla viabilità ordinaria, trasporti e mobilità e alle legalità e trasparenza. La lettera di dimissioni di Giovanni Le Donne è datata 10 giugno 2021. Al sindaco l’ex consigliere scrive: «Con la presente sono a rassegnare formalmente le mie irrevocabili dimissioni dalla carica di consigliere comunale, per motivi personali. La ringrazio per la fiducia che ha riposto in me con le deleghe conferitomi. In questi nove anni di amministrazione comunale ho sempre lavorato con dedizione e nei limiti delle mie possibilità per servire con coscienza i nostri concittadini santenesi e vorrei prima di tutto ringraziare loro per aver creduto in me e verso i quali resterò sempre in debito».
Giovanni Le Donne chiude così la sua missiva rivolta al primo cittadino: «Ringrazio tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza, sia di minoranza, per l’esperienza vissuta, perché è solo confrontandosi che si cresce per servire meglio la città. Un ringraziamento va a tutti i dipendenti comunali e, in particolare, quelli dei miei settori di riferimento, il cui lavoro silenzioso e concreto è una vera risorsa per questa comunità».
In consiglio comunale Massimiliano Mancuso prenderà il posto di Giovanni Le Donne. Lo farà a partire dal consiglio comunale che, per la prima volta in era covid-19, tornerà a riunirsi in presenza, già questa settimana. Massimiliano Mancuso, 47 anni, manutentore meccanico alla Skf, di Villanova D’Asti, aveva già ricoperto il ruolo di consigliere comunale nel primo mandato del sindaco Ugo Baldi. «E’ stata una cosa davvero improvvisa – afferma Massimiliano Mancuso -. Sono comunque contento di poter tornare a poter svolgere il servizio di consigliere comunale per la città di Santena».
Il secondo mandato del sindaco Ugo Baldi, con quelle di Giovanni Le Donne, ha visto sette dimissioni. Subito dopo il voto – che ha consegnato la città per la seconda volta nelle mani di Ugo Baldi, candidato sindaco della lista civica Essere Santena -, prima ancora che il parlamentino cittadino si riunisse per la prima seduta, non hanno accettato il ruolo di consigliere comunale Walter Mastrogiovanni e Dina Ollino del gruppo di Essere Santena. Nel corso delle primissime sedute hanno lasciato Antonio Cimino del Movimento 5 Stelle, surrogato in consiglio da Mimmo D’Angelo e Gianna Lisa, candidata a sindaca dell’omonima lista di centro destra, surrogata in consiglio da Angelo Salerno. Subito dopo la lista di Gianna Lisa, con i consiglieri Enrico Arnaudo e Angelo Salerno, si è divisa in due, da un lato Enrico Arnaudo, capogruppo della lista di centrodestra di minoranza e dall’altra Angelo Salerno, capogruppo della lista mista di minoranza.
Si è poi dimessa Serena Aiassa, consigliera di Essere Santena, surrogata da Alessia Nobile. Di recente sono arrivate le dimissioni di Mauro Sensi, candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle, surrogato in consiglio da Daniele Graglia. Da ultimo nei giorni scorsi ecco le dimissioni di Le Donne. Proprio Giovanni Le Donne aggiunge qualche cosa in più alla lettera di dimissioni: «Ho sempre creduto nella realizzazione di un progetto come Essere Santena, motivo per cui circa dieci anni fa, insieme ad altri amici, ho intrapreso questo cammino che ci ha portati fino a oggi. Pertanto rassegnare le dimissioni, non è stata una decisione presa a cuor leggero, bensì molto sofferta, ma credo che a volte nella vita ti trovi davanti a un bivio e devi decidere che strada prendere. Ho scelto di percorrere la via della salute».
«Chi mi conosce – prosegue Giovanni Le Donne – sa che, per me, fare politica a livello di comuni come il nostro, equivale a fare volontariato. Talvolta si prendono decisioni che non piacciono a tutti, ma l’amministrazione comunale deve fare delle scelte, valutando a 360°, ascoltando anche il contributo delle minoranze. Credo che in questi anni il consiglio comunale abbia lavorato per il bene dei cittadini. Ognuno secondo il proprio ruolo. Ritengo fondamentale il rispetto ed essere credibili con il proprio comportamento. Spero di aver lasciato qualcosa di buono e sono contento di aver svolto questo servizio per nove anni in cui posso dire di aver dato e ricevuto tanto dai cittadini, dagli uffici comunali e dai colleghi di amministrazione. Auguro un buon proseguimento di cammino a tutto il consiglio comunale».