SANTENA- 16 novembre 2021 – In tema di effetti covid-19 in città, ecco un contributo di Peppino Di Sciullo, a partire dall’andamento dei contagi dal marzo 2020 fino al 15 novembre 2021.
Dall’esame del grafico è evidente il diverso andamento della situazione tra l’anno 2020 e l’anno 2021. Nel corso del 2020, nel periodo tra la fine di settembre e la metà di novembre, è stato registrato l’incremento più rapido e consistente dei contagi dall’inizio della pandemia a oggi. In quei giorni ci si preparava al secondo, pesante lockdown alleggerito solo nel periodo natalizio.
All’inizio di ottobre 2021 l’andamento dei contagi lasciava ben sperare e il numero dei contagiati oscillava intorno al numero 15. Volendo usare una descrizione allegorica la curva dei contagi si muoveva come i denti di una motosega che stava tagliando quasi alla radice l’alto tronco dei contagi registrati un anno fa.
Ma il 9 novembre 2021 è stato registrato un improvviso e forte aumento dei contagi (+ 21) che ha interrotto bruscamente il rassicurante andamento precedente. A oggi (15 novembre 2021) i contagiati sono 55: un numero di casi superiore a quello registrato in occasione del picco della prima ondata che risale a maggio dell’anno scorso.
C’è da sperare che quello di oggi sia di nuovo un picco e che presto la curva dei contagi torni a riprendere la strada della discesa. Nei mesi scorsi la campagna vaccinale, cominciata con qualche difficoltà, è stata portata avanti con grande impegno e i risultati positivi sono sotto gli occhi di tutti. C’è da sperare che questa fase critica passi rapidamente.
L’esperienza, a volte tragica, di questa pandemia ci sta insegnando molte cose, sta segnando la storia dell’umanità che non si ripete mai, ma si attualizza rinnovandosi e rinnovandoci di fronte alle sfide del presente che viviamo. Da qui l’apprezzamento per le esortazioni ad avere comportamenti rispettosi dei diritti di tutti per il bene comune.
Papa Francesco ha detto che c’è qualcosa di peggio della pandemia ed è l’uscirne senza averne imparato la lezione. “La storia insegna, ma non ha scolari”, affermava Antonio Gramsci …e il ripercorrere puntualmente gli avvenimenti di questi ultimi due anni dovrebbe indurci a sperare che si sbagliava!
Peppino Di Sciullo